L`Ue una gabbia per i popoli europei
 











A Varsavia, capitale dello Stato polacco, una riunione dei capi della diplomazia Ue ha tratteggiato il futuro dell’Unione europea: un Superstato dotato di un esercito unico, una polizia di frontiera e un superpresidente con ampi poteri al comando del club dei Ventisette. L’incontro è avvenuto alla presenza di 11 ministri degli Esteri europei ed è stato il momento per decidere di portare avanti la proposta del capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle , promossa sette mesi or sono, allo scopo di creare un “Gruppo del futuro” dell’Europa, comprendente i ministri degli Esteri di Austria, Belgio, Danimarca, Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo e Spagna. Al termine del loro incontro i titolari della diplomazia hanno pubblicato un documento che contiene tutte le decisioni politiche che si dovranno prendere per garantire un futuro migliore e più sicuro al Vecchio Continente e ai suoi Stati membri. Nel documento si sottolinea che l’Unione europea dovrebbe compiere una “revisione sostanziale” del Servizio europeo per l’azione esterna (Eeas), mettendo il capo dell’Eeas responsabile della politica di vicinato e di sviluppo, a cui dovrebbe far seguito una nuova politica di difesa destinata a creare un esercito autenticamente europeo e permanente. L’attuale capo dell’Eeas, ovvero l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Catherine Ashton, è affiancata attualmente dal commissario europeo per l’Allargamento e la Politica di vicinato Stefan Fuele e dal commissario Ue per lo Sviluppo Andris Piebalgs, che controllano la maggior parte dei fondi spesi dall’Ue nei Balcani occidentali, in Medio e Vicino Oriente, e in Africa. Il nuovo modello della Ashton dovrebbe avere una struttura più efficace per affrontare adeguatamente le sfide riguardanti i rapporti con l’estero e la sicurezza interna ed internazionale. La relazione ha inoltre proposto un maggior numero di riunioni informali dei ministri degli Esteri Ue per prendere decisioni in materia di politica estera e di difesa, al fine di “evitare che un singolo Stato membro possa ostacolare le iniziative”. Il gruppo di ministri degli esteri europei guidati da Berlino ha chiesto in sostanza una maggiore integrazione per “un’Europa migliore”. È questo il fine che si sono prefissati i rappresentanti degli Stati membri più importanti dell’Ue. Creato all’inizio dell’anno dal tedesco Westerwelle, il “Gruppo del futuro”, si è riunito il 17 settembre scorso a Varsavia per presentare le sue idee sulle future istituzioni europee pubblicando ieri un memorandum che contiene tutte le proposte avanzate dai ministri: I capi della diplomazia hanno previsto la creazione di un Fondo monetario europeo (Fme) per consolidare l’unione economica e monetaria. In più è necessario rafforzare il ruolo della Commissione per sanzionare eventuali “violazioni dei valori europei”, ovvero sarà importante creare una classe di superburocrati legati alle multinazionali per incidere con maggior forza sulle decisioni politiche dell’Unione europea. Infine, è stato deciso che per proteggere le frontiere esterne dell’Europa è necessario procedere alla creazione di una polizia di confine comune. I ministri Ue hanno proposto che le modifiche ai Trattati dell’Unione europea dovranno essere adottate in futuro e attuate attraverso “una super-maggioranza qualificata degli Stati membri Ue e della loro popolazione”, anziché all’unanimità. Sono state approvate anche le esistenti proposte giuridiche per fornire alla Commissione europea e la Banca centrale europea un maggiore controllo sulle economie nazionali: la cosiddetta legge “two-pack” sulla disciplina di bilancio e un sistema europeo unico di vigilanza bancaria. Ma non è tutto. È stata lanciata l’idea di un presidente unico per tutta l’Unione europea che controlli la Commissione Ue e il Consiglio europeo e che sia eletto direttamente dai cittadini europei, “lo stesso giorno in tutti gli Stati membri”. In più è stata proposta una vigilanza alle frontiere esterne dell’Ue che saranno presidiate da una “polizia di frontiera europea”. Il documento, pubblicato 24 ore dopo l’incontro, contiene anche una serie di dichiarazioni che fanno notare come “non tutti i ministri partecipanti sono d’accordo con tutte le proposte” messe a punto durante il vertice. Almeno per ora e forse per timore di dare man forte ai partiti euroscettici in patria. Westerwelle, che ha dichiarato di voler combattere la crisi di fiducia nell’Unione “con determinazione filo-europea”, ha garantito che già si vede “una luce in fondo al tunnel” della crisi. Le proposte del “Gruppo del futuro” affiancheranno quelle che il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy presenterà tra qualche settimana. Il progetto è quello di trasformare l’Ue in un Superstato in cui la politica sarà al servizio completo dell’economia e in cui i popoli europei conteranno sempre meno, ridotti esclusivamente al rango di produttori e di consumatori di beni, laddove la gestione del potere finirà ancora di più sotto il controllo di un ristretto numero di tecnocrati al servizio di lobby, banche e multinazionali, nemiche di ogni libertà.Andrea Perrone