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Scandalo-Regioni, mangia tu che mangio anch’io |
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La seconda Repubblica è ormai arrivata al capolinea. Centrosinistri e centrodestri hanno completamente fallito il loro compito di innovazione del Paese, di crescita occupazionale, e soprattutto di moralizzazione della politica. La corruzione, la spartizione del potere e la sistematica sistemazione di amici e parenti è una costante. Il fatto drammatico è che questa classe politica e amministrativa cresciuta dalle ceneri della Prima Repubblica è di una pochezza assoluta. La mediocrità è una costante. Basti pensare che a Vasto si è parlato di adozioni per gli omosessuali e del lacrimevole desiderio di Di Pietro di diventare forza di governo. Nelle altre orchestre stonate non è che la musica cambi. Di creatività, di orizzonti infiniti, di guizzi alla Maradona neanche a parlarne. Siamo di fronte a dei gregari che si sentono campioni senza averne la stoffa. E il magna magna diventa lo sport preferito di certi comitati d’affari, senza distinzione di colore politico. Lo scandalo alla Regione Lazio non può essere limitato al solo Fiorito per l’uso privato dei fondi pubblici ma a tutti. Perché tutti i partiti, compresi i moralisti di Sel, Idv, Verdi, e Rifondazione, hanno sottoscritto gli aumenti legiferati dalla maggioranza. Certo c’è una differenza tra l’uso privato e l’uso per la propria attività politica, però il discorso generale cambia poco. L’approvazione della norma che ha aumentato a dismisura le quote spettanti ai partiti è venuta da tutto il Consiglio regionale, maggioranza e opposizione. E’ questo lo scandalo principale. Nessuno ha votato contro questi cadeau della Giunta Polverini. Adesso cadono tutti dalle nuvole, cercando di dissociarsi dal magna magna. Il Pd come l’Idv e Sel hanno intascato un fiume di soldi in più rispetto al passato alla faccia della gran parte dei lavoratori a 1000 euro, dei tanti cassintegrati, dei tanti disoccupati e dei tanti disoccupati. Non è che stampando un milione di volantini crei lavoro o ti puoi sentire più solidale con chi lo perde o con chi prende una miseria. E poi se uno vuole stampare più volantini, vuole fare più cene di lavoro o vuole organizzare delle feste di partito se le faccia con le quote spettanti ai vari gruppi che sono già alte. Invece si riuniscono e si approvano gli aumenti a loro piacimento, alla faccia dei tanti a mille euro o disoccupati. Ovviamente le colpe di Fiorito, qualora fossero accertate, sarebbero maggiori ma anche quelle di tutti i partiti che hanno sottoscritto gli aumenti vergognosi non sono da meno. Si tratta comunque di sprechi inaccettabili, soprattutto in una fase in cui alle famiglie si chiedono solo sacrifici. Politicamente la Polverini è colpevole di tutto questo andazzo dove l’interesse principale è rappresentato dai fondi infiniti. Ma la colpa è di tutti coloro che difendono questo sistema delle Regioni, vero paradiso degli sprechi e della moltiplicazione delle poltrone per parenti e amici. Un fiume di denaro che si riversa nelle casse dei partiti, dei capigruppo e dei singoli consiglieri. Se uno desidera stampare più manifesti o fare delle cenette pubbliche ma che se le paghi con il proprio stipendio. E 12, 13, 14 mila euro, a seconda delle Regioni, non sono poca cosa per un semplice consigliere. Invece oltre allo stipendio anche un budget di 100 mila euro ciascuno più altre somme sotto svariate voci di copertura. Francamente non se ne può più di tutto questo magna magna. Almeno ci fosse una consolazione: mangiano però fanno tanto per il bene comune. Invece non si vede quasi nulla, né per le condizioni di lavoro né sul piano delle infrastrutture. Basti pensare alla linea della metropolitana romana: un vero squallore. Non solo per il materiale scadente ma soprattutto per la concezione architettonica. Ma torniamo al tira e molla della Polverini. Indubbiamente ha delle colpe politiche in quanto gli aumenti indiscriminati sono avvenuti sotto la sua gestione. Però la partita giocata dall’opposizione puramente speculativa non è che possa essere presa come esempio di una specchiata moralità. I vari capigruppo di Sel, del Pd, dell’Idv, di Rifondazione, dei Verdi, etc. hanno votato a favore di questa pioggia di euro. Adesso fanno pure i moralisti, gli indignati, chiedendo le dimissioni della giunta di centrodestra. Troppo facile nascondersi dietro il paravento dell’etica. Non c’è una morale di centrosinistra migliore di quella di centrodestra. Se di azzeramento si deve parlare vanno azzerati tutti. E soprattutto andrebbero cancellate proprio le Regioni che da quando sono state istituite hanno rappresentato solo un pozzo di sprechi. Non c’è stato un valore aggiunto da difendere. Solo una moltiplicazione di interessi, di spese e di poltrone. A questo punto ci vorrebbe un referendum popolare per capire se le Regioni debbano ancora avere ancora il ruolo… del magna magna. michele mendolicchio
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