NO ALLA DISCARICA in loc. ISCHIA di SAVIGNANO IRPINO DETURPARE L’AMBIENTE DANNO CONTRO L’UMANITÁ
INDIVIDUATO IN IRPINIA SITO PER STOCCAGGIO
L'Irpinia ha individuato il sito presso per lo stoccaggio di fos e sovvalli (il 60 per cento delle 400 tonnellate quotidianamente prodotte in irpinia), provenienti dalla lavorazione dei rifiuti presso l'impianto avellinese di Pianodardine. Il presidente della provincia, Alberta De Simone, stamattina ha fatto recapitare a mano al commissario Catenacci il plico contenente le indicazioni formulate dalla commissione di esperti, nominati da provincia, prefettura e dallo stesso commissariato straordinario, che tra le sette località oggetto del monitoraggio ha scelto una cava dismessa in località Ischia, a otto chilometri dal centro abitato di Savignano Irpino. Se la indicazione fornita dagli esperti verrà ritenuta idonea dal commissariato, sarà definitivamente archiviata l'ordinanza con cui il prefetto Catenacci, lo scorso primo ottobre, aveva individuato una discarica da impiantare sull'altopiano del Formicoso, in Alta Irpinia. Come era prevedibile, la scelta del sito di Savignano fa registrare l'opposizione delle comunità interessate: il consiglio comunale di Savignano Irpino, convocato in seduta straordinaria, ha dato mandato al sindaco, Oreste Ciasullo, di mobilitare i cittadini e mettere in atto tutte le azioni utili ad impedire il conferimento dei rifiuti mentre ad Ariano Irpino, nel cui territorio è stata attiva per quasi nove anni la discarica di Difesa Grande, il sindaco Domenico Gambacorta ha presieduto una riunione per fare il punto della situazione: Ariano si trova infatti a meno di dieci chilometri da Savignano. La mobilitazione vede protagonisti anche gli altri comuni irpini che si trovano a pochi chilometri dalla cava individuata come sito di stoccaggio, come Montaguto e Panni, quest'ultimo nella vicina provincia di Foggia. La protesta, per il momento, rimane circoscritta e da Palazzo Caracciolo, sede della provincia, la presidente, Alberta De Simone, che ha ricevuto il sostegno di tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, appare fiduciosa sulla possibilità di superare i contrasti attraverso il dialogo e una corretta informazione. "Nella cava di Savignano - precisa la parlamentare diessina - non verranno conferite ecoballe, il cui smaltimento resta dicompetenza del commissariato. Sulla qualità di fos e sovvalli da smaltire - aggiunge la De Simone- vigilerà una commissione composta da tutti i gruppi presenti in consiglio provinciale e dagli esperti nominati dai sindaci interessati". Il sito di Savignano presenta un'altissima capacità impermeabilizzante e, anche in caso di terremoto fortissimo, garantirebbe un più che sufficiente grado di stabilità. La cava, che oggi si presenta come un anfiteatro scavato all'interno della montagna, una volta riempita, verrà ricoperta da terreno vegetale che ricomporrà l'equilibrio ambientale precedente. "La soluzione individuata dagli esperti -ha aggiunto Alberta De Simone - consentirà all'Irpinia di gestire in tranquillità l'emergenza rifiuti per i prossimi due anni senza i pericoli e i pregiudizi derivanti dall'impianto di una discarica provinciale presso cui, inevitabilmente, finirebbero per confluire i rifiuti di altre province della Campania. Le popolazioni interessate possono e devono stare tranquille: vigileremo con estremo zelo e se fos e sovvalli provenienti dalla lavorazione dei rifiuti non sarà a norma, bloccheremo il conferimento e dovrà essere il commissariato a darci risposte e trovare soluzioni". Nel piano predisposto dalla commissione di esperti, i quattro compattatori che ogni giorno raggiungeranno la cava di Savignano non attraverseranno centri abitati: da Avellino, via autostrada, usciranno a Candela (Foggia) e attraverso la statale 90 bis arriveranno in contrada Ischia. (ANSA).
