Abusi edilizi nel parco del Gargano indagato il presidente della Camera di commercio
 











Eliseo Zanasi, il presidente della Camera di Commercio di Foggia, finisce nei guai. Dopo gli arresti di cinque giorni fa tra Peschici e Lucera per abusi edilizi nel parco del Gargano, dopo che la procura lucerina ha mandato ai domiciliari il presunto “deus ex machina” di vent’anni di appalti pilotati e privi di autorizzazione nel promontorio foggiano e quindi nel parco nazionale, anche la procura di Foggia scopre abusi edilizi sul Gargano e sequestra un complesso turistico del valore di 24 milioni di euro. Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Foggia, del Nucleo Operativo Ecologico di Bari e della sezione di polizia giudiziaria  di Foggia hanno infatti eseguito un decreto di sequestro preventivo di una importante struttura recettiva realizzata nell’area del Parco del Gargano, denominata ’Il Porto’ e ricadente nel territorio del comune di Mattinata, in località Principe.
Cinque persone risultano indagate perché avrebbero
realizzato costruzioni diverse da quelle riportate nei progetti originari e comunque prive della obbligatoria e preventiva autorizzazione paesaggistica dell’Ente Parco Nazionale del Gargano. Si tratta, oltre Zanasi, di Francesco Paolo Moschella, amministratore unico della società appaltatrice dei lavori, del direttore dei lavori Federico Erminio Moschella e i responsabili dell’ufficio tecnico del comune di Mattinata che si sono succeduti negli anni delle indagini, Matteo Michele Piemontese e Giuseppe Tomaiuolo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore foggiano Anna Landi.
A giugno la procura di Foggia aveva già sequestrato una costruzione abusiva in località “Mattinatella”, all’interno di una rinomata struttura turistico-alberghiera. In pratica era stato eseguito uno sbancamento di un’intera parete rocciosa dell’altezza di circa 10 metri e per la lunghezza di 70 per realizzare un parcheggio privato. Oltre ai cinquemila metri cubi di terreno scavati per quest’opera
abusiva, furono sequestrati anche un magazzino ed uno scavo sotterraneo, realizzati senza alcuna autorizzazione. Il titolare del complesso fu denunciato per violazioni in materia edilizia, paesaggistica e ambientale.Piero Russo-repubblica