Londra gioisce per le accuse rivolte a Finmeccanica
 











Le inchieste della magistratura su Finmeccanica rischiano di avere pesantissime ripercussioni sul futuro della holding pubblica e sul suo indotto. Un danno potenziale quantificabile in diversi miliardi di euro.
Gli indizi su una presunta tangente pagata da un gruppo di mediatori vengono sventolati dai competitors della società italiana. Interessati a subentrare nelle forniture per aerei, elicotteri e sistemi missilistici. Ieri, c’è stata un’ulteriore evoluzione a livello internazionale. Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha confermato al suo omologo britannico David Cameron di essere “seriamente preoccupato” per i fatti di presunta corruzione riguardanti la vendita nel 2010 di 12 elicotteri all’India da parte di AgustaWestland. La dichiarazione è stata rilasciata a margine della conferenza bilaterale tenuta dai due premier a New Delhi. “Ho espresso al Primo ministro britannico la nostra seria preoccupazione riguardo le accuse sui presunti
mezzi illegali utilizzati per mettere il sigillo sul contratto siglato con AgustaWestland”, ha rimarcato il premier indiano aggiungendo che “David Cameron ci ha assicurato la cooperazione del suo governo riguardo l’inchiesta”. Il governo indiano ha dichiarato venerdì scorso di aver iniziato una procedura di annullamento al contratto di 560 milioni di euro siglato con AgustaWestland, controllata di Finmeccanica, per le accuse riguardanti il pagamento di una tangente a funzionari indiani.
Gli elicotteri sono fabbricati nel sud est dell’Inghilterra. Tre sono già stati consegnati all’India.
Cameron, durante la conferenza stampa, si è congratulato con le autorità italiane: “Noi diamo risposta alle richieste di informazioni - ha dichiarato - voglio inviare all’Italia le mie congratulazioni sull’inchiesta riguardo questa questione. La legislazione anticorruzione del Regno Unito è probabilmente la più severa al mondo. Noi porteremo alla luce i casi di corruzione che scopriremo”.
Complimenti che rischiano di assurgere ad orazione funebre.
Il Regno Unito è chiaramente parte in causa, non solo per le forniture a Finmeccanica o per la residenza di uno degli intermediari accusati di aver “oleato” gli ingranaggi delle Forze armate indiane. Ci saranno sicuramente delle società di diritto britannico interessate agli affari con l’India come con gli altri Paesi clienti di Finmeccanica. Solo negli Stati Uniti, rischia di saltare la mega-commessa per la fornitura di un modernissimo addestratore all’aviazione. Apparecchio destinato a rimpiazzare l’attuale Northrop T-38 Talon. Un appalto che la controllata Alenia Aermacchi vorrebbe vincere con l’M346 Master già scelto anche da Israele e Singapore, cioè quello che molti osservatori giudicano un vero gioiello, se non il miglior trainer al mondo. Il numero iniziale di velivoli da fornire potrebbe aggirarsi intorno ai 350, ma l’intera flotta di T-38 da sostituire supera i 1.000 esemplari.
Dunque, si tratta di un affare
gigantesco, ma per portarlo a casa, l’azienda dovrà sconfiggere la concorrenza del britannico Hawk T2, proposto da British Aerospace alleata con Northrop Grumman, e del coreano T 50 Golden Eagle della KAI in collaborazione con Lockheed Martin. Ed ecco spiegato il forte interessamento di Londra. Downing Street vuole riservare un assist ad un’importante realtà produttiva britannica. La presunta corruzione non c’entra nulla. L’eco delle inchieste italiane ha sicuramente causato una gioia smisurata nelle stanze dei concorrenti di Finmeccanica. Il Tesoro deve fare di tutto per difendere un’eccellenza italiana. Il moralismo asservito agli interessi atlantici rischia di mandare a casa migliaia di operai.Matteo Mascia
Il Pd continua a sfruttare
il caso Finmeccanica
Bersani ed il centrosinistra continuano ad usare Finmeccanica per fini politici. Incuranti del peso di certe dichiarazioni per l’economia nazionale (e rimuovendo il loro fardello Montepaschi), gli uomini vicini al Pd
credono di vincere la battaglia della Regionali lombarde. Una strategia pericolosissima per tutto il Paese. Per Bersani, il “caso Finmeccanica” rappresenta il fallimento del leghismo. Forse non ricorda che tantissimi dirigenti della controllata sono vicini al centrosinistra. Roberto Maroni ha accusato di terrorismo contro il suo partito chi lo attacca basandosi sugli atti delle Procure.