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Dal bunga -bunga alle primarie, senza Capocomico |
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Lettera Aperta
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Caro Direttore, mentre la “ barca non va”, i bisticci, gli insulti, i ricatti, le parolacce si sprecano nel pollaio italico. Gli amanti, gli amici, i simpatici compari di anello, promessi sposi, prima si abbracciano poi si cornificano, si pugnalano, come gli amici degli amici, esattamente come ieri. Ci stanno solo rivoltando le tasche, ognuno in cerca di farci sognare un “ mondo nuovo”. Sono solo in realtà tante faine in cerca di “carne fresca” di tanti polli da spennare, di quelli che “prima non hanno votato”.. Lontano dai pollai del Pd di domenica 2 dicembre, non ci vuole grande intelligenza per capire che la profonda azione risanatrice, anticrisi, promessa dal prof. Mario Monti, “dominus gregis”, è solo una chimera. Ormai l’intero territorio italiano è terra... conquistata delle lobbies. Presto svenderanno tutto a tutti. Tutta la politica italica dal 1945 a oggi è frutto di interessi di lobby. Chiudere l’Ilva di Taranto, sequestrare la proprietà Riva, cancellare il Lavoro, sanare l’intera Regione? A prescindere la misura legislativa tampone adottata, non sarà certo il governo Monti a risolverlo. Saranno invece i potenti centri di potere a tessere le trame. Tutto , segretamente ed impunemente, malgrado la Costituzione.. Nuova Legge Elettorale? Beati gli illusi… Si voterà con il mal di pancia, odiosamente, turandoci naso e bocca. Nessuno vuole la nuova legge. Conseguenza di tanta diseguaglianza: è riesploso il peggiore di tutti i mali: l’odio di classe, con tutte i disordini e brutali contraddizioni. Ovunque pestaggi e malversazioni. I no Tav, che non vogliono il treno ad alta velocità tra Torino e Lione che attraversa gran parte della Valle di Susa, non potranno più mettere piede a Torino e provincia di Torino! Si torna alle espulsioni politiche in forza di una norma anti-mafia… Ovunque il clima sociale è degenerato. Siamo tornati alle sanguinose lotte di classe, del mondo operaio del secolo scorso, ai tristi tempi delle persecuzioni contro il Lavoro, contro il socialismo operaio, la classe che produce sano, giusto, sudato reddito come giustizia e progresso civile. Non c’è da stupirsi se tutta l’Italia è oggi disastrosamente irriconoscibile. Non si contano gli scioperi di studenti, professori, corpo insegnante, ridotti a miseri “ travet”. Mario Monti: mai una parola di conforto per i più deboli, per gli affamati, i pensionati, vecchi ed ammalati, poco o nulla per i giovani che hanno bisogno di trovare scuole efficienti, lavoro e futuro. In pieno inverno, con crescente disagio, in particolare, per tutti coloro che hanno perso tutto causa terremoti e alluvioni devastanti, non si avverte alcuna ripresa. Da oltre 12 mesi il suo governo latita, inesistente: tutta l’Italia è gravemente ammalata. I costi per la ripresa sono immensi. Da Taranto a Genova, l’industria dell’acciaio è ferma. Torino, una volta ricca ed industriosa vive di ricordi. La Sardegna, terra di conquista e di sfruttamento delle multinazionali, è costretta a ritornare alla pastorizia. La Lombardia ed il Lazio, decapitati i vertici, sono state affossate da enormi ruberie, da scandali e allegre gestioni di alti managers pubblici. La Sicilia, ricca terra di ogni bene, patrimonio filosofico, scientifico, storico, architettonico, artistico e culturale unico al mondo, vive immiserita, strangolata dalle malversazioni. Oggi sta tentando di liberarsi dalla secolare piovra della mafia dei poteri oscuri, che l’hanno ridotta ad una larva. La Calabria non sta affatto meglio. La Puglia è invasa dal cancro dell’amianto e della diossina, che stanno avvelenando famiglie intere, madri, fanciulle, bambini e nascituri, oltre a mariti, operai, lavoratori, sterminando le sue ricche greggi: l’acqua una volta pura e benefica, oggi è veleno mortale. Michele Sequenzia-torino |
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