|
|
Influenza, ritirati dal mercato i vaccini
Operazione "medici puliti" |
|
|
|
|
|
|
|
|
"Il Ministero della Salute conferma il ritiro di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena cominciata". E’ quanto si legge in una nota del Ministero che conferma cosi’ il ritiro a Milano di 65mila dosi di vaccino prodotti dall’azienda Crucell come scritto dal Corriere della sera in prima pagina. Il ministero della Salute nella nota precisa inoltre "che l’azienda produttrice dei vaccini in questione non è tra le prime che riforniscono il mercato. In queste ore al Ministero e all’Aifa si sta affrontando il problema. Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini". La campagna vaccinale, appena partita, aveva già registrato ritardi nelle forniture. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il vaccino Inflexal V della ditta Crucell, avrebbe registrato, secondo una lettera della stessa azienda, "risultati inattesi nei test". Il ministero della Salute però tranquillizza."I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l’intera produzione. E’ una misura precauzionale - continua la nota del dicastero - che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Il Ministero della Salute assicura che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale". In Italia annualmente vengono infatti utilizzate tra 10 e 12 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale. I carabinieri del Nas hanno eseguito 77 perquisizioni nell’operazione "medici puliti": 67 dottori in 15 diverse regioni sono indagati per aver ricevuto dall’azienda farmaceutica Sandoz somme di denaro, viaggi all’estero e oggetti di valore con l’obiettivo di incrementare le vendite di alcune tipologie di farmaci. L’inchiesta riguarda in special modo i pazienti pediatrici: i medici prescrivevano dosaggi ben al di sopra delle indicazioni terapeutiche per aumentare gli incassi. Tra i farmaci prescritti illegalmente ci sarebbero anche ormoni della crescita. I carabinieri del Nas hanno eseguito 77 perquisizioni a carico degli indagati. L’inchiesta coordinata dalle Procure della Repubblica di Rimini e Busto Arsizio (VA) è stata condotta dal Nas di Bologna e dai Comandi provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Brescia, Cagliari, Caserta, Chieti, Ferrara, Firenze, Frosinone, Genova, Lucca, Mantova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pescara, Roma, Terni, Torino, Trento, Trieste, Verona e Viterbo. Nel corso delle indagini è stata scoperta l’esistenza di una rete formata da dodici informatori scientifici e dirigenti della casa farmaceutica Sandoz incaricata di prendere accordi con i camici bianchi. Gli informatori avrebbero sollecitato i medici indagati (tra cui anche specialisti in nefrologia e endocrinologia) ad aumentare le prescrizioni di alcuni farmaci, con l’inserimento in terapia di nuovi pazienti. "In alcune circostanze - sottolineano gli investigatori - i medici non esitavano ad aumentare le somme pretese" e "alti dirigenti dell’industria farmaceutica incontravano personalmente i medici". Per giustificare lo scambio di denaro gli informatori scientifici producevano false documentazioni che attestavano le somme per attività di consulenza o di studio, di contributi a congressi o seminari e viaggi per partecipare a meeting internazionali. Tra gli indagati infatti c’è anche il titolare di una agenzia di viaggi. I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione, all’istigazione, alla corruzione, alla truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale, dal falso al comparaggio. |
|