|
|
Piazza Affari, al via le contrattazioni dei derivati sul grano
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LĄŻagricoltura italiana sembra non godere del diritto di cittadinanza nellĄŻagenda della campagna elettorale. Il settore primario non interessa i principali esponenti politici. Al massimo ci si affida ad un poĄŻ di retorica ricordando la tutela dei prodotti tipici locali e le potenzialit¨¤ del "made in Italy". Parole inutili ma necessarie per capire quanto qualcuno sia lontano dal Paese reale. Sul futuro dei campi e degli allevamenti rientra anche il ruolo del Paese nellĄŻUnione europea. La nuova Politica agricola comunitaria rischia infatti di danneggiare fortemente le nostre aziende. Realt¨¤ gi¨¤ fortemente provate dalla crisi economica e dal crollo dei consumi alimentari. Il governo di Monti ha fatto poco per assecondare le richieste delle organizzazioni di coltivatori. Colloqui e trattative sui tavoli di Bruxelles non hanno sortito nessun effetto. Una debacle di cui nessuno parla, nonostante questa possa essere unĄŻarma efficace nella dialettica elettorale. Ad occuparsi delle nostre produzioni ¨¨ la finanza. Sempre attenta ai movimenti di tutto quello che pu¨° essere monetizzato. Piazza Affari ¨¨ stata testimone di unĄŻinaugurazione di importanza non secondaria. Ha preso ufficialmente il via "Agrex", nuovo segmento dei derivati. Questo settore delle contrattazioni rappresenta il primo mercato finanziario regolamentato italiano dedicato alle commodities agricole. Il primo dei prodotti ad essere negoziato sul nuovo segmento sar¨¤ il future su grano duro. Il grano duro ¨¨ principalmente utilizzato nei Paesi del bacino del Mediterraneo per la produzione di pasta e cous cous; il prodotto oggetto dei contratti in negoziazione dovr¨¤ quindi rispettare specifici parametri qualitativi per uso umano. I contratti riguardano blocchi di 50 tonnellate e verranno negoziati nel pomeriggio. La liquidit¨¤ sar¨¤ garantita dalla presenza di "Primary Market Maker" e di "Liquidity Provider".Il mercato avr¨¤ come punto di partenza il silos di raccolta a Foggia, con una capacit¨¤ di 240.000 tonnellate, che saranno oggetto di contratti di acquisto da almeno 50 tonnellate. Saranno negoziate cinque scadenze con consegna nei mesi di marzo, maggio, settembre e dicembre: alla partenza del mercato saranno quindi negoziate le scadenze marzo, maggio, settembre, dicembre 2013 e marzo 2014. Il primo contratto ad essere scambiato, riguarda il grano duro, ma sono allo studio contratti anche su altri prodotti.I prodotti in questione dovrebbero servire per limitare i danni dovuti ad unĄŻoscillazione del prezzo. Fenomeno favorito dalla speculazione e dalla diminuzione delle superfici coltivate con grano su tutto il territorio del Vecchio Continente. Secondo i dirigenti di Borsa Italiana, i prodotti del listino Agrex interesseranno soprattutto i produttori italiani e quelli francesi attivi sul mercato dellĄŻAfrica settentrionale. Il mercato mondiale del grano duro vale trenta milioni di tonnellate contro una produzione di grano tenero che supera i 650 milioni di tonnellate. Oggi gli operatori italiani acquistano sul mercato spot, con consegna a una settimana e prezzi variabili; oppure stipulano contratti con i fornitori, per consegne diluite, e tenendo in vista la media dei prezzi del grano duro delle principali borse merci italiane. Attualmente, le quotazioni vengono stabilite guardando alla borsa del grano duro di Winnipeg, in Canada. Nonostante i commenti di alcuni analisti, ad essere danneggiati saranno soprattutto i piccoli coltivatori italiani. Aziende troppo piccole per poter tentare di "fare il prezzo" e abbandonate in balia dei listini delle borse merci internazionali. Astrattamente, potranno trarre dei benefici i produttori di grandi dimensioni garantendosi uno scudo da oscillazioni e fluttuazioni. La finanza speculativa sar¨¤ per¨° della partita. Un ruolo in grado di inquinare un comparto in cui lĄŻunica a contare dovrebbe essere solo lĄŻeconomia reale. LĄŻagricoltura deve continuare ad essere strategica per la nostra economia. Affermarlo, non pu¨° essere considerato retrogrado o anacronistico. Non ci pare che Stati Uniti e Cina abbiano rinunciato a fare il proprio gioco in questo comparto. Anzi, sono molto numerose le multinazionali statunitensi attive sulle piazze internazionali. In Italia, come al solito, si preferisce dar credito ai mantra neoliberisti. Quelli che analizzano solo i dati macroeconomici senza prestare la dovuta attenzione alle singole attivit¨¤ industriali. Forse, anche lĄŻagricoltura italiana sar¨¤ sacrificata sullĄŻaltare dellĄŻausterity e del pareggio di bilancio. Una piaga pi¨´ pericolosa di unĄŻepidemia parassitaria. Matteo Mascia
ĄĄ
ĄĄ
ĄĄ |
|