Munnezza Foggia
 











Natale è passato ma centinaia di tonnellate di  rifiuti restano non raccolti, infatti  i cassonetti sono zeppi  ed accanto ad essi si accumulano buste ,  fino a creare montagne di rifiuti, che si disperdono per strada.
Non è uno spettacolo bello né a vedersi né a sentirsi e chissà  per quanto tempo ancora dovremo godere di questo paesaggio, con tutti i pericoli che questo comporta.
Sembra che questa città non riesca mai ad affrontare questo annoso  problema per cui si è in continua emergenza.
L’emergenza , nel  tempo purtroppo , è stata costituita dall’esaurimento della discarica poi  dal fallimento dell’Azienda AMICA oggi come l’anno scorso dalla raccolta dei rifiuti in città . Tutto questo lascia pensare ad  una vera e propria strategia  per far passare quello che non era lecito: allargamento delle discariche e loro funzionamenti in deroga .
Oggi non riusciamo a capire il perché 
ma lo scopriremo solo in un secondo tempo,  perché altrimenti non si spiega come si giunga sempre all’ultimo secondo per risolvere i problemi ed emergono ambiguità di ogni genere dai lavoratori che votano prima No e poi Si all’accordo;  con l’arrivo di altre richieste di privati di partecipazione all’”affare”, i cassonetti che prendono fuoco; la raccolta fatta con la scorta dei Vigili urbani .
L’emergenza vuole forse eliminare qualche problema al termovalorizzatore della Marcegaglia, che ancora non è entrato in funzione e che forse ha qualche problema tecnico?
 E intanto la città continua ad essere una discarica con l’inizio della dispersione di liquidi maleodoranti, con i cassonetti che cominciano a prendere fuoco e relativa  emissione di fumi particolarmente dannosi per la salute dei cittadini.
E lentamente la città va verso il baratro dell’emergenza “Napoli”,  e  intanto i cittadini pagano profumatamente la TARSU per avere un servizio che non
c’è,  ma di cui avrebbero diritto e pertanto sono giustamente indignati; nonostante tutto   a questi si chiede  un ulteriore contributo di responsabile partecipazione .
E’ ora di dire "BASTA".
Non vogliamo conoscere i responsabili di tale stato di fatto,  d’altronde chi non ha peccato scagli la prima pietra ,  ma vogliamo che venga risolta l’emergenza anche ricorrendo a strumenti straordinari  e che si dia avvio ad un vero e proprio piano di gestione dei rifiuti.
Mentre ci avviamo alla fine del 2012 l’unico auspicio che Legambiente Circolo "Gaia" di Foggia si sente di esprimere è che nel  2013 la città possa avere un servizio di igiene pubblica corretto e che si parta con la raccolta differenziata.