Weidmann contro Draghi: il presidente della Buba minaccia le dimissioni
 











Le scintille tra Bundesbank e Bce stanno rendendo rovente la poltrona del numero uno della Buba, Jens Weidmann. Proprio lo scontro con Draghi e la forte avversione alle politiche dell’Eurotower avrebbe spinto il presindente della Banca centrale tedesca a dare le dimissioni. Lo rivela il giornale Bild. Weidmann avrebbe già più volte manifestato l’intenzione di lasciare l’incarico, ma sarebbe stato stoppato dal governo federale. Il presidente della Bundesbank avrebbe accettato di rimanere almeno fino al direttivo della Bce del prossimo 6 settembre, perché ritiene che far sentire la sua voce in quell’occasione rappresenta il modo migliore per battersi per l’indipendenza dall’Eurotower e la stabilità dell’euro.
Weidmann si è più schierato contro il piano di Mario Draghi di acquisto dei bond dei paesi in difficoltà dell’Eurozona da parte della Bce. Il programma di acquisto di bond che finora ha portato avanti la Bce equivale a un’azione ’monetary
financing’, in cui l’istituto stampa moneta per pagare i debitori dei paesi in difficoltà. E questo è espressamente proibito dallo statuto Bce. Per Weidamnn sarebbe "una droga" che renderebbe "dipendenti" i Paesi membri. Draghi ha già più volte risposo al suo giovane collega: l’acquisto di bond, in circostanza eccezionali equivale invece ad un intervento di politica monetaria e rientra nel mandato dell’istituto.