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DENUNCIA ALL’ALTA CORTE INTERNAZIONALE PENALE DELL’AIA CONTRO STATO ITALIANO PER RIDUZIONE IN SCHIAVITU’ |
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I predatori del reddito dei cittadini
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Nel corso della settimana scorsa Albamediterranea ha inviato all’Alta Corte Internazionale Penale dell’Aja una denuncia/querela estremamente circostanziata che qui in sintesi riportiamo. Nel corso degli anni, ormai da più parti incomincia ad emergere lo scenario generale della cui rappresentazione reale noi di AlbaMediterranea siamo stati paladini da sempre, insieme a rari esempi di organi di stampa, finalmente i tasselli del mosaico incominciano a concretarsi in forme ben definite. E in questa denuncia appunto rappresentiamo lo svolgimento di uno (il principale) dei tanti e contemporanei filoni della megagalattica truffa posta in atto dai cialtroni di sempre, coadiuvati dai servitori di turno, che si chiamano Napolitano, Prodi, Ciampi, Monti, Visco, Clò, Berlusconi, Schifani, Fini, Baldassarri, etc., etc., in totale danno dei Cittadini e della Nazione italiana, nel disperato tentativo di “legittimarsi” attraverso abuso di legiferazione incostituzionale. Eccone la premessa: lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale all’Articolo 7. Crimini contro l’umanità , comma 1, lettera C), punto C… dichiara… c) per "riduzione in schiavitù" s’intende l’esercizio su una persona di uno o dell’insieme dei poteri inerenti al diritto di proprietà, e poi al punto g) chiarisce meglio… per "persecuzione" s’intende la intenzionale e grave privazione dei diritti fondamentali in violazione del diritto internazionale, per ragioni connesse all’identità (fra cui anche il diritto “primario” alla proprietà… Art. 832 Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. (ma la gente deve sapere che negli ultimi anni l’ordinamento giuridico è stato completamente stravolto… ovviamente in danno dei cittadini e a vantaggio delle banche)… E qui appunto interviene la Costituzione Italiana che sancisce: Art. 3. - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono… Ed anche … Art. 41. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Così pure l’ Art. 42. La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. Da tenere pure presente l’ Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; …omissis…. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, …. Atti legislativi Incostituzionali Ma in aperto contrasto, confutazione, conflitto ed incostituzionalità rispetto a questi fondamentali in difesa del “Diritto” del Cittadino…. Ecco che incominciano a “sortire” il Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 "Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonche’ della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione" Che all Art. 3. Principi generali 1. Le misure di cui al presente decreto si fondano …. Omissis…. per prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo… Omissis … 3. Le misure di cui al presente decreto sono proporzionate al rischio di riciclaggio dei proventi di attività criminose o di finanziamento del terrorismo... Omissis ….. che sembrerebbe intenzionato a risolvere problematiche… che in realtà proprio non esistono nella dimensione e nella forma in cui ci vengono blandite… e quindi incominciano ad appalesarsi le disparità fra cittadini di serie A (le banche) e Z (i Cittadini).. e quindi ecco l’art. 11. Intermediari finanziari e altri soggetti esercenti attività finanziaria (e cioè esentati dall’obbligo di osservare la legge) 1. Ai fini del presente decreto per intermediari finanziari si intendono: a) le banche; b) Poste italiane S.p.A.; c) gli istituti di moneta elettronica; c-bis) gli istituti di pagamento; d) le societa’ di intermediazione mobiliare (SIM); e) le societa’ di gestione del risparmio (SGR); f) le societa’ di investimento a capitale variabile (SICAV); g) le imprese di assicurazione che operano in Italia nei rami di cui all’articolo 2, comma 1, del ….. omissis …. Ed anche l’Art. 49. Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore 1. E’ vietato il trasferimento di denaro contante …omissis…. complessivamente pari o superiore a 5.000 euro. ….omissis….. 10. Per ciascun modulo di assegno bancario o postale richiesto in forma libera ….e’ dovuta dal richiedente, a titolo di imposta di bollo, la somma di 1,50 euro. Ciascuna girata deve recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante. …omissis… 12. Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 5.000 euro. 13. I libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a 5.000 euro, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono estinti dal portatore ovvero il loro saldo deve essere ridotto a una somma non eccedente il predetto importo entro il 30 giugno 2009. Le banche e Poste Italiane S.p.A. sono tenute a dare ampia diffusione e informazione a tale disposizione. ...omissis… 18. E’ vietato il trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a 2.000 euro, … Il divieto non si applica nei confronti della moneta elettronica di cui all’articolo 25, comma 6, lettera d). E per completare il quadro (fino a questo momento, ma potete stare certi che la situazione diventerà ancora più drammatica e fosca … sopravviene il Decreto Legge 6 dicembre 2011 n 201 (che già dal titolo è tutto un programma…Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento… (Se non lo avessero dichiarato avremmo potuto fraintendere!…) ….. Omissis …. Art 12 Riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti a 1.000 euro e contrasto all’uso del contante 1. Le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all’articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono “adeguate” all’importo di euro mille: … omissis… . Al fine di favorire la modernizzazione e l’efficienza degli strumenti di pagamento, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante: (Frase del tutto arbitraria, e non rispondente al vero, vedere cosa sta succedendo a Cipro) …omissis… Gli eventuali pagamenti per cassa non possono, comunque, superare l’importo di 500 euro… Omissis …… e seguita … 5. La convenzione individua le caratteristiche del conto avendo riguardo ai seguenti criteri: a) inclusione nell’offerta di un numero adeguato di servizi ed operazioni, compresa la disponibilita’ di una carta di debito; b) struttura dei costi semplice, trasparente, facilmente comparabile; …Omissis … La premessa, fondata su principii generali Premesso che : Un popolo è libero quando coesistono (tutti) e vengono applicati i cosiddetti Diritti Soggettivi… e cioè : il diritto ad esistere (in pace – salute – giustizia – equità); il diritto alla proprietà (beni – opere – identità culturale); il diritto alla libertà; il diritto all’espressione. E … conseguentemente la capacità di autonomamente ed autarchicamente disporre delle sue sovranità eccone le principali …: sovranità monetaria; politica – elettorale; territoriale;sovranità giudiziaria; culturale; informativa – formativa; alimentare – agricola; medico- farmaceutico – sanitaria; energetica; industriale; Tutte queste sfaccettatura della identità nazionale italiana nel corso degli ultimi decenni ci sono state gradualmente sottratte mentre la popolazione indaffarata nelle proprie piccole beghe o facendola interessare a beghe pubbliche artificiosamente orchestrate inducessero la popolazione a porre l’attenzione su fatti di puro gossip, mentre nelle “secrete stanze” i traditori dei valori della patria si svendevano i “gioielli di famiglia, cioè le sovranità sopra elencate… Il processo di appropriazione dello Stato e di esautorazione della sovranità popolare è in corso gradualmente ma costantemente da decenni ed ha condotto alla situazione attuale sotto gli occhi di tutti. Come di seguito sufficientemente descritto. Riflessioni e Considerazioni «Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere». (George Orwell, 1984) George Orwell che, come sappiamo bene, fece parte dei servizi segreti inglesi sotto la classica copertura della figura di “addetto commerciale”, sia in estremo oriente che successivamente in Russia per molti anni nel periodo fra le due guerre mondiali approfittò delle conoscenze e delle informazioni riservatissime (inerenti ovviamente la sua epoca) per desumerne e distillarne poi le estreme e crude verità fondamentali dell’animo umano e sociale/politico di cui pervase ed intrise tutta la sua eccezionale, seppure limitatissima produzione, a causa della sua grave malattia (?) che lo catturò prematuramente a morte. Egli aveva perfettamente previsto (o semplicemente era al corrente?) quello che sarebbe accaduto a distanza di circa settanta/ottanta anni (forse sarebbe il caso di pensare e riflettere che già allora si conducevano studi sulla psiche umana – come anche la cinematografia andava evidenziando – Dottor Mabuse & Co. – seppure sotto altri aspetti che tuttora pervadono il tema che andiamo ad analizzare… tutte sfaccettature di prese di consapevolezza che prendevano appunto atto di una scienza che stava compiendo grandi passi nel suo consolidamento