La GESTIONE DEI RIFIUTI IN CAMPANIA CON I POTERI COMMISSARIALI L’emergenza rifiuti in Campania ha una data lontana: 1994. Il Governo Centrale affidava al Prefetto di Napoli poteri straordinari per fronteggiare la grave situazione della gestione rifiuti che per decenni aveva visto fiorire gli interessi delle ecomafie ed una scellerata e criminale gestione dello smaltimento dei rifiuti con discariche, reali sversatoi di rifiuti pericolosi, tossici nocivi provenienti dalle piú svariate regioni d’Italia. Nel 1996 ulteriori poteri Commissariali venivano affidati al Presidente della Regione Campania, che avrebbe dovuto predisporre un Piano Complessivo per la gestione integrata dei rifiuti: dalla raccolta allo smaltimento. Dobbiamo arrivare al 1997 anno nel quale si comincia a delineare le strategia complessiva del Commissariato Emergenza Rifiuti. Sul totale prodotto in Campania di rifiuti, pari a 1.600.000 tonnellate anno, siprevede che un 35% vada nel flusso della Raccolta Differenziata e il rimanente 65 % vada nel flusso per la produzione del CDR e quindi della termovalorizzazione.
PRESIDIO CONTRO L'IMPIANTO PER LO STOCCAGGIO DEI RIFIUTI Anche in provincia di Avellino è scatta la mobilitazione anti-rifiuti. Si è costiuito oggi, in contrada Ischia di Savignano Irpino, un presidio contro il sito individuato in loco per lo stoccaggio dei rifiuti, individuato da una commissione di esperti nominata dalla Provincia in una cava dismessa nel territorio di Savignano. Il presidio, permanente, ha lo scopo di impedire l'accesso ai tecnici della Fibe, il braccio operativo del Commissariato straordinario di governo. Il sindaco di Savignano Irpino, Oreste Ciasullo, a cui è stata notificata via fax l'ordinanza commissariale, ha dichiarato di essere pronto a continuare il presidio insieme con i concittadini e con la solidarietà di tutti i comuni della Valle dell'Ufita, della Valle del Cervaro e dei comuni confinanti della provincia di Foggia. Un Comitato di lotta si è costituito con la denominazione "Ischia uguale Tesoro".
RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
Copia
Prot. n. 3873 Del 05/11/2004
Preg. mo Dott. Bertolaso cAPO Dipartimento Protezione Civile C/o Presidente Consiglio deiMinistri ROMA Fax n. 06 68897696
Oggetto: Smaltimento FOS e SOVVALLO della provincia di Avellino. Contestazione sull’individuazione del sito di SAVIGNANO IRPINO. Si è appreso che l’Amministrazione Provinciale di Avellino in data 04/11/2004 ha presentato alla S.V. il Piano delle Cave per lo smaltimento dei FOS e SOVVALLO proveniente dal CDR di Avellino , così come già rappresentato all’Amministrazione Provinciale e al Sig. Prefetto di Avellino, nonché al Commissario Catenacci, si fa presente alla S.V. che la scelta del sito in località ISCHIA di SAVIGNANO IRPINO E’ CONTESTATA sia per motivi politici, sia per motivazioni TECNICHE così come si può evincere dall’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale di Savignano Irpino in data 30/10/2004. In sintesi : •il sito prescelto non è assolutamente classificabile come “ cava “ trattandosi invece di un costone collinare con caratteristiche franose, attraversato dal torrente “ Rifieto “ adiacente il fiume Cervaro, e a ridosso del nucleo abitativodella frazione “ Ischia-Montaguto Scalo “ sia del PIP di MONTAGUTO; •il sito trovasi nelle immediate adiacenze della linea ferroviaria BN-FG e sarà interessato sia dai lavori del doppio binario, sia dai lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello; •il sito ha una sua vegetazione naturale ed inserito nell’area demaniale a pascolo con centinaia di capi di bestiame; •il sito inoltre è sottoposto a vincolo idrogeologico e a vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Ambientali per essere attraversato dal torrente "“Rifieto “; Per quanto innanzi e per la documentazione che in uno alla presente si invia e che sarà inoltrata anche via e-mail da servizio fotografico , SI CHIEDE DI ESCLUDERE IL SITO DI SAVIGNANO IRPINO PER MANIFESTA IMPRATICABILITA’ ED INIDONEITA’.
