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Il 28 febbraio l’ultimo giorno di presenza al centro del dr. Mariano Loiacono, da 37 anni direttore del Centro di Medicina sociale degli Ospedali riuniti di Foggia |
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Giovedì 28 febbraio 2013 saranno in tanti a venire a Foggia, provenienti da tutte le regioni, per presenziare all’ultimo giorno lavorativo del dr. Mariano Loiacono, Fondatore del Metodo alla Salute e Presidente della Fondazione Nuova Specie. Sarebbe potuto rimanere in servizio per altri cinque anni, ma la scelta del pensionamento si è rivelata l’unica modalità per scuotere l’inerzia e la poca attenzione da parte delle varie autorità, in primis quelle regionali, riguardo al destino del Centro e del "Metodo alla salute". C’è stata noncuranza, da parte delle Istituzioni, anche riguardo al fatto che, negli ultimi decenni, il Centro ha saputo costruire una rete nazionale diffusa in tutte le Regioni, rappresentando una meta agognata per tanti viaggi della speranza, provenienti anche dalle Regioni del Nord e del Centro e da alcune nazioni europee, dove è proverbiale l’efficienza dei servizi ma manca l’innovativa opportunità del Metodo alla Salute, sperimentato nel Centro di Medicina Sociale di Foggia dal 1977. Negli ultimi mesi, sono stati in tanti - singole persone, istituzioni pubbliche, associazioni, autorità scientifiche - a inviare lettere di testimonianza e di protesta al Presidente Nichi Vendola per la ventilata chiusura del Centro. Il tutto ha sortito il piccolo risultato di un incarico per un anno al dr. Giovanni Chiariello, concesso più per placare le numerose e continue dimostranze che per lungimiranza. Non c’è stata nessuna volontà di tutelare e far crescere un Centro di eccellenza che da 37 anni in un servizio pubblico ha sperimentato, in anteprima a livello nazionale e internazionale, una metodologia alternativa al trattamento con psicofarmaci e psicoterapie. È davvero paradossale che non interessi a nessuna istituzione preservare e far crescere un "know how" originale messo a punto in 37 anni di esclusivo lavoro nel servizio pubblico, a cui si poteva accedere col solo codice fiscale e il ticket aziendale. Probabilmente, avrebbe fatto una fine meno indecorosa se la collocazione geografica del Centro fosse stata a nord del Rubicone. Insomma, una scommessa umana-etica-sanitaria-scientifica-economica persa dalle vigenti autorità sanitarie locali, provinciali e regionali. Sarebbe potuto diventare un modello estendibile a livello nazionale, non solo per l’efficacia dei risultati ma anche per la drastica riduzione dei costi, così tanta ricercata e declamata dalle autorità sanitarie regionali e nazionali. L’amarezza per questo mancato, anche se dovuto, interesse istituzionale è in parte compensata dalle prospettive di impegno, a livello nazionale, che il dr. Loiacono sta svolgendo da due anni tramite la Fondazione, che recentemente ha ricevuto il riconoscimento di personalità giuridica di rilievo nazionale da parte del Ministero dell’Interno. Nella giornata del 28 febbraio verrà anche presentato il libro del sociologo barese Giuseppe Arrivo "Storie di un operatore sociale": una importante testimonianza e contributo esperienziale sul piano umano, etico, professionale, di ricerca scientifica globale. |
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