Nell’ospedale regna Bagnasco
 











Cardinale Bagnasco

Da Genova mi segnalano una storia pazzesca: all’ospedale Galliera opera un centro di procreazione assistita di altissimo livello, gestito dal professor Mauro Costa. Ma l’ospedale Galliera è sì pubblico ma con una formula speciale: conserva la sua autonomia di ente e il presidente è sua eccellenza eminentissima cardinale Angelo Bagnasco. Al quale non piace l’idea che una coppia inferitile cerchi una soluzione medica alla sua condizione, patologica e dolorosa: a me sfugge il perché, visto che coi paletti indecenti che proprio Bagnasco &Co hanno voluto imporre alle coppie con la legge 40 è proibita qualunque pratica medica minimamente moderna.
Ma le vie dell’oscurantismo sono infinite e quindi, visto che in questo ospedale pubblico e pagato coi soldi di tutti comanda lui, Bagnasco decide di liberarsi del Centro che accoglie e cerca cristianamente di dare una risposta ai dolori di una coppia e al suo desiderio di formare una famiglia (quella dei
Comandamenti e del Vangelo). L’idiosincrasia dell’eminentissimo gli deriva dal suo predecessore, ora cardinale di stato Vaticano, Angelo Bertone che anche aveva espresso disagio nei confronti dell’operato del professor Costa e della sua equipe. Ma Bertone era al timone del Galliera otto anni fa e allora la Regione gli impedì di liberarsi del suo disagio e obbligò l’ospedale a mantenere il Centro di procreazione assistita, come vuole la legge.
Oggi, invece, l’amministrazione di centro sinistra guidata da Claudio Burlando non vede obiezioni e ossequiosamente libera Sua Eminenza dal disagio trasferendo il Centro all’ospedale Evangelico Internazionale, di proprietà delle chiese protestanti. Incurante dei costi che il trasferimento implicherà e dei pasticci burocratici che saranno necessari perché tutto possa filare dritto. Ma, mi chiedo: non hanno nulla di più importante da fare in regione Liguria per rispettare il diritto dei liguri alla salute?
Sono certa che i protestanti
tratteranno bene il professor Costa. E che le donne in cerca di aiuto lo troveranno, magari saranno anche più contente senza i musi lunghi dei sodali del cardinale che cercano di far venire i sensi di colpa. Chissà perché poi? Come se l’infertilità fosse, ancora oggi, una punizione divina per qualche colpa passata, presente o futura. Comunque, questo blog è aperto alle segnalazioni di chi dovesse avere informazioni del contrario. Peraltro già gli aborti si erano trasferiti qualche anno fa dal Galliera all’Evangelico: Sempre perché all’ospedale della Curia fanno quel che gli pare e non tutto quello che prevedono i Lea, ovvero l’elenco delle prestazioni alle quali tutti i cittadini hanno diritto in un ospedale pubblico.
Resta però un quesito: perché in un centro di cura pubblico e pagato coi soldi pubblici, i cardinali devono poter fare quello che vogliono? perché la Regione, che ne ha di gatte da pelare visto lo stato della sanità ligure in generale, si presta a questi giochini da
sacrestia?
Il Vaticano, le curie e i cardinali dovrebbero essere rispettosamente informati che coi soldi pubblici, ci si fa quello che prevede la legge. E quindi, visto che la procreazione assititita è una pratica legale e ritenuta importante per la salute degli italiani, si fa anche quella. Tacendo qui della schifosisissima legge 40 che quelli come Bagnasco hanno imposto al paese: ora, non solo ci hanno regalato una legge che fa schifo, ma negli ospedali che considerano i loro (anche se li paghiamo noi) non vogliono darvi corso.
È una storia pazzesca, no?-Daniela Minerva-l’espresso