ed effettiva capacità di utilizzazione nel controllo del comportamento delle “masse” e delle singole persone. E come al solito avviene nelle tecnologie e scienze della “frontiera estrema” queste vengono immediatamente “fagocitate” dai servizi segreti, o comunque dai militari in qualunque epoca e qualunque luogo… Quindi sulla base di queste considerazioni ed osservazioni si può sostenere che Orwell chiaramente conosceva (avendone descritto perfettamente nelle sue opere letterarie i risultati finali), e aveva avuto certamente accesso alla conoscenze e alle sperimentazioni da cui aveva tratto questi parametri, elementi e codifiche. Conoscenze che lo avevano quindi portato a scrivere (come sempre accade in questi casi) sotto veste di allegoria/parabola a persuaso per la loro epocale drammaticità a rischiare la vita conscio della “missione” che casualmente gli si era appiccicata addosso e portato a decidersi a divulgare le terrificanti possibili applicazioni (o peggio già orchestrate decisioni di conquista dell’”essere umano” - come oggi sta avvenendo…) in modo da mettere in allarme in modo sottile le menti e le personalità più brillanti ai possibili tragici coinvolgimenti e ripercussioni che il violento e criminale utilizzo di questa “tecnologia poteva condurre… e che ha effettivamente raggiunto. Uno degli strumenti di ultima generazione utilizzato per controllare, studiare ed eventualmente poi intervenire e condurre gli individui nelle loro decisioni ed azioni è la cosiddetta carta di “credito” elettronica. Una tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la personalità e la libertà. Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il famoso e stimatissimo George Orwell attraverso i suoi racconti, i cui fatti descritti a mo’ di allegoria, se confrontati con la situazione reale attuale, ci dicono che il pericolo descritto è in via di concretizzazione conclusiva. Nonostante le grida di allerta che andiamo urlando in ogni sede, sembra proprio che finora non abbiano destato l’attenzione dell’opinione pubblica. Da decenni la cosiddetta Sovranità Popolare garantita dall‘art. 1 della Costituzione viene via via sottratta attraverso subdole azioni di malgoverno, legiferazione lobbistica, usurpazione ed estorsione di diritti. Tutto questo alla luce del sole ed apparentemente in modo del tutto legale… La realtà dei fatti è del tutto agli antipodi; ed infatti nel corso di molti decenni lentamente ed apaticamente i Cittadini bovinamente lasciandosi depauperare della propria libertà e cedendola oziosamente nelle mani di entità incorporee, evanescenti, quasi inconsistenti e comunque intangibili, inattaccabili ed infine esecutrici di quel folle racconto di Orwell e quindi manipolatrici, interpolatrici, circonvenzionatrici delle menti e delle azioni dei cittadini si rendono complici più o meno consapevoli del furto e degli altri reati a loro stesso danno perpetrati… questo al presumibile scopo finale di accentrare in pochissime mani il oligarchiche e plutocratiche il potere dei cittadini che da questi era stato demandato allo Stato. Se vogliamo difendere la nostra libertà, i nostri diritti e le nostre Sovranità dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso, l’inconsapevolezza, l’apatia, l’egocentrismo e al contrario prendere coscienza del nostro collettivo potere di cittadini e di farlo di nuovo tutelare, valere e rispettare. Come infinite volte ripetuto in tutte le occasioni in cui abbiamo avuto un “pulpito” a disposizione io, Giorgio Vitali ed altri abbiamo sempre urlato al vento il grido di dolore delle nostre sovranità e diritti svaniti, dissolti nel nulla: la sovranità politica (nessuno si può candidare se non attraversano le forche caudine dalle segreterie di partito); la sovranità monetaria (ormai ceduta irrecuperabilmente alla B.C.E. – con tutte le considerazioni corollarie del caso); la sovranità del diritto (all’accesso alla giustizia, ad un giusto processo, a tempi di durata umani); alla sovranità e relativi diritti di possesso, anche dei beni primari come la casa di abitazione e la stessa attività… ormai precluso a larga parte dei cittadini a causa delle leggi infami prodotte in questi ultimi anni; alla fine del diritto alla pensione, di inabilità e di anzianità; al diritto alla sanità ed all’assistenza per i meno abbienti, i malati, gli inabili, etc.,etc.,. È necessaria una rivoluzione culturale Nulla più, di fatto, è rimasto ai cittadini. Per uscire da questo girone infernale in cui questi infami manipolatori ci hanno precipitato è necessaria una rivoluzione culturale che