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Mare Puglia, campionamento risultati "fortemente inquinati" |
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I punti risultati critici in Puglia sono 13 sui 20 esaminati secondo quanto emerso dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente. Dieci campioni sono risultati “fortemente inquinati”, tre i punti “inquinati”. Sotto accusa ancora una volta foci dei fiumi e canali, che dimostrano le carenze depurative soprattutto dei comuni interni, ma anche scarichi non depurati adeguatamente da impianti di trattamento attivi. "L’analisi dei dati di Legambiente ci dà la possibilità di verificare che i valori riscontrati nelle acque di balneazione superano i limiti imposti dalla legge proprio in corrispondenza di quei punti in cui il sistema di depurazione è ancora inesistente, così come peraltro attestato dal procedimento di infrazione recentemente concluso dalla Corte di Giustizia Europea". Lo ha detto questa mattina a Bari l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati durante la conferenza stampa di presentazione di Goletta Verde, durante la quale sono stati illustrati i risultati del monitoraggio sullo stato di salute del mare in Puglia." Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, senza per questo volersi sostituire al ruolo dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente preposta per legge ai controlli per la balneabilità, i biologi di Legambiente comunque hanno rilevato la presenza di situazioni critiche diffuse su tutto territorio regionale, segnalate agli enti locali proprio per risalire alle fonti di inquinamento da rimuovere. A partire dal capoluogo regionale, dove, come punto inquinato si riconferma per l’ennesima volta anche quest’anno, "Pane e Pomodoro", sul lungomare A. Perotti. Valori batteriologici superiori ai limiti di legge sono stati riscontrati in cinque punti campionati nella provincia di Taranto. Nel comune di Castellaneta Marina, in località Romanazzi, presso la foce del fiume Lato, sita all’interno della Riserva Statale Stornara, il prelievo compiuto dai tecnici di Goletta Verde decreta che le acque sono fortemente inquinate. Forte inquinamento è stato evidenziato anche nel comune di Palagiano, presso la foce del fiume Lenne. Ancora guai nel comune di Pulsano, in località Marina di Pulsano, nei pressi dello scarico del depuratore ed a Lizzano, nei pressi del Canale dei Cupi, dove è stata rilevata abbondante presenza di fioriture algali e di rifiuti: entrambi i prelievi hanno rilevato la presenza di acque fortemente inquinate. Sempre nel tarantino, nel comune di Massafra, il campionamento condotto presso la foce del fiume Patemisco all’interno della Riserva Naturale Biogenetica Stornara, ha rilevato acqua inquinata, caratterizzata anche da una particolare consistenza oleosa. Esaminando la zona di Brindisi e dei comuni della sua provincia, i biologi di Goletta Verde hanno evidenziato tre punti critici, di cui due sono risultati fortemente inquinati. Nel dettaglio, il primo dei due punti a maggior presenza batterica si trova proprio nel comune di Brindisi, in località Torre Testa, presso il Canale Gianicola, dove sono stati trovati anche rifiuti di ogni genere e numerose fioriture algali, ed il secondo a Fasano, in località La Forcatella, dove al momento del prelievo effettuato nei pressi dello scarico del depuratore l’area era caratterizzata da uno sgradevolissimo odore di acque di fognatura. Il terzo campionamento, è stato realizzato nel comune di Carovigno, in località Torre Guaceto, dove il prelievo compiuto presso la Foce Canale Reale è risultato inquinato, a tutto danno dell’Area marina protetta. Ancora criticità nella provincia di BT, dove tre campionamenti realizzati indicano la presenza di acque fortemente inquinate. Al momento del prelievo eseguito nel comune di Bisceglie, in località Torre Calderina, nei pressi dello scarico a mare del depuratore, l’acqua, risultata fortemente inquinata, era di colore marrone e ricoperta da abbondanti schiume, tutta l’area contraddistinta da un forte odore di fognatura e la costa in una situazione di evidente degrado. Parimenti a Margherita di Savoia, il campionamento realizzato alla foce dell’Ofanto indica che le acque sono fortemente inquinate. Nel comune di Trani, il campionamento effettuato presso lo scarico che insiste sotto l’arco nei pressi della Villa Comunale sul Lungomare Piazzale Chiarelli, riporta anche quest’anno valori di inquinamento microbiologico talmente alti da risultare non quantificabili. Spostando il focus sulla provincia di Foggia, nel comune di Zapponeta, in località Foggiamare-Lido Rivoli, presso la foce Torrente Carapelle, la situazione non migliora: anche qui le acque vengono classificate come fortemente inquinate. P.M.R. |
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