Il Sindaco Ins. Ciasullo Oreste
Smaltimento di FOS e SOVVALLO in loc.Ischia di Savignano Irpino ORDINE DEL GIORNO
-approvato dai Consigli Comunali di Savignano Irpino e Montaguto-
Seduta congiunta del giorno 30.10.2004 Presieduta dai Sindaci di Savignano Irpino e Montaguto
Alla presenza anche di un folto pubblico, nonché dei Sindaci di Ariano Irpino, Greci, Panni e Monteleone di Puglia; del Presidente della Comunità Montana “Ufita”; degli Assessori Provinciali Zecchino e Salvatore; dei Consiglieri Provinciali Cusano e Cardinale; del Senatore Carmelo Morra (componenete della comm.ne bicamerale sull’indagine dello smaltimento rifiuti). APPRESA la notizia che l’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE di Avellino, in data 28.10.2004, per lo SMALTIMENTO DI RIFIUTI “FOS E SOVVALLO” ha individuato la località “ISCHIA-Staz. MONTAGUTO”, ricadente nel territorio del Comune di Savignano Irpino, a confine con i territori dei Comuni di Montaguto e Panni, con l’affermazione che tale scelta è intesa quale risanamento ambientale di una ex cava;
I CONSIGLI COMUNALI CONTESTANO LA SCELTA DI TALE SITO CON LE MOTIVAZIONI CHE SEGUONO:
Il sito prescelto allo stato attuale non è in alcun modo classificabile come “ex-cava” in quanto da oltre 50 anni l’intera area, di tipo collinare degradante, ha avuto un naturale risanamento con vegetazione e coltre erbosa da pascolo; area inserita nel contesto della confinante proprietà demaniale ad uso civico, destinata a pascolo con centinaia di capi di bestiame; IL SITO inoltre: 1- non è lontano da abitazioni, ma trovasi a circa 150 metri dal nucleo abitativo della frazione “ISCHIA – Staz. MONTAGUTO”; 2- è direttamente interessatodal percorso terminale del Torrente “RIFIETO” classificato fra le acque pubbliche con sfocio, a circa 100 metri, nel fiume Cervaro; 3- oltre ad essere situato ad una distanza così limitata dal fiume Cervaro, trovasi a pochissima distanza dal Torrente LAVELLA, quest’ultimo già interessato dai problemi connessi alla vicina Discarica di “DIFESA GRANDE”;
segue o.d.g. seduta C.C. 30.10.04
4-è a circa 50 metri dalla linea ferroviaria BN-FG interessata com’è noto dai prossimi lavori di raddoppio con la previsione di una importante Stazione e di snodo ferroviario; rammentando che la stessa area è interessata da subito da lavori di viabilità per l’eliminazione del Passaggio a Livello; 5- è inserito, inoltre, in una zona con vincolo idrogeologico, caratterzzata da affioramenti di terreni con condizioni di risposta più negativa nell’ambito del territorio comunale (indagine geologico-tecnica del PRG); 6- è sottoposto a vincolo da parte dell Sovr. Ai Beni A.A.A. per essere attraversato da un corso d’acqua ricompreso nell’elenco delle acque pubbliche; 7- è a confine con il territorio della Regione Puglia della Comunità Montana dei “Monti Dauni Meridionali” ove è stato licenziato un finanziamento per il tramite di un PIT di circa 100 milioni di €uro a favore di iniziative private collegate alla parte ambientale (turismo e agriturismo), inoltre rimane confinante con l’istituendo Parco Naturale dei Monti Dauni; 8- è nelle immediate vicinanze della zona PIP di Montaguto Scalo; TENUTO CONTO che è notorio che il CDR di Avellino è mal funzionante con una produzione di qualità scadente; sottolineando che a tal fine necessita innanzitutto una efficace attività differenziata; TENUTO CONTO dell’impegno già precedentemente preso fra le AA.PP. di Avellino e Foggia ed i rispettivi Prefetti di non individuare siti di stoccaggio provenienti da rifiuti in prossimità dei confini provinciali e regionali;
Per le motivazioni di cui innanzi ed onde - evitare ulteriori problemi socio-ambientali a scapito del territorio e delle popolazioni dell’intera zona della Valle del Cervaro e dei Monti Dauni, già fortemente penalizzati per la vicina Discarica di DIFESA GRANDE; - evitare ulteriori danni all’economia della zona, attualmente impegnata a farsi riconoscere prodotti tipici e di qualità provenienti proprio dall’area prescelta.