ci rieduchi alla libertà processo che in primo luogo riattivi il senso di critica, di analisi e di coerenza logica in ciascuno per poter in ogni momento confutare, contestare e rifiutare questa estromissione dai propri naturali ed insottraibili diritti. In questa visione ed azione di recupero della propria “persona” e concetto di soggetto centrale della società e dello Stato si deve inserire anche la battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”. Non una battaglia limitata e fine a se stessa ma inserita in un contesto molto più vasto ed “alto” che ha come obbiettivo la riappropriazione di tutti i diritti impropriamente, illegittimamente ed illegalmente sottratti come già elencati sopra … Ma, nello specifico, azione questa, diretta a rivendicare la supremazia in termini assoluti dello strumento principe di pagamento nella transazioni negoziali (la Banconota) su un altro (la moneta elettronica), ma nel contempo riaffermare il diritto del Cittadino sovrano di scegliere liberamente e consapevolmente. Nel corso degli anni la soglia al di sotto della quale è possibile utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o privati e società od amministrazioni non bancarie è stata gradualmente ridotta fino all’attuale limite di 1000 € ma ancora non basta e si fanno campagne pubblicitarie e “talk show” vari per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del contante, con l’intento più o meno esplicito e finalizzato di giungere in un futuro alla totale soppressione di questa modalità di pagamento, sostituendolo con l’artificioso dominio della moneta elettronica. A supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto quanto dichiarato in queste (cosiddette) “leggi” ….sia pensato e studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale, equità, progresso, giustizia sociale, sicurezza pubblica e privata, e come sopra asserito < ….. lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo….>. Questo in modo da poter emettere una cosiddetta “Legge Speciale” – come ad esempio il D.Lgs.231/2007 e il D.Lgs.201/2011 – che servono allo scopo preciso e metodico per sottrarre Sovranità al cittadino e per darla alla casta dei superuomini che è quella della grande finanza internazionale in un regime di soltanto apparente legalità. La verità, al contraro è che la lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure e concentrate mistificazioni della realtà oggettiva. L’unico vero obbiettivo di questa falsa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che ormai ci ritroviamo direttamente allo “Sgoverno della Nazione” che usualmente prosperano usurariamente e parassatariamente a scapito del lavoro altrui. Il pretesto di perseguire buoni propositi serve come paravento per dissolvere i residuali diritti naturali dei più deboli e si tenta pretestuosamente di associare la lotta al contante col contrasto all’evasione fiscale, che ad una prima analisi sembrerebbe pure ammissibile, ma che ad una appena più approfondita disamina si capisce del tutto logicamente insostenibile, in quanto ben tutti sappiamo che il grosso dell’evasione fiscale non ruota affatto attorno l’utilizzo del denaro contante. I Fatti Infatti da dati in nostro possesso sappiamo perfettamente che il cosiddetto lavoro sommerso ed evasione dei professionisti, artigiani, piccoli imprenditori ammonta a circa 8 miliardi di €/anno, …mentre invece le banche nel loro complesso, e nel complesso delle loro “operazioni” (banche commerciali e d’affari, Banca d’Italia e B.C.E.), evadono al fisco e contestualmente rubano ai cittadini (sottraendoli alla circolazione del “liquido” del mercato)… Circa 900 miliardi di €/anno. Come è immediatamente comprensibile l’eliminazione del contante non serve assolutamente a nulla se non a privare milioni di cittadini del formidabile strumento di “manifestazione di apprezzamento – il denaro”. Restringere le possibilità di decisione ed utilizzazione di scegliere come metodo di pagamento ciò che noi cittadini consideriamo più adeguato,va così ad incidere direttamente sulla sfera delle libertà e delle abitudini delle persone. Limitandone la libera scelta e quindi l’ambito della capacità decisionale … del tutto antidemocraticamente ed incostituzionalmente. La banconota è solo un democratico, intelligente, sociale, solidale, neutro, mezzo per facilitare lo scambio; è un mezzo, e …deve essere sempre disponibile a piacimento di chi, “cittadino”, lo ha legalmente nella sua disponibilità in quantità e rapidità adeguata alla necessità degli scambi da sostenere. E nessuno (le banche) si deve mai