Dopo asta nuovo caso alle Tremiti, isolani non vogliono rimozione nave Garibaldi
 











Nei giorni in cui le isole Tremiti sono state al centro dell’attenzione per l’asta dei terreni edificabili, andata deserta, gli abitanti non si sono molto appassionati all’argomento a parte le consuete eccezioni. Si profila come un nuovo caso, ora, quello sollevato proprio dai Tremitesi che temono la rimozione della nave ’’Lombardo’’, la storica imbarcazione utilizzata da Garibaldi e dai Mille per la traversata Quarto-Marsala nel 1860 e affondata nei pressi delle Tremiti nel 1864 durante un servizio di trasferimento di detenuti. Che fosse la ’’Lombardo’’ gli isolani lo hanno scoperto solo nel 2005 ma i pescatori gia’ da molti decenni erano a conoscenza dell’esistenza del relitto pur in tempi in cui non c’erano sonar o eco-scandagli tanto che la localita’ Cala degli Inglesi, dove la ’’Lombardo’’ si trova, e’ conosciuta anche come ’’Punta del Vapore’’.
Un’associazione delle Tremiti, ’’Punto e a Capo’’, ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri ed al Parco Nazionale del Gargano (competente sull’Area marina protetta dell’arcipelago delle Diomedee) dopo aver appreso che esiste una presunta autorizzazione del governo al prelievo di una parte della ’’Lombardo’’ per allestire un museo nell’isola di Garibaldi, Caprera.
Un’apposita nave e’ attesa per tale operazione ma non si sa quando. ’’E’ stato autorizzato il prelievo del relitto e tale decisione - scrive la presidentessa dell’associazione Annalisa Lisci - ha allertato tutta la popolazione delle Isole Tremiti, che periodicamente si trova a dover difendere il proprio territorio da predatori autorizzati’’.
’’Nei decenni - aggiunge l’associazione - abbiamo dovuto difendere da azioni simili la statua lignea della ’Maria Assunta a mare’ di fattura bizantina, come pure il Crocifisso, le anfore di epoca romana e molto altro che a causa dell’inesistente controllo e’ stato illegalmente prelevato dal nostro mare’’.
L’associazione e’ polemica. ’’Non ci e’ chiara - scrive -
la motivazione per la quale si debba snaturare e depredare cio’ che, nostro malgrado, abbiamo tutelato negli anni. La Sovrintendenza non tutela i nostri tesori ma ne fa dono a chi li richiede per portarli altrove. Le nostre isole vengono definite ’Museo a cielo aperto’ eppure malgrado saltuarie elargizioni di denari non si effettua un reale controllo dei siti e dei reperti. Memori di quanto avvenuto con ’I bronzi di Riace’, siamo determinati a trattenere cio’ che appartiene alla nostra storia e al nostro territorio’’.
’’E’ nostra intenzione - conclude la nota - ostacolare con tutti i mezzi questo ulteriore saccheggio del nostro territorio’’. Un argomento che sembra stare molto piu’ a cuore ai Tremitesi rispetto a quanto avvenuto in questi giorni, anche perche’ si avverte sulle Diomedee l’esigenza di mettere a disposizione delle giovani coppie degli alloggi popolari. Oltretutto alle Tremiti si e’ in piena campagna elettorale per le Amministrative del 6 e del 7 maggio. La stessa
presidente dell’associazione ’’Punto e a capo’’, Annalisa Lisci, e’ peraltro candidata alla carica di sindaco.
Tremiti: esposto Codacons a pm Foggia,sequestrare bando gara
Dopo che l’asta per vendere alcuni ettari di terreni edificabili delle isole Tremiti e’ andata deserta, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Foggia, in cui chiede di aprire un’indagine e sequestrare il bando di gara. Scrive il Codacons: ’’Serve costruire case popolari in un’isola abitata, al netto dei residenti, da poco piu’ di 200 persone? E’ giusto immaginare il rischio di un cambio di destinazione d’uso dei terreni? (...) emerge la necessita’ dell’intervento dell’autorita’ procedente per fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda’’