Per la tutela della salute pubblica ed in considerazione della circostanza che già nel 1994, con Ordinanza del Commissario per l’Emergenza Rifiuti n. 00515 DIS del 30/03/94 sempre il Comune di Savignano Irpino ha dovuto subire la requisizione della propria discarica comunale per lo sversamento di rifiuti di altri Comuni della Provincia di Avellino;
segue o.d.g. seduta C.C. 30.10.04
CHIEDONO - All’Amministrazione Provinciale di Avellino di recedere da tale scelta, provvedendo ad individuare altre soluzioni o siti idonei allo scopo;
- Al Commissario di Governo per l’Emergenza Rifiuti di non tener presente la soluzione prospettata dall’ Amministrazione Provinciale di Avellino per evidente impraticabilità.
INVITANO Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, l’Assessore all’Ambiente ed il Commissario di Governo per l’Emergenza Rifiuti ad un incontro con le Amministrazioni Comunali interessate e ad un sopralluogo congiunto al sito indicato. FANNO PRESENTE che sarà costituito un Comitato ed un Presidio permanente a salvaguardia del proprio territorio.
LE 4R PER USCIRE DALL’EMERGENZA RIFIUTI: RIDUZIONE/RIUTILIZZO/RICICLO/RECUPERO
La soluzione del problema della gestione dei rifiuti non è sicuramente semplice ma è tuttavia chiaro che sotterrare i rifiuti in discarica o incenerirli è impresa costosa ed accompagnata da rischi non trascurabili. Il corretto approccio invece vede nella gestione integrata, che contempla il concorso di piú modalità operative e la collaborazione di tutti, singoli e istituzioni, la migliore strategia e nel rispetto delle quattro priorità introdotte dal Decreto Ronchi, la regola delle “quattro erre”, l’enucleazione del processo da adottare: Riduzione - Riutilizzo - Riciclo - Recupero. • Riduzione: minore produzione di rifiuti all’origine Non bisogna sottovalutare il nostro potere come consumatori, con le nostre scelte possiamo orientare l’andamento commerciale generale su prodotti eco compatibili. Pertanto, siamo chiamati in prima persona a: - preferire prodotti con imballaggi costituiti da minor materiale; - evitare prodotti in cui le singole porzioni da consumare sono a loro volta contenute in involucri singoli; - andare a far la spesa con la borsa di juta o cotone portata da casa; -scegliere prodotti di uso quotidiano sfusi, non confezionati; - preferire le eco ricariche disponibili per alcuni detersivi; mentre i produttori a: - impiegare tecnologie pulite nella produzione dei beni che utilizzino meno materie prime, meno energia e determinino meno scarti; - progettare prodotti di lunga durata, facilmente riutilizzabili, recuperabili o smaltibili senza rischi per l’ambiente; - ridurre ed eliminare gli imballaggi superflui; • Riutilizzo: il prodotto va utilizzato piú volte cosí da diminuirne il bisogno di nuovo Noi consumatori possiamo: - usare un determinato materiale piú volte; - preferire i contenitori con vuoto a rendere; - preferire le pile con ricarica o comunque gli apparecchi alimentati sia a batteria che a rete; - preferire gli imballaggi recuperabili e riutilizzarli il piú possibile in casa per altre necessità domestiche; •Riciclo: il materiale che non serve piú al suo scopo viene trasformato per essere utile ad un altro A noi consumatori sta il compito di selezionare quanti piú tipi diversi di materiale dai rifiuti, adottando la raccolta differenziata, in modo che possano essere in seguito sottoposti a processi di lavorazione per produrre nuovi materiali. Per realizzare ciò è comunque indispensabile attuare una buona selezione, cosí da poterli lavorare senza ulteriori passaggi tecnologici volti a rimuovere le impurità. • Recupero: valorizzazione del rifiuto per ricavare materia seconda o energia I rifiuti non riutilizzabili e non riciclabili