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Ue, oggi l’Eurogruppo discute del caso Italia. Il referendum sull’euro spaventa |
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“Anche la Merkel ha la sua responsabilità nella crisi europea, anche se non esclusiva”. Martin Shulz, presidente del Parlamento europeo in questi giorni è in Italia. Ad una certa distanza di sicurezza da Berlino, che gli permette, con tutta la cautela possibile, di esternare giudizi su uno dei punti più sensibili della fase economica che sta attraversando l’Europa, il ruolo della Germania e l’austerity. Nel giorno in cui la Bulgaria mostra di essere alle soglie di una mezza insurrezione, la Grecia ancora sotto la strettissima sorveglianza della Troika e la Spagna costretta a rinegoziare alcune misure economiche del bilancio, quelle di Shulz sono parole che fanno un certo effetto. Intanto, oggi pomeriggio il ministro Grilli sarà chiamato ad esporre il “Caso Italia” ai colleghi dell’Eurogruppo. Il punto non è in agenda ufficialmente, ma è sicuro che una parte della riunione sarà dedicata a discutere la situazione politica del nostro paese dopo le elezioni. A spaventare molto Bruxelles non è soltanto la cosiddetta ingovernabilità ma anche l’eventualità del referendum di uscita dall’euro, promesso da Grillo. Al suo arrivo al palazzo del Consiglio Ue, la finlandese Jutta Urpilainen, ha osservato che il risultato elettorale italiano "sta aumentando l’incertezza dei mercati, ma molto dipende da quanto velocemente ci sarà un nuovo governo”. Per tornare alle esternazioni di Shulz - “è ovvio che la situazione si fa complessa ed è un peccato che l`Europa venga vista sotto un profilo sbagliato”, ha detto. Da presidente del Parlamento europeo, Shulz ha sempre tenuto un atteggiamento di moderata resistenza sul delicatissimo tema del Fiscal compact. “Dobbiamo dire che è stato sbagliato – ha aggiunto – l’approccio per cui sono stati fatti dei tagli di spesa senza che venissero fatti degli investimenti per la crescita, in particolar modo verso la crescita dell`occupazione giovanile”. Nelle critiche di Shulz trovano posto anche alcune tirate d’orecchie ai vari governi nazionali. “Ma - ha aggiunto - devo dire che le politiche in Europa non sono esclusivamente colpa solo di Angela Merkel. Le manovre finanziarie vengono decise a livello nazionale. E` a Roma, Parigi o Berlino che si decide quale deve essere il deficit pubblico. Certo, il voto italiano in questo senso è un messaggio rilevante", ha concluso il leader socialdemocratico. Spagna Il governo spagnolo dovra’ negoziare con Bruxelles le misure per il bilancio 2014. Secondo quanto ha confermato la segretaria di Stato al Bilancio, Maria Fernandez Curras, in un’intervista al quotidiano economico CincovDias. La Spagna avra’ un deficit del 6,7% del Pil per quest’anno e del 7,2% nel 2014, secondo le ultime stime di Bruxelles. Bulgaria In Bulgaria e’ morto oggi in ospedale il fotografo Plamen Goranov di 36 anni, che il 20 febbraio scorso si era dato fuoco nella piazza davanti al municipio della città di Varna, sul Mar Nero, in segno di protesta contro il carovita e contro il sindaco della città Kiril Yordanov, collegato, secondo Goranov e altre migliaia di manifestanti, al cartello mafioso Tim che controlla l’intera città. Plamen Goranov era ricoverato in ospedale in condizioni gravi, con ustioni sull’80% del corpo. Intanto le proteste di piazza contro la povertà, la corruzione dei politici e le oligarchie economiche continuano in tutta la Bulgaria. Ieri, festa nazionale in occasione del 135/mo anniversario dell’indipendenza dall’Impero ottomano, sono scesi in piazza per protestare oltre 100 mila bulgari in tutte le maggiori citta’. Oggi a Sofia alcuni dimostranti hanno cominciato ad allestire tende nel giardino accanto al parlamento, per formare il ‘campeggio della protesta’, e con la richiesta che venga cambiata la legge elettorale, sostituendo il vigente sistema proporzionale col maggioritario, per garantire trasparenza e governabilità.Fabio Sebastiani
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