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Le fondazioni espropriano i partiti. E il mondo cattolico è in fermento |
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"Capaldo? Ha elaborato una proposta di legge che, se sarà utilizzata bene dalle fondazioni in questo paese, intendo le fondazioni che fanno politica o vi sono vicine, potranno diventare l’ago della bilancia per quanto riguarda il potere politico in Italia". È possibilista il commento che la fonte vaticana sentita da Affaritaliani.it, fa a proposito della proposta di legge sul sistema di finanziamento ai partiti elaborato da Pellegrino Capaldo e che sta agitando la politica in questi giorni. Capaldo è un economista e banchiere cattolico ed ha lanciato la proposta di legge, che riduce gradualmente nei prossimi cinque anni il flusso dei finanziamenti pubblici ai partiti per passare ad un finanziamento su base volontaria e privata, dalle pagine di www.perunanuovaitalia.it, un Appello (pubblicato il 7 ottobre scorso) a nome dell’Associazione Amici dell’Istituto Luigi Sturzo che propone un nuovo progetto - come risulta dal sito web della proposta - "largamente condiviso, che sappia risvegliare in tutti il senso di appartenenza e ridare entusiasmo ai cittadini, soprattutto ai giovani". CAPALDO E MAZZOTTA- Prima di entrare nel merito della legge, è bene ricordare che Capaldo è anche membro del CDA dell’Istituto Sturzo di Roma, presieduto da Roberto Mazzotta. Mazzotta, con un passato importante nella politica e nella finanza bianca, saebbe da tempo - a quanto risulta ad Affari - in movimento per la costituzione di un movimento centrista alternativo all’UDC di Pierferdinando Casini, capace di intercettare i consensi dei delusi da PD e PDL (lo farebbe attraverso il MEP, Movimento per un’Europa Popolare, che il mese scorso ha tenuto importanti incontri in Campania e Lombardia). Una voce alternativa a quella di Casini che potrebbe benissimo trovare sponda nella CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, dal momento che - come Affari ha già scritto - il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, non sarebbe contrario ad uno schieramento di centro alternativo all’UDC, sia pure nell’ambito del trasversalismo cattolico (la loro presenza a destra e a sinistra). Nello specifico, come abbiamo più volte ricordato, ci sarebbe stato un interessamento della Comunità di Sant’Egidio nella persona del fondatore Andrea Riccadi, attuale ministro per la Cooperazione internazionale, indicato da più fonti al nostro giornale come "federatore" delle varie anime cattoliche desiderose di tornare a contare a livello politico, da "quelli di Todi" fino a Mazzotta. Riccardi è nel Comitato d’indirizzo dell’Istituto Sturzo. A sua volta Mazzotta siede nel Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici dell’Istituto Sturzo, insieme con Francesco Malgeri, Flavia Piccoli e Bruno Tabacci. UN PROGETTO AMBIZIOSO- Ma torniamo alla proposta di legge Capaldo. Tutto sta nel credito d’imposta che sarà pari al 95% del contributo ai partiti. Attenzione: questo è riconosciuto, secondo l’art. 3, comma 1, della proposta di legge (che è possibile scaricare in PDF cliccando qui), per contributi volontari erogati non solo a movimenti e partiti politici, ma anche a, lettera c): "c) fondazioni legalmente costituite operanti nel campo della cultura politica che hanno un patrimonio non inferiore a cinque milioni di euro.". Ed al comma 2, lett. c) dello stesso art. 3, il beneficio è riconosciuto anche a "c) fondazioni operanti nel campo della cultura politica legalmente costituite e operanti continuativamente da almeno dieci anni prima della data di entrata in vigore della presente legge, ancorché non in possesso dei requisiti di cui al comma 1, lettera c)". Che cosa vuol dire? "Vuol dire - spiega la fonte - che tante fondazioni impegnate nel settore della cultura politica, definizione sulla quale poi si dovrà ovviamente trovare un’interpretazione, otterranno dei finanziamenti, perché in uno scenario simile - molto stimolante, a dirla tutta - la gente non penso che darà i soldi ai partiti. E potrebbero scalzare i partiti, diventando nuovi punti di riferimento nel mondo politico. Fondazioni come ad esempio Europa e Civiltà, il cui presidente onorario è Roberto Formigoni e il presidente è Costante Portatadino", conclude. Antonino D’Anna-affaritaliani
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