Manovre al centro, ’ok a Monti’ Il Pdl all’attacco del premier
 











Mario Monti ha presentato la sua agenda e si e’ di fatto messo in pista per un nuovo incarico da presidente del Consiglio. Molti pero’ i paletti imposti, specie dal Pdl che ha deciso di sbarrargli la strada. Mentre al centro si preparano le grandi manovre per decidere gli schieramenti a sostegno del senatore.
Schifani contro Monti, "i suoi commenti sono inopportuni"
In una riunione riservata Montezemolo, Casini Riccardi e Cesa hanno esaminato le prospettive che si sono aperte all’indomani della presa di posizione di Monti. Dall’incontro e’ emersa una grande volonta’ di collaborazione tra l’Udc e movimenti che convergono in "Verso la Terza Repubblica", anche riguardo alle tematiche della formazione delle liste elettorali.
Liste sul cui numero si decidera’ alla luce degli orientamenti dati dallo stesso Monti.
L’analisi dei notisti parlamentari e’ pero’ concentrata sui sei punti dell’agenda Monti. "L’aggiustamento fiscale compiuto
quest’anno a prezzo di tanti sacrifici degli italiani ha impresso una svolta. Con l’avanzo primario raggiunto, il debito e’ posto su un sentiero di riduzione costante a partire dal prossimo anno.
Per questo, se si tiene la rotta, ridurre le tasse diventa possibile" si legge nell’Agenda Monti, secondo cui "per la prossima legislatura occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui piu’ deboli e sul ceto medio".
DA RIFORMA LAVORO NON SI PUO’ TORNARE INDIETRO
Secondo l’agenda, la riforma del mercato del lavoro rappresenta un passo avanti fondamentale del nostro Paese verso un modello di flessibilita’ e sicurezza vicino a quello vincente realizzato nei Paesi scandinavi e dell’Europa del nord. "Non si
puo’ fare marcia indietro,si deve proseguire sulla strada tracciata per migliorare. Per questo serve monitorare l’attuazione delle nuove norme per individuare correzioni possibili e completare le parti mancanti, ad esempio quelle relative al sistema di ammortizzatori sociali, al contenuto di formazione dell’apprendistato o alle politiche attive del lavoro e all’efficacia dei servizi per l’impiego".
"CRESCITA POSSIBILE SOLO CON FINANZE PUBBLICHE SANE"
Monti difende le scelte fatte in campo economico. "La crescita si puo’ costruire solo su finanze pubbliche sane" si legge nell’agenda, "si possono anche criticare obblighi europei, ed anche il governo le ha criticate, per certi aspetti, ma bisogna ricordare che esse sono oggi il test della credibilita’ della politica fiscale seguita dagli Stati che devono rientrare da un debito eccessivo. Bisogna rovesciare la prospettiva e prendere il quadro europeo come lo stimolo a cercare la crescita dove essa e’ veramente, nelle innovazioni,
nella maggiore produttivita’, nella eliminazione di sprechi".
CON LA LOTTA ALL’EVASIONE RACCOLTI 13 MILIARDI
Anche la lotta all’evasioe portata avanti dall’esecutivo Monti ha prodotto risultati evidenziati nel documento elaborato dall’ex premier. "In questo anno e’ stata fatta una lotta all’evasione fiscale profonda, che ha raccolto 13 miliardi di maggiori entrate. E’ una questione di finanza pubblica. E’ una questione di legalita’. E’ una questione di equita’. Chi froda il fisco mette le mani nelle tasche dello Stato e riduce i servizi che esso puo’ fornire a tuttii cittadini".
ALFANO, MONTI VUOLE SMEMBRARE PDL E PD MA NON CI RIUSCIRA’
Contro l’agenda Monti si schiera il Pdl e i toni piu’ decidi vengono dal segretario Angelino Alfano e dal presidente del Senato, Renato Schifani. "Sono stato io presente quando Berlusconi propose a Monti di essere lui il federatore dell’intera area moderata" e il premier "parlo’ di una scomposizione del bipolarismo, della necessita’ di
smembrare il Pdl da una parte e il Pd dall’altra" ha detto Alfano.
"Sono stati tredici mesi di collaborazione e anche di rapporti personali cordiali. Per cui le parole del presidente del Consiglio sono state connotate a mio avviso da un eccessivo livore, soprattutto nei confronti di Berlusconi, che mai mi sarei aspettato. Anche sotto il profilo umano".
RICCARDI, MONTI HA UNA GRANDE PASSIONE RIFORMATRICE
Quella espressa da Monti, dice invece Andrea Riccardi, "e’ una grande passione riformatrice per l’Italia. Siamo davanti ad un metodo nuovo di fare politica che parte dalle idee e dai bisogni del paese". Per il ministro per la Cooperazione internazionale Monti ha fatto "un discorso rivolto agli italiani e non alla classe politica. Un discorso che vuole mostrare che il futuro non e’ fatto solo di sacrifici ma anche di prospettive di miglioramento".
Per il ministro, che e’ uomo molto vicino al premier, il movimento che nascera’ "intende fare riferimento al’Agenda Monti e
provera’ ad affermare un modello culturale, politico, e - perche’ no - elettorale, una posizione nuova". Il fondatore della Comunita’ di Sant’Egidio, rispondendo ad una domanda sulla possibile scomposizione dei poli a seguito dell’impegno diretto di Monti in politica, ha risposto: "Non mi piace il termine scomposizione dei poli. Ci sara’ un spazio che non sara’ ne’ di destra ne’ di sinistra. Lo spazio che si creera’ sara’ attorno al nome di Monti".
Un aspetto molto importante sara’ il coinvolgimento degli astenuti. "L’astensione? Si’, ci puntiamo molto. Intendiamo parlare agli italiani che non sanno piu’ cosa votare e che non hanno piu’ fiducia nella politica", ha concluso Riccardi.
MARONI CON L’AGENDA MONTI PIU’ TASSE PER TUTTI
"Agenda Monti: piu’ tasse per tutti" e’ lo slogan di Roberto Maroni, "Io voglio l’Agenda Nord: Euroregione, via l’Imu, tenerci le tasse che paghiamo. Basta Monti basta tasse".