F35. Costosi, inutili e pure difettosi
 











Sono difettosi e così il Pentagono ha annunciato che la flotta di F-35 non compirà più voli a causa di un problema al motore scoperta qualche giorno fa durante un’ispezione di routine. Il fermo è a tempo indeterminato, in attesa di capire quale impatto avrà la scoperta del difetto sullo sviluppo dell’aereo, che dovrebbe cominciare ad essere impiegato nel 2018-2019. Attualmente circa 100 F-35 di diversi modelli sono in attività per test ed esperimenti.
E il bello (si fa per dire) è che non si tratta di una sorpresa per gli addetti ai lavori: questa è la quarta volta in due anni e mezzo che la flotta di F-35 è costretta a restare a terra. I problemi precedenti riguardavano il motore, in particolare una pompa di carburante. Sempre nel motore è anche il nuovo problema: i tecnici hanno scoperto una crepa su una delle lame della turbina. In caso di distacco, la lama finirebbe direttamente nel motore, causando un guasto e la distruzione quasi certa
dell’aereo.
Quello degli F-35 è uno dei più costosi e complicati progetti mai intrapresi dal Pentagono. Inizialmente gli F-35 dovevano essere un sostituto del più grosso e costoso F-22, ma col passare del tempo i costi del progetto sono aumentati, così come i problemi e i difetti di fabbricazione. L’F-35 dovrebbe essere un aereo invisibile ai radar, molto maneggevole e in grado di decollare in verticale come un elicottero (npon tutti i modelli).
Il progetto prevede che nel corso dei prossimi 30 anni vengano acquistati 2.400 F-35, sostituendo praticamente qualunque altro jet da combattimento di esercito, marina e aviazione. Il costo totale è stimato in circa mille miliardi di dollari. Oltre ad essere un progetto enorme, quello degli F-35 è anche uno dei più criticati, non solo negli Stati Uniti, ma anche negli altri paesi che partecipano allo sviluppo dell’aereo e che hanno in programma di acquistarne un certo numero: Regno Unito, Italia, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda,
Australia, Turchia, Singapore e Israele. Alcuni, stanchi dei continui ritardi e dei costi che lievitano, sono usciti dal progetto: la Norvegia, per esempio, che ha preferito acquistare il Gripen svedese.
Tra le critiche ci sono quelle tecniche, che sottolineano l’inutilità di spendere così tanti soldi per un jet che può essere utilizzato solo in determinate situazioni. L’Italia si è impegnata a comprarne una novantina: se nemmeno gli Stati Uniti sanno bene cosa farne di questi superjet, forse sarebbe meglio abbandonare il rpgoetto e destinare quelle ingenti risorse a scopi sociali (scuola, sanità ecc) O no?