Caso Saccà, chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi
 







di Ilaria Urbani




Pres. Silvio Berlusconi

La telefonata «bollente» tra Agostino Saccà e Silvio Berlusconi che a metà dicembre ha fatto il giro del web andrà molto probabilmente a giudizio. Almeno così dovrebbe essere dal momento che la procura della Repubblica di Napoli ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, accusato di corruzione. L’ex premier, secondo l’inchiesta condotta dal pm Vincenzo Piscitelli, avrebbe chiesto al presidente di Rai Fiction Saccà di favorire alcune attrici per la loro partecipazione a fiction televisive in cambio della promessa di un sostegno alle sue future attività private. Per Saccà la richiesta di rinvio a giudizio è già stata inoltrata la settimana scorsa. L’avviso di chiusura indagini era stato notificato ai legali del cavaliere, tra cui il partenopeo Michele Cerabona, il 19 dicembre scorso. Cinque le attrici segnalate dal Cavaliere: Elena Russo, Evelina Manna, Antonella Troise, Camilla Vittoria Ferranti, e Eleonora Gaggioli. Dopo le sviolinate di Saccà a Berlusconi sulla sua presunta funzione sociale per il Paese: «Ma è stupendo, perché c’era un bisogno ... c’è un vuoto ... che .. che lei copre anche emotivamente», i due nella telefonata incriminata del 20 giugno 2006 parlano senza mezzi termini di segnalazioni televisive. «Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone - dice Berlusconi a Saccà che gli risponde: «assolutamente...» e il Cavaliere incalza «perché io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso .... con la Elena Russo non c’era più niente da fare? Non c’è modo...?» Saccà lo rassicura: «No .. c’è un progetto interessante .. adesso io la chiamo»... e Berlusconi allora precisa: «Gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna - ma sottolinea - non c’entro niente io...». La fiction più gettonata è quella di Incantesimo per la quale Saccà si sarebbe poi accordato con Guido De Angelis, produttore televisivo che avrebbe poi provveduto «rivedere» i provini. Per questa stessa fiction infatti il premier avrebbe segnalato anche Marta Flavia, definita poi da Saccà «non attrice» e quindi non «piazzabile». E a quel punto che Berlusconi avrebbe segnalato anche Antonella Troise per Incantesimo. L’indagine si basa proprio su intercettazioni telefoniche sulle utenze di Saccà, ma il legale di Berlusconi Cerabona chiede cautela in merito all’autorizzazione di quelle conversazioni durante un eventuale processo: «Sarà il parlamento - commenta Cerabona - a dover decidere se quelle intercettazioni possono o meno essere utilizzate». Saccà, secondo il pm Piscitelli avrebbe accettato da Berlusconi, «referente di vertice del partito di comune appartenenza politica - si legge nell’avviso del pm - leader dello schieramento di opposizione e maggior imprenditore privato dal settore televisivo italiano, la promessa di sostegno finanziario, imprenditoriale e politico, di assicurarsi, tra l’altro, anche dalla diretta partecipazione dello stesso, a mezzo di proprio fiduciario o società comunque a lui riferibile, al capitale della costituenda New.Co società realizzatrice della iniziativa privatistica del progetto denominato Pegasus ideata e promossa da Saccà ed altre persone e in via di realizzazione». La società sarebbe stata oggetto d’interesse anche da parte di Cordero di Montezemolo e Corrado Passera.
Agostino Saccà intanto è stato sospeso dalla tv di stato il 13 dicembre scorso e attende le conclusioni dell’indagine interna di viale Mazzini. Nell’interrogatorio tenuto la settimana prima in una caserma della Guardia di Finanza di Roma il presidente di Rai Fiction ha affermato: «Ricevo moltissime segnalazioni provenienti dalle parti più disparate, e non solo dal mondo politico, com’è naturale. Quando ne ricevo una, la smisto al capo struttura di riferimento per la fiction oggetto di interesse, poi mi faccio mandare un curriculum del segnalato che spesso desidero incontrare di persona... Io non ho mai fatto pressioni su alcuno per promuovere un attore piuttosto
che un altro, salvo naturalmente la scelta sui protagonisti contrattualmente garantita».
L’altra tranche dell’inchiesta in cui è coinvolto Berlusconi, riguardante i presunti interventi dell’ex premier su alcuni senatori della maggioranza per convincerli a cambiare schieramento in vista del voto della finanziaria, è stata trasmessa nei giorni scorsi alla procura di Roma per competenza territoriale.de Il Manifesto