interporre per nessun motivo fra la decisione del legale detentore e la sua immediata e quantificata disponibilità. Stampare una banconota da 5 come da 500 € costa tutto compreso circa 30 €cent, e la circolazione della stessa banconota poi non costa nulla; io la passo a te, tu la passi a qualcun’altro. Nessuno ci guadagna, nessuno ci lucra, tranne la B.C.E. e la Banca d’Italia ovviamente, al momento della emissione. Ma questo in questo particolare momento sarebbe pure tollerabile… Per chiarire una volta per tutte, l’infingardaggine ed infamia del comportamento delle banche si può prendere ad esempio la fornitura del servizio di “carta prepagata” cioè su cui abbiamo anticipatamente versato dei soldi nostri, e precisare nel dettaglio… Se si deposita una banconota da 100 € e si ritirano i propri soldi precaricati sulla carta dal bankomat 100 €, la banca si tiene mediamente più di 1.5 €, ovvero l’1.5%. Se si riversa quella banconota in banca e poi la si ritira di nuovo al Bankomat ripetendo l’operazione per 67 volte (anche molto meno se si considerano altri elementi)…., i 100 € iniziali sono spariti : se li è giugulati vampirescamente la banca. Per puro puntiglio occorre precisare che molte banche fanno pagare anche 2 € (ed oltre) per ogni prelievo al bancomat … il che sta a significare che su 50 € si arriva a pagare il 4% Qualcuno potrebbe pure scelleratamente concepire che pagare la banca per mettere i soldi nel bancomat è un costo che si deve sostenere (noi sappiamo bene che dovrebbe sempre essere la banca che dovrebbe pagarci per depositare i nostri soldi nella sua sede), ma questa teoria sarebbe ancora più insostenibile nel caso delle transazioni con denaro virtuale/elettronico….. la banca si tiene l’interesse usurario in percentuale, e con una minimo numero di passaggi si mangia tutto il capitale. Rischi zero ….. costi zero…. Mai esistita nessun’altra più lucrativa attività imprenditoriale ….. Oggi per di più i softwares bancari si trovano gratuitamente sul web. Minimo investimento massimo risultato… il sogno di re Mida divenuto realtà. Come contraltare; la banconota a Wörgel, il paese precursore della moneta cartacea indipendente creata dal Comune nel 1932, passava di mano 57 volte all’anno. Dopo il costo di stampa, gratis… Nulla. Solo il primo anno un piccolo costo, poi gratis. Lo stesso è stato ed è per qualunque altra moneta. Anche per la Lira. Esiste abbondante documentazione di questi dati. La banconota da diecimila lire costava circa seicento lire di stampa, inchiostro, filigrana, etc., ma negli ultimi anni di “corso” faceva ben 14.000 (quattordicimila) passaggi di mano prima di essere resa inutilizzabile a causa dell’usura (nel senso di consumazione), per cui risultava che ogni passaggio costava allo Stato ed al cittadino. Quindi 0,043 lire a transazione: pari al 0,00024 % del costo di produzione di una banconota. O anche, nel caso della banconota da 10.000 lire, pari circa al 0,00001% del valore nominale della banconota. Dunque …. Da una parte abbiamo la tanto decantata e pubblicizzata moneta elettronica che costa più del 1,5% del valore nominale della “transazione” dei bit e che dopo 67 “click” (può esserci nulla di maggiormente folle?), annulla il suo valore iniziale. E, dall’altra abbiamo la tanto svilita e vituperata moneta cartacea, che in pratica non costa nulla! Nella quotidianità l’impiego del contante permette di portare a termine transazioni in maniera celere e proficua… ad esempio ieri ero al distributore di carburante self service dove avevo una decina di automobilisti che mi precedevano nel pagamento ed ho avuto modo di verificare col cronometro del cellulare quanto tempo impiegava il cassiere ad effettuare il pagamento, ed eventualmente dare il resto (nel caso di pagamento in contanti) … e di quanto tempo impiegava per fare la transazione attraverso la strisciata della carta di credito e relativo scontrino di ricevuta… Nei dieci casi è risultato questo : A1) Nel caso del pagamento in contanti senza resto (4 casi) tempo circa 4 secondi; A2) Nel caso di pagamento in contanti con resto (3 casi) circa 8 secondi; B) Nel caso di pagamento con carta di “credito” e ricevuta (3 casi) circa 28 secondi…… Praticamente un doppio furto, uno monetario assommato ad un furto in termini di costi operativi, a tutto danno degli operatori che accettano il pagamento con carta di “credito”…. Senza considerare il terzo, occulto, furto, il costo sostenuto dal gestore l’attività… cha arriva anche al 3 o 4% del valore delle transazioni. A supporto della moneta elettronica si fantastica che la lotta