Centrosinistra. E la chiamano alleanza…
 











Diventa davvero difficile parlare di alleanze e di posizioni anti-Monti quando si entra nell’uno o nell’altro schieramento. Se nel centrodestra Berlusconi e tutti i principali esponenti tuonano contro le politiche di Monti ma poi sono pronti anche ad una sua replica per un’altra legislatura, nel centrosinistra siamo alle comiche.
Bersani sta con Casini però sta anche con Vendola che invece è contro Monti. Come si fa a votare uno schieramento del genere? Logicamente vale anche per le grandi contraddizioni del centrodestra. Per lo più si tratta di strategia per guastare la corsa di Bersani a Palazzo Chigi. Comunque non giustifica affatto l’appoggio al governo dei banchieri. O si è contro o si è a favore. Ma torniamo al manicomio del centrosinistra, dove tutto sommato la figura di Renzi, anche se obamizzata, è quella che si salva di più. Mandare a casa D’Alema e compagnia bella che in 30 anni non hanno fatto proprio niente per il Paese è una delle
poche cose giuste. E la grande presenza di cittadini alle sue tappe per la campagna delle primarie è un segnale chiaro. Vendola invece continua nel sogno di stare con Bersani ma anche contro Monti. E nel quadro attuale è praticamente impossibile. Pd, Pdl, Udc e Fli stanno al servizio di Monti e continueranno a farlo anche nella prossima legislatura.
“Il Pd ha dato finora un appoggio necessitato al governo Monti per allontanare dall’esecutivo Berlusconi che nascondeva la crisi all’opinione pubblica”, questa la storiella del poeta di Sel “Monti però ha continuato nelle politiche liberiste, soprattutto da quando al governo è arrivato il ministro Grilli. Ho l’impressione che il Pd sostenga con sempre maggiore disagio l’esecutivo Monti”. Ma davvero Vendola pensa che un eventuale governo con Bersani e Di Pietro possa avere mano libera senza l’avallo della Bce, dell’Ue e del Fmi? E quali politiche sociali potrebbe fare? Le stesse identiche politiche del rigore attuate da Monti. Magari
l’involucro sarà diverso ma la caramella sarà la stessa. “L’agenda che stiamo costruendo con Bersani non è l’agenda Monti. E il Monti-bis non è il nostro obiettivo”.
Favole! Il leader di Sel e tutto il suo partito è soggetto ad una illusione ottica. L’agenda politica non si cambia senza l’avallo dei poteri forti. E soprattutto quando si è integrati in questo progetto di Europa, dove a contare è solo la finanza.michele mendolicchio