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Se il Pd non guada il Rubicone |
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Michele Ainis, sul Corriere della Sera, tenta l’acrobatica fatica della quadratura del cerchio. Partendo da una giusta premessa: “La Costituzione – scrive – non contempla governi tecnici, né governi di scopo, di scopa o di tressette: ogni governo è politico, ognuno ha uno scopo da raggiungere; né lascia spazio a governi del presidente, dato che il governo è sempre sottoposto alla signoria del parlamento”. La soluzione del rebus consisterebbe allora nel varo di un governo “apartitico ma non politico, innervato con persone in cui ogni cultura politica possa rispecchiarsi”, cosa per Ainis possibile in quanto, sempre per la Costituzione, ogni membro del parlamento rappresenta la nazione. E, aggiunge, “non una fazione”. Il fatto che l’editorialista del Corriere trascura (o disinvoltamente aggira) è che non c’è affatto da augurarsi – con buona pace di Giorgio Napolitano – che si trovi un comune denominatore fra il liberismo temperato del Pd e il paragolpismo di Berlusconi, perché questo connubio, vissuto sotto l’egida di Mario Monti, ha prodotto solo disastri. Economici, sociali e morali. Ed è questo scenario che, con diverse sembianze, si riprodurrebbe. Alle buone intenzioni di Ainis fanno difetto la realtà delle cose e qualche sua malcelata propensione. Insistiamo: la vera novità che spariglierebbe le carte, che metterebbe in moto un’altra stagione politica, non sta nella scoperta di qualche persona perbene a cui affidare con fiducia il timone, ma nella rotta da seguire, nella rottura del consociativismo che sul piano delle scelte, dei contenuti programmatici, ha reso da molto tempo il centrosinistra parente stretto del Centrodestra. Il coraggio o, piuttosto, la discontinuità che Bersani e il Pd dovrebbero estrarre dal proprio seno consiste nell’aprire – non a Grillo, ma al M5S – su un punto di sostanza: la rinuncia alla Tav. Se questo avvenisse, nel movimento si aprirebbe ben altra discussione di quella che l’ha attraversato con l’elezione di Boldrini e Grasso. Lì bisogna battere il chiodo. Se il Pd non saprà guadare il suo Rubicone prenderanno il sopravvento le vecchie logiche, i vecchi metodi e le vecchie politiche.Dino Greco |
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