al contante è decisiva anche nella lotta ai furti e alle rapine. Mai idiozia mistificatrice fu più monumentale… Un esempio, un piccolo esempio… A luglio di quest’anno era a Piazza Monte Citorio a partecipare ad una manifestazione insieme ad altri amici, fra cui anche un’amica con cui ci scambiavamo idee ed opinioni nel frattempo che il relatore del comizio esponeva le sue tesi. All’improvviso vedo l’amica sbiancare e quasi svenire. Si era improvvisamente accorta che le era sparito il portafogli, in cui non aveva denaro liquido. Quindi riprendeva un atteggiamento normale ma nel contempo si rendeva conto che le era fra l’altro sparita la carta di credito. Chiamata immediatamente la banca per bloccare la carta, il responsabile le rispondeva che era appena stato fatto il prelievo massimo giornaliero di 500 €. Ovviamente dal ladro. Questo a testimoniare, se ce ne fosse bisogno, che è più facile per i lestofanti rubare denaro attraverso la carta di “credito” che non il denaro che normalmente si tiene diviso in più tasche e ripostigli, borsa, portafogli, e così via. Alcuni sostenitori della moneta elettronica addirittura oltraggiano l’intelletto delle persone normalmente dotate, assegnando alla lotta al contante una assurda ed insostenibile, come appena visto: ma esistono ben più “corposi latrocinii elettronici” (leciti?) valenza di battaglia di civiltà, così invertendo i ruoli e le funzioni dei due opposti termini del ragionamento…e cioè la causa e l’effetto, trovandosi nell’impossibilità di avere l’avallo della verità scientifica, tentano truffaldinamente di plagiare la mente degli sprovveduti che purtroppo sono la maggioranza. Come visto all’inizio è in atto da decenni la progressiva spoliazione dei diritti dei cittadini di cui la rapina del denaro contante e la contemporanea imposizione obbligatoria per “legge” della moneta elettronica alimenta il potere arbitrario, usurpativo e discrezionale, sperequativo, della élite politico/finanziaria il cui consolidamento è estremamente deleterio e pericoloso poiché sottende alla passiva accettazione di una futura società dove l’uomo non è concepito come fine, ma come mezzo. E qui occorre entrare nel merito del diritto di proprietà “tout court”… per definire e completare lo scenario serve precisamente comprende e definire cosa significa "proprietà popolare della moneta" (o anche solo il concetto di proprietà), si crede di capire, ma abbiamo riscontri che dimostrano che non ci riescono neppure gli “addetti ai lavori”. Finalmente però in America ed in Europa ci si è svegliati dal “torpore” indotto e ci sono cause civili sotto il profilo del diritto in merito alla proprietà del contenuto e alla proprietà dello strumento che gestisce il contenuto. Ormai lo stesso processo operativo di transustansazione e svanimento, dissoluzione è in atto per quanto riguarda il denaro… che come il progetto non è più su supporto di carta…. Ma questo supporto … mentre la carta era completamente integrata e facente coesivamente parte del progetto … veniva rilevata e ritenuta da tutti “ la materia del progetto stesso”…. Ora il denaro - banconota sta subendo denigrativamente e furfantescamente la stessa opera di smaterializzazione molecolare e di separazione netta fra idea/concetto/pensiero del progetto (integrante il valore) ed il vile supporto materiale cartaceo… Ecco le fasi della graduale truffa messa in atto Sempre, fin dalla sua nascita … e fino ad ora il denaro è stato ed è uno strumento che idealmente e virtualmente racchiude e conserva nel tempo il valore, tuttavia … Fase 1) Seppure nel corso dei secoli il “valore” del denaro prima era racchiuso nella nobiltà della lega di metallo più o meno prezioso di cui era fatta la moneta… Fase 2) Poi successivamente il “valore” veniva riconosciuto nella concezione/consapevolezza che la banconota era la rappresentazione dell’integrazione in essa del “valore” del metallo nobile racchiuso nei forzieri del principe o della Repubblica… Fase 3) Deinde in tempi più recenti, la caduta la convertibilità in oro. Questo valore integrato nel corpo cartaceo e rappresentato dal concetto di integrazione del “valore” del bene si andava a veicolare sul mercato economico riconoscendo/acquistando il bene oggetto di interesse del “portatore della banconota” nello scambio bene – banconota veniva integrato nella banconota che rimaneva in mano al venditore. Esso “valore” rimaneva comunque sempre ancorato al concetto che il portatore della banconota era il legittimo proprietario e colui che poteva disporne a piacimento secondo il dettato degli articoli