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Vendola indagato, avrebbe favorito la nomina di un primario
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Le inchieste sul malaffare nella sanità pugliese lambisconoo anche il governatore della Regione, Nichi Vendola. E ad annunciarlo è stato lui stesso in una conferenza stampa convocata d’urgenza. Il presidente della Regione Puglia è indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina di un primario all’ospedale San Paolo di Bari. Ad accusarlo sarebbe stata Lea Cosentino, ex dirigente dell’Asl Puglia indagata nello stesso procedimento. Ad entrambi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini. La nomina in questione è quella che riguarda il professor Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all’ospedale barese. Vendola ha detto ai giornalisti di aver ricevuto oggi dalla procura, tramite i militari della Guardia di finanza, un avviso di conclusione delle indagini. Nella stessa indagine figura anche la ex dirigente dell’Asl divenuta nota come Lady Asl in inchieste riguardanti l’imprenditore Gianpaolo Tarantini. "Mi dichiaro assolutamente sereno, come sempre in passato. Perché ogni mia azione è stata sempre improntata a garantire la trasparenza", ha assicurato il presidente, che ha spiegato: "Questa mattina ho ricevuto dalle mani di alcuni finanzieri l’avviso di conclusione delle indagini su un filone d’inchiesta che riguarda il concorso per primario di chirurgia toracica nell’ospedale San Paolo di Bari che è stato vinto dal professore Paolo Sardelli e mi si addebita di aver favorito la sua nomina. Questa accusa - ha precisato Vendola - nasce soltanto dalle dichiarazioni di Lea Cosentino che asserisce che all’origine di questa mia interferenza ci sarebbe la mia amicizia con Sardelli elemento già da questi smentito mesi fa". "A questo concorso, come a tutti i concorsi - ha spiegato Vendola - mi sono interessato nella misura di chiedere che fossero concorsi veri, che avessero una platea credibile di partecipanti e che potesse vincere il migliore". "Chiunque, qualunque direttore generale sa che i miei unici interventi rari, relativamente ai concorsi, sono stati sempre mirati alla raccomandazione che potesse vincere il migliore - ha aggiunto - nell’ambito di questa indagine si appura ovviamente che il professore Sardelli era comunque il migliore, cioe’ non viene messa in dubbio la qualita’". "Mi accusa la dottoressa Cosentino, mi accusa sulla base di sue dichiarazioni rese tre mesi fa, non suffragate da nessun altra prova, nessun altra documentazione, mi accusa una persona che e’ animata da forte risentimento nei miei confronti, avendola io licenziata al momento del suo coinvolgimento nelle inchieste sulla malasanita’- ha precisato ancora - la dottoressa Cosentino e’ comprensibilmente animata da rancore nei miei confronti, tanto animata da rancore che ha fatto causa recentemente alla Regione chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro". |
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