Un tappeto di rifiuti sotto le vigne
 











Le foto sono allegate al fascicolo d’inchiesta. Sono state scattate dai carabinieri del Noe nell’area di seimila metri quadrati, sequestrata nel marzo scorso nelle campagne tra Mola e Conversano. Le immagini sono inquietanti, destano allarme: mostrano cumuli di rifiuti, interrati nel sottosuolo. Rifiuti che, sostiene l’ipotesi accusatoria, dovevano essere smaltiti nella discarica di Conversano, gestita dalla società Lombardi e che invece sono finiti nel terreno, a pochi passi da vigneti e uliveti.
Le foto sono chiare: i rifiuti sono sedimentati nel sottosuolo, a una piccola profondità. È bastato scavare un po’ per riportare alla luce immondizia di ogni tipo. Ci sono residui di buste di plastica, di carte. Copertoni di auto, corde, lunghi tubi. E ancora legno, frammenti di teli, rifiuti che il tempo o la lunga permanenza nel terreno non ha decomposto. I vigneti sono ad una manciata di metri, gli uliveti anche. Ed è questo il timore principale
degli investigatori: l’inquinamento potrebbe aver contaminato terreni coltivati.
Gli esperti dell’Arpa hanno già prelevato campioni di terreno e anche la parte della radice di una vite. In quest’ultimo caso i risultati sono stati rassicuranti. E hanno dato un esito negativo perché la vite è una pianta molto resistente agli agenti inquinanti. Ma altri esami sono stati disposti.
Le indagini hanno permesso di rilevare la presenza nel terreno di residui di fanghi di lavorazione industriale e il timore è che il non corretto smaltimento dei rifiuti abbia potuto compromettere anche la falda.Gabriella De Matteis e Giuliano Foschini-repubblica