del codice civile 832 e seguenti. Fase 4) Questo anche quando, con l’avvento dell’euro. Che seppure di proprietà della B.C.E. e non del portatore, comunque, per il fatto stesso che il portatore-possessore anche se in ombra rispetto alla B.C.E. (proprietaria) ne era di fatto in possesso… e (siccome possessore) poteva disporre liberamente della cosa/denaro/banconota. Fase 5) Ora invece – è la fase terminale del percorso truffaldino - una volta utilizzato il software del “terzo incomodo” quello che prima era del portatore, sempre il valore della banconota… all’improvviso con l’introduzione in “gioco” di questo nuovo elemento (il software) questo “valore” diventa di chi il “valore” (del progetto autocad o della banconota – poco importa). Di chi gestisce il software. Quindi è “portatore” solamente per il fatto di essere entrato nel software attraverso un “gestore” ma che sia della società “Autocad” o della Banca X”. Così questo “valore” viene gestito in modo “proprietario” da costoro e non più dall’ignaro che inizialmente si è fidato ed affidato a costoro. Questo “valore” incredibilmente diventa del gestore del software. Un po’ come potrebbe essere affidare ad un rivenditore di auto la nostra automobile con l’incarico di venderla… e costui ci vada in giro o addirittura la affitti e quando gliela richiediamo indietro ci dice: < te la riconsegno dopodomani e magari prima vediamo se mi devi dare qualcosa di interessi.>. La cosa è perfettamente verificabile facendo una semplice azione. Andando in banca a prelevare sul conto corrente una discreta somma di qualche migliaio di euro: vi sarà risposto di tornare il giorno dopo o anche il giorno dopo ancora… Facendo con ciò vedere che quello che è il vostro diritto in quanto legittimi proprietari del vostro denaro di disporne liberamente viene continuamente e costantemente calpestato da chi solo dovrebbe gestire il vostro bene. Infatti il vostro denaro vi dovrebbe essere istantaneamente restituito (con eventuali interessi) a semplice vostra richiesta. Portare la gestione del denaro totalmente sotto il controllo elettronico significa cedere completamente, irrimediabilmente e definitivamente il valore contenuto nella moneta di nostra esclusiva proprietà, senza più alcuna possibilità di possibile contrattazione. Facendolo diventare di fatto proprietario, gestore, detentore ed arbitro insindacabile a tutti gli effetti sia della moneta che del “valore” in essa contenuta. Cosa che in parte è già così… perchè lo Stato negli ultimi anni con una serie di leggiucole (fra cui quelle più sopra citate) ha obbligato le imprese ad avere i conti correnti, a pagare e ricevere pagamenti solo tramite bonifico. È quindi comprensibile paventare che da un momento all’altro (e sta già succedendo) il “di fatto” proprietario del denaro (i banchieri) diano mandato ai maggiordomi (gli Stati) che aizzino i cani (Equitalia) per sequestrarci il conto corrente anche senza alcuna nostra autorizzazione e per qualunque insulso ed illecito motivo. Già il fatto graduale, ma intenzionale, di questa strategia è in corso… con la serie continua di pseudo leggi che limitano la libertà di circolazione/transazione e la disponibilità della liquidità, del deposito, degli assegni, delle tasse e l’entità massima delle transazioni etc., etc., come evidenziato nei testi delle pseudo-leggi portate ad esempio. Per la cronaca sotto il profilo giuridico e giudiziario sia Microsoft sia Autocad (per fortuna e per rispetto del “Diritto”) stanno avendo dei problemi proprio perché una privata e personale proprietà intellettuale non può in alcun caso, senza adeguato ed apposito “Negozio Giuridico”, diventare proprietà del software che la gestisce. Col denaro sta avvenendo lo stesso e di peggio in quanto il denaro in una società dove tutto ormai e monetizzato, dal sesso ai riti funebri, dall’ottenimento di una carta d’identità ad un paio di mele essere controllati ed irreggimentati nello svolgimento della propria esistenza corrisponde esattamente a quanto descritto da Orwell da noi citato all’inizio di questa illustrazione. E cioè: diventare a tutti gli effetti schiavo, succube, soggiogato, prigioniero. Ma noi ci opporremmo con tutte le forze, con ogni mezzo e fino all’ultimo respiro ad un destino così ingiusto, meschino, crudele e nefasto. In quanto l’uomo ed i diritti dell’uomo sono il centro dell’universo. Si appalesa a questo punto sempre il solito dilemma. Costoro (i governanti) sono dei poveri idioti incapaci di intendere e di volere, e legiferano a casaccio? Oppure sono collusi con la mafia dell’alta finanza