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Lavoro, Monti stringe i tempi sulla riforma. “I sindacati devono cedere qualcosa” |
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Il presidente del Consiglio Mario Monti non perde neanche un¡¯occasione pubblica per sottolineare l¡¯importanza della riforma del mercato del lavoro. Prima al convegno di Confindustria, poi al forum dell¡¯Ocse all¡¯Aquila. Con continui richiami ¨C a poche ore l¡¯uno dall¡¯altro ¨C alle parti sociali, imprese e sindacati, alle quali ha chiesto di lasciare un pezzetto dei propri interessi a beneficio della bont¨¤ del confronto e del dialogo. Monti ¨¨ apparso sicuro: durante la prossima settimana sar¨¤ conclusa la riforma. Da luned¨¬, ha spiegato al convegno degli industriali a Milano, ¡°si concluderanno il negoziato sul lavoro e gli ammortizzatori sociali e la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni¡±. E si ¨¨ augurato, parlando all¡¯Aquila del nuovo modello di lavoro e ammortizzatori sociali, che questa collaborazione tra istituzioni possa essere raggiunta ¡°superando visioni particolari¡±, augurandosi ¡°che la prossima settimana Confindustria e sindacati superino le loro differenze¡±, approfittando di un parallelo in positivo con la buona collaborazione che le parti hanno avuto nell¡¯organizzazione del convegno Ocse sulla ricostruzione della citt¨¤. In serata ha corretto, ma solo di qualche giorno, la soglia di tempo entro la quale secondo lui la riforma dovr¨¤ essere portata a compimento: ¡°Confermo che s¨¬, il Governo ha la ferma determinazione di concludere entro la fine di marzo¡±. A Milano, davanti ai leader dei sindacati e di Confindustria, ma anche al presidente della Commissione Europea Jos¨¨ Manuel Barroso il premier ha garantito che si metter¨¤ seduto anche lui al tavolo per il braccio di ferro (pi¨´ complesso di quanto sembra) con le parti sociali: ¡°Marted¨¬ sieder¨° al fianco del ministro Elsa Fornero per presiedere la riunione con le parti sociali¡±. Fornero ¡°ha pronto un testo incisivo che prevede subito interventi volti a eliminare la segmentazione tra precari e lavoratori a tempo indeterminato e che modifica immediatamente l¡¯articolo 18 per i nuovi assunti¡±. Del resto ¡°ossificare un posto di lavoro ¨¨ una condizione che nessuno pi¨´ ritiene realistica. Bisogna fare qualcosa che assomigli di pi¨´ al mercato e rendere le tutele sociali migliori in modo che seguano il lavoratore in tutte le fasi senza ossificare il posto di lavoro¡±. A margine del convegno milanese va in scena anche un nuovo round di incontri informali con sindacati e Confindustria, ma questo non accorcia di un centimetro le distanze con le parti sociali. Al termine dell¡¯ennesima giornata fitta di colloqui l¡¯intesa non appare affatto pi¨´ vicina. Prima la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, poi i leader dei sindacati, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti. Al termine del convegno, poi, un nuovo incontro: oltre due ore e mezzo di confronto con Fornero e senza Monti. Che per¨° fissa una volta di pi¨´ i paletti del confronto: ¡°Se veramente teniamo al futuro e ci fidiamo gli uni degli altri, allora ognuno deve cedere qualcosa rispetto al legittimo interesse di parte. Il nostro compito e far emergere l¡¯interesse generale¡± dice. Monti ha usato parole chiare anche nei confronti degli eventuali disagi provocati dalle lobby (ha citato dai tassisti agli avvocati): ¡°Sia chiaro a tutti che il presidente del Consiglio prega il ministro del Lavoro di avere un po¡¯ pi¨´ presente l¡¯interesse del futuro dei giovani. Credo che arriveremo ad argomentare in modo che ciascuno capisca¡±. Anche Barroso d¨¤ la sua benedizione alla riforma voluta da Monti e pi¨´ volte spiega che ci vuole equilibrio fra flessibilit¨¤ in entrate e in uscita in un Paese come l¡¯Italia dove il livello di occupazione ¨¨ ben pi¨´ basso rispetto alla media europea soprattutto fra donne e giovani. E¡¯ una posizione vicina a quella di Mario Monti che oggi non definisce il posto fisso noioso ma spiega che ¡°bisogna rendere le tutele sociali migliori perch¨¨ seguano il lavoratore in tutte le fasi senza ossificare il posto di lavoro, condizione che nessuno ritiene pi¨´ realistica¡±. Parole che hanno provocato una reazione piccata del responsabile Economia del Partito Democratico, Stefano Fassina: ¡°Anche oggi, come ormai da tre mesi, abbiamo avuto la nostra quotidiana dose di battute sul lavoro. Bisognerebbe fare pi¨´ attenzione quando si parla della vita di 20 milioni di lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie. Bisognerebbe avere consapevolezza che ambiguit¨¤ e citazioni disinvolte sono dolorose per chi vive situazioni di precariet¨¤, di insicurezza o assenza di lavoro. Forse, pi¨´ attenzione aiuterebbe ad arrivare al necessario consenso per fare modifiche sul mercato del lavoro in una fase economica e sociale drammatica¡±. Alla fine, comunque, il clima resta teso anche con le parti sociali. Non usa giri di parole la Camusso, per esempio: da un accordo ¡°siamo belli lontani¡± ed ¨¨ ¡°complicato trovare l¡¯intesa¡±. Accompagnata da Angeletti: ¡°Non scommetterei soldi sull¡¯accordo. Non ci sono allo stato attuale soluzioni condivise, il punto fondamentale ¨¨ l¡¯articolo 18¡å. Dall¡¯altra parte la Marcegaglia avverte: se la riforma ¡°sar¨¤ un compromesso al ribasso, meglio non farla, o quanto meno non avr¨¤ la firma di Confindustria¡±; gli industriali saranno invece pronti a firmare ¡°con entusiasmo se sar¨¤ una riforma vera, profonda¡±. Bonanni cerca di elevarsi dal corpo a corpo rilevando che dagli ultimi incontri sono ¡°emersi estremismi¡± da superare. Senza accordo, avverte, ¡°il governo far¨¤ da solo e sar¨¤ una riforma pi¨´ dura¡±. Tanto che la Camusso si era sentita chiamata in causa: ¡°Trovo un po¡¯ insopportabile che ogni volta che si apre questa discussione il tema sia se la Cgil vuole o non vuole fare o non fare questo accordo. Io ho un¡¯altra domanda. Il governo vuole fare un accordo? Perch¨¦ se si vuole un accordo serve un po¡¯ di mediazione¡±. |
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