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Casillo chiede sequestro del libro "Delirante e diffamatorio" |
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Era un "Intoccabile". Una figura, cioè, che poteva decidere della vita e della morte delle persone. E procurare, senza alcun problema, numerosi lavori al Comune. L’intoccabile sarebbe Pasquale Casillo, ex presidente del Foggia, ex presidente dell’Unione industriali di Foggia ma soprattutto ex "re del grano". A tracciarne questo profilo - e associarlo in qualche modo all’omicidio di Giovanni Panunzio, costruttore edile foggiano ucciso nel ’92 per aver denunciato i suoi estorsori - è Nisio Palmieri, autore di "Criminali di Puglia", edito da La meridiana. Un volume che, a poche ore dalla presentazione promossa a Bari dal centro di studi Antonino Caponnetto, è diventato un caso. E dagli scaffali delle librerie, rischia di finire nelle aule di un tribunale. Pasquale Casillo, infatti, ha chiesto alla procura di Trani il sequestro del libro e dopo la presentazione della denuncia-querela per diffamazione, il pm tranese Raffaella De Luca ha avviato un fascicolo. Secondo Casillo, il libro ha una "portata diffamatoria" perché gli vengono attribuiti "delitti gravissimi che vanno dall’associazione di stampo mafioso, all’omicidio". "La delirante invettiva di Palmieri - scrive Casillo nell’atto citando diversi passaggi del libro - si conclude con la più grave ed infamante delle accuse, quella di un coinvolgimento del sottoscritto nella gravissima vicenda dell’omicidio di Giovanni Panunzio: affermazioni assurde, di una gravità inaudita, mai sentite Ads by SelectionLinks prima, che lasciano davvero senza parole, mostrando tutta la ferocia dell’attacco diffamatorio posto in essere". Casillo spiega anche che, "dopo essere stato ingiustamente ed accanitamente perseguito, benché assolto da tutte le accuse ipotizzate a suo carico, non ha ancora potuto beneficiare di una piena riabilitazione sociale e vedersi ristorare i danni incommensurabili patiti" Non si è fatta attendere la replica dell’editore, che attraverso una nota si dichiara "totalmente tranquillo e disponibile nei confronti della magistratura e del dottor Casillo. Quanto affermato dall’autore nel volume in oggetto - sottolinea la replica - ricostruisce e riporta la cronaca degli anni ’80 che non può prescindere dalle vicende giudiziarie dell’epoca e dalle dichiarazioni messe agli atti dai pentiti, anche in merito alla vicenda dell’omicidio di Giovanni Panunzio. La casa editrice ’edizioni la meridiana’ - conclude la nota - non intende negare ciò che la giustizia ha stabilito in merito, pertanto si dichiara disponibile ad eventuali richieste della magistratura, ad oggi non pervenute". Tranquillo anche l’autore, Nisio Palmieri: "Ho riportato solo i fatti e quanto accertato dalle autorità competenti - evidenzia - e quando si sollevano questi problemi, c’è sempre chi resta scosso". Fulvio Di Giuseppe,repubblica
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