che qui denunciamo congiuntamente? In ogni caso anche loro dovrebbero essere inquisiti da una magistratura che fosse degna dei grandi valori di cui dovrebbe essere portatrice. Lo scenario d’insieme messo in atto dalla combriccola/masnada/orda dei politici – banchieri – parlamentari – società di recupero crediti nazionali ed internazionali/ è questo fin qui descritto. Il perché sociale e politico di questa denuncia-querela Questa denuncia/querela è per gridare ancora una volta che non si possono svendere senza il loro esplicito consenso, ed impunemente i Cittadini e soprattutto non si possono annullare i loro “naturali e costituzionali diritti”… Né annullare e modificare e stravolgere il senso delle leggi e della Costituzione che deve essere sempre in favore della totalità dei cittadini e non sperequative a favore delle banche. Per riepilogare e dare un senso compiuto a questa denuncia rammentiamo gli articoli della Costituzione e del codice civile evidenziati in calce all’inizio, che sono chiarissimi ed illuminanti in merito. Dove sono andati a finire i principii all’inizio di questa denuncia citati e sempre e troppo soprattutto da chi li vìola in continuazione i tanto decantati esaltati, magnificati dalla costituzione: il rispetto, la tutela, la garanzia dei/sui poteri inerenti il diritto di proprietà, il risparmio dei singoli e delle famiglie. L’equità legale, sociale, economica, imprenditoriale, la parità di diritti dei cittadini di fronte alla legge ed allo Stato, la rimozione degli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini…. E viceversa la inderogabile (art.42) la funzione sociale dell’impresa (le banche così strutturate sono socialmente utili, …a chi?... (art.41) Non recano danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana? E vogliamo anche aggiungere Art.3 della Costituzione. Dove è andata a finire l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori/cittadini, all’organizzazione politica, economica, e sociale del paese? È quindi è dovere di ogni cittadino degno di questo nome (anche magistrato, comandante dei Lancieri di Montebello o della Guardia Forestale) di opporsi con ogni mezzo e modo allo scempio dei diritti costituzionalmente garantiti messi in atto da questi usurpatori ed annichilitori dei valori costituzionali e delle leggi conseguenti che costoro emanano e promulgano in barba ai dettati istituzionali… Il diritto di resistenza ed autodifesa è espressamente legittimato dal dovere di fedeltà (alla Repubblica), stabilito dall’art. 54 e dal principio della sovranità popolare, diritto di ogni singolo cittadino come membro del popolo, e non solo al popolo nel suo insieme. Ciò è definito all’art. 1 della Costituzione che sancisce che la resistenza attiva (non solo passiva) ad un pubblico ufficiale o ad un corpo politico è legittima.(anche il Parlamento e il Consiglio dei Ministri… Il diritto alla resistenza è equivalente, corrispondente, analogo e simbiotico al diritto alla sicurezza ed ordine pubblico che impone al cittadino di attivarsi in carenza di interventi di ufficiali di polizia giudiziaria in presenza del verificarsi di un qualsiasi reato affinchè se ne ostacoli ed impedisca la realizzazione, e di più… La Costituzione di molti paesi europei non solo sancisce esplicitamente che la Costituzione va tutelata contro tutto e contro tutti, ma addirittura quella francese si spinge esplicitamente oltre ed afferma : ”Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è per il popolo il più sacro dei diritti ed il più indispensabile dei doveri”. Ed in definitiva il dettato del Trattato di Roma si realizza ed addice perfettamente alla situazione italiana attuale… c) Riduzione in schiavitù; …omissis… k) Altri atti inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale. 2. Agli effetti del paragrafo 1: a) Si intende per "attacco diretto contro popolazioni civili" condotte che implicano la reiterata commissione di taluno degli atti previsti al paragrafo 1 contro popolazioni civili, in attuazione o in esecuzione del disegno politico di uno Stato o di una organizzazione, diretto a realizzare l’attacco; b) per "sterminio" s’intende, in modo particolare, il sottoporre intenzionalmente le persone a condizioni di vita dirette a cagionare la distruzione di parte della popolazione, quali impedire l’accesso al vitto ed alle medicine; c) per "riduzione in schiavitù" s’intende l’esercizio su una persona di uno o dell’insieme dei poteri inerenti al diritto di proprietà, Come volevasi dimostrare. Orazio Fergnani
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