possono essere bruciati per produrre energia o utilizzati per produrre come materia seconda oggetti completamente diversi da quelli di partenza. OPINIONI:Ho appreso, con meraviglia, la decisione della On. De Simone Alberta Presidente Amministrazione Provinciale di Avellino, condivisa da tutti i Capo Gruppi ( tranne rifondazione Comunista) in merito alla individuazione del sito in loc.Ischia di Savignano Irpino. Opponendomi a tale decisione, opinabile nei metodi e nei meriti, sento di esprimere che quanto imposto è di carattere politico o politicante e non tecnico. Mi sento in dovere di ricordare che il Comune di Savignano Irpino per quanto riguarda i rifiuti ha dato veramente tanto: - Nel 1991 si ebbe a costruire una discarica precettata dal Prefetto di Avellino, per l’emergenzarifiuti , per quattro anni ne fecero uso ben venti comuni; - La mega discarica di “DIFESA GRANDE” trovansi a km 4 dal centro abitato di Savignano Irpino.Dr. Renzo Daniele
Discarica di Savignano
Italia Nostra, Legambiente, Lipu e WWF esprimono solidarietà alle popolazioni e ai sindaci. Italia Nostra, Legambiente, Lipu e WWF di Foggia esprimono solidarietà alle popolazioni dell’Irpinia e del Subappennino Dauno Meridionale e ai sindaci dei comuni di Panni, Greci, Montaguto e Savignano , aggrediti dalle forze dell’ordine in occasione del presidio alla discarica d’Ischia, in comune di Savignano Irpino, ai confini con i comuni della Provincia di Foggia. La vicenda dimostra ancora una volta che gli impianti di smaltimento dei rifiuti non si possono fare senza il consenso delle popolazioni, che sempre più spesso scendono in campo per difendere la propria salute e il territorio in cui vivono. Come sempre, le istituzioni, quando devono individuare un impianto pericoloso, cercano territori già svantaggiati, paesi che già devono subire lo spopolamento e l’abbandono. Comuni che sono a rischio “estinzione”, come i piccoli comuni dell’Irpinia e del Subappenino Dauno Meridionale, e che quindi possono opporre una resistenza minima. Secondo questa logica, è sempre meglio situare la discarica in aree in cui, troppo spesso, le popolazioni sono state bistrattate ed abbandonate e quindi sono “rassegnate” a subire di tutto, tanto, peraltro, si troverà sempre qualche grande proprietario terriero che non vive più in quel comune e che è disposto a fare “l’affare” con la vendita dei terreni Italia Nostra, Legambiente, Lipu e WWF sono convinti che gli impianti di smaltimento dei rifiuti bisogna farli, ma prima è necessario elaborare dei piani provinciali condivisi dalle popolazioni e non agire in stato di necessità, con scelte imposte da un commissario per l’emergenza rifiuti. Sono ormai dieci anni che le regioni meridionali, ed in particolare la Puglia, la Campania, la Calabria e la Sicilia, hanno un commissario per l’emergenza rifiuti e sarebbe ora che lo smaltimento degli stessi torni ad un regime normale , anche perché questi dieci anni hanno dimostrato che l’emergenza non è stata risolta, anzi si è acuita. Lo dimostrano le percentuali di raccolta differenziata ancora troppo lontani da quanto previsto dalla legge Ronchi e, a cicli alterni, i rifiuti che restanoabbandonati nelle strade, con la popolazione costretta ad accettare soluzioni inique a causa dell’emergenza. Con l’emergenza è facile far passare tutte le soluzioni e, se poi sono imposte con la forza, può accadere, com’è accaduto, che le istituzioni siano aggredite da altre istituzioni. Il coordinamento delle associazioni Italia Nostra, Legambiente, Lipu e WWF ribadisce la sua avversione alla creazione della discarica nel comune di Savignano, ai confini con il comune di Panni in località Ischia, perché il sito prescelto allo stato attuale non è in alcun modo classificabile come “ex-cava” poiché, da oltre 50 anni, l’intera area, di tipo collinare degradante, ha avuto un naturale risanamento con vegetazione e coltre erbosa da pascolo. Si evidenzia anche che il torrente Cervaro rientra tra i siti d’importanza comunitaria ai sensi del DPR n 357 del 1997 e successive modificazioni, pertanto qualunque intervento che possa avere conseguenze sul sito, come nel caso della discarica di Savignano, deve essere sottoposto a valutazione d’incidenza. Inoltre, l’area è sottoposta a vincolo idrogeologico e a vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Ambientali per essere attraversato dal torrente "Rifieto“, classificato fra le acque pubbliche con sfocio, a circa 100 metri, nel fiume Cervaro.
FOGGIA: AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE NO ALLA DOSCARICA
Il Consiglio Provinciale nomina i componenti delle Commissioni e sottocommissioni provinciali e approva le convenzioni e l'ordine del giorno sulla discarica
Nominati i nuovi componenti delle commissioni e sottocommissioni elettorali. Il Consiglio Provinciale, nella seduta del 5 novembre, ha proceduto ad alcune sostituzioni. Nella commissione di Lucera è stato eletto commissario supplente Vincenzo De Crescenzo. Per la sottocommissione di Apricena, commissari effettivi Vincenzo Mastrodomenico e Tommaso Pasqua, supplenti Michele Calvo e Matteo Rosa. Per la sottocommissione di Rodi Garganico i nuovi componenti effettivi sono Antonio Polignone e Vincenzo Sergio Toma, supplenti Domenico Manzo e Frascaria Michele. In seguito ad una richiesta di inversione del capogruppo dei Democratici di sinistra, la maggioranza di centrosinistra ha deciso di rinviare i punti terzo (approvazione schema Pit 2 e di autorizzazione del Presidente alla sottoscrizione della convenzione), quarto (rinnovo comitatoTecnico Provinciale per la tutela faunistico-venatoria: nomina consiglieri), sesto (Università della Terza Età: nomina di quattro consiglieri provinciali nel Consiglio di Amministrazione) e settimo (Scuola di Pubblica Amministrazione “Francesco Marcone”: nomina di tre consiglieri provinciali nel consiglio di amministrazione) e di votare quale secondo argomento l’approvazione dello schema di convenzione per l’utilizzazione degli immobili di proprietà provinciale e per la corresponsione del fondo minute spese. Lo schema consente di regolare il rapporto tra la Provincia e le scuole superiori della Capitanata di proprietà di Palazzo Dogana. Un impegno preso dalla Provincia per la necessità di razionalizzare le spese a favore delle scuole. Con questo documento saranno stipulate una serie di convenzioni con tutti gli istituti superiori che consentiranno di razionalizzare le spese telefoniche e per la gestione ordinaria in carico all’ente intermedio e di rende autonomi i capi d’istituto. Saranno fissati alcuni parametri che regoleranno il contributo economico di Palazzo Dogana per ciascuna scuola. Oltrepassato quel tetto saranno gli istituti stessi a sostenere le spese. Approvata all’unanimità anche l’alienazione della cabina elettrica e dell’area di pertinaneza realizzata da Palazzo Dogana e trasferita all’Itis di Cerignola. Nel corso del Consiglio, Vincenzo Brucoli ha ufficializzato il suo passaggio al gruppo del Partito della Rifondazione Comunista. “Ringrazio per il lavoro e gli anni meravigliosi trascorsi insieme i compagni dei Democratici di sinistra. Ma ritengo di poter dare un contributo più valido nelle file del Prc. Faremo del buon lavoro per questa Amministrazione Provinciale. Daremo il nostro apporto da sinistra”, ha affermato Brucoli. Infine il Consiglio Provinciale ha approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo dell’Udeur, Michele Del Conte relativo alla situazione della discarica sita nel territorio di Savignano Irpino. Il testo concordato con alcuni esponenti dell’opposizione, prende atto della contrarietà dei comuni di Panni, Savignano Irpino e Montaguto alla realizzazione di una discarica nella zona di Ischia, stazione di Montaguto. L’area individuata dalla Provincia di Avellino è a pochi passi dal comune di Panni. Il documento impegna l’Amministrazione provinciale di Foggia a concordare iniziative utili alla risoluzione del problema con la Provincia di Avellino, la Prefettura e i comuni interessati. Di seguito iltesto dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Provinciale nella seduta del 5 novembre 2004 Premesso che l’Amministrazione Provinciale di Avellino ha individuato un sito al confine del Comune di Panni per lo smaltimento dei rifiuti in termini di stoccaggio e trattamento; Il comune di Panni, come anche i vicini comuni di Savignano Irpino e Montaguto, allo scopo di salvaguardare l’esistente sistema eco-ambientale, ha approvato un ordine contrario all’insediamento dell’impianto di smaltimento; Visto il predetto ordine del giorno e ritenuto di condividere il contenuto con voti unanimi. Il Consiglio Provinciale delibera di far proprio l’ordine del giorno del Comune di Panni allegato per le sue determinazioni. Di impegnare l’Amministrazione Provinciale alla fissazione di un calendario di incontro, al più presto, con l’Amministrazione Provinciale di Avellino con i sindaci dei comuni interessati, e con la Prefettura al fine di discutere le scelte effettuate che ricadono inevitabilmente sul territorio della nostra Provincia e che sono state prese senza la partecipazione delle nostre istituzioni.
“Per la discarica di Avellino prenderemo la decisione migliore”:dichiarazione di Pasquale Pellegrino
“Un tecnico indicato dalla Provincia di Foggia parteciperà alla prossima riunione del comitato operativo per la discarica di Ischia, stazione di Montaguto”. A preannunciarlo, è l’assessore provinciale all’Ambiente, Pasquale Pellegrino. L’incontro dovrebbe tenersi in questi giorni. “Abbiamo grande fiducia del lavoro e delle valutazioni di impatto ambientale fatte svolgere dalla Provincia di Avellino – precisa Pellegrino - . Ma collocare una discarica in quel contesto è una decisione che deve essere presa non soltanto considerando il profilo ambientale ma anche sociale”. “Per questo – prosegue Pellegrino – è giusto che possa avvalermi delle persone più qualificate nel fare una scelta che riguarda anche due comuni della Capitanata: Panni e Monteleone. Non faremo venire meno il sostegno ai comuni che rappresentiamo e ci muoveremo nell’ambito dei paletti definiti col l’ordine del giorno approvato dal Consiglio all’unanimità il 5 novembre”. Pellegrino ribadisce la stima nei confronti del presidente della Provincia di Avellino. “Come Provincia di Foggia – conclude l’assessore provinciale all’Ambiente – non abbiamo competenze dirette. Ma vogliamo dare il nostro contributo affinché siscelga la strada migliore”. Da ricordare che nell’ultima seduta, il Consiglio Provincia di Foggia ha approvato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo dell’Udeur, Michele Del Conte relativo alla situazione della discarica sita nel territorio di Savignano Irpino. Il testo concordato con alcuni esponenti dell’opposizione, prende atto della contrarietà dei comuni di Panni, Savignano Irpino e Montaguto alla realizzazione di una discarica nella zona di Ischia, stazione di Montaguto. L’area individuata dalla Provincia di Avellino è a pochi passi dal comune di Panni. Il documento impegna l’Amministrazione provinciale di Foggia a concordare iniziative utili alla risoluzione del problema con la Provincia di Avellino, la Prefettura e i comuni interessati.
L’assessore Provinciale all’Ambiente Pasquale Pellegrino: “Nessuna discarica a Savignano Irpino”
“Faremo di tutto per impedire che venga realizzata la nuova discarica di Ischia, stazione di Montaguto”. Questo il primo commento dell’assessore provinciale all’Ambiente, Pasquale Pellegrino, alla nuova protesta che si è svolta oggi proprio nella zona della discarica a Savignano Irpino nella zona a cavallo tra Panni, Monteleone e Montaguto. “Non possiamo ignorare la contrarietà dei comuni alla realizzazione del progetto. Oltretutto, io credo che collocare la discarica in quell’area implichi non soltanto rischi dal punto di vista dell’impatto ambientale ma anche dal punto di vista sociale”. “Il patto federativo delle Quattro Province ci pone l’obbligo di tutelare i diversi sistemi ambientali e il Subappennino è uno tra i più delicati e importanti”. Pellegrino ha promesso “che nel nuovo Piano ambientale che approverà il Consiglio Provinciale saranno contenuti provvedimenti che riguarderanno quella discarica”. Critico l’assessore provinciale anche nei confronti del presidente della Provincia di Avellino, Alberta De Simone e del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, Corrado Catenacci. “Abbiamo chiesto a più riprese di incontrarci per trovare una soluzione condivisa. Ma non abbiamo mai ottenuto risposta. A questo punto non possiamo che ribadire la nostra contrarietà al progetto mantenendo fede all’impegno preso in Consiglio Provinciale il 5 ottobre scorso”. In quella sede era stato approvato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo dell’Udeur, Michele Del Conte relativo alla situazione della discarica sita nelterritorio di Savignano Irpino. Il testo concordato con alcuni esponenti dell’opposizione, prendeva atto della contrarietà dei comuni di Panni, Savignano Irpino e Montaguto alla realizzazione di una discarica nella zona di Ischia, stazione di Montaguto. L’area individuata dalla Provincia di Avellino è a pochi passi dal comune di Panni. Il documento impegnava l’Amministrazione provinciale di Foggia a concordare iniziative utili alla risoluzione del problema con la Provincia di Avellino, la Prefettura e i comuni interessati.
“Solidarietà al sindaco di Panni”: dichiarazione del presidente della Provincia di Foggia Carmine Stallone
“Intendo esprimere a nome mio e di tutta la Giunta Provinciale la più viva e sincera solidarietà al sindaco di Panni e ai manifestanti”. Si apre così il telegramma che il presidente della Provincia di Foggia, Carmine Stallone, ha inviato al primo cittadino di Panni, Leonardo De Luca. Stallone ha affermato di “essere vicino al primo cittadino e a quanti due giorni fa e il 17 dicembre hanno manifestato pacificamente a Savignano e sono stati oggetto di atteggiamenti e reazioni discutibili”. Il presidente della Provincia ha ribadito, inoltre, “che il problema della nuova discarica è molto delicato. C’è il rischio concreto che la nuova struttura possa provocare effetti negativi dal punto di vista dell’impatto ambientale e sociale”. “L’area individuata – ha proseguito Stallone – nella zona denominata Ischia, stazione di Montaguto, è a ridosso del Cervaro, una zona di particolare pregio dal punto di vista ambientale, che abbiamo l’obbligo di tutelare. C’è il rischio che le eventuali sostanze inquinanti della discarica dal Cervaro finiscano per contaminare buona parte dell’intera provincia”. Stallone si è detto particolarmente “preoccupato per la piega assunta dalla vicenda. Un timore che va al di là delle generiche rassicurazioni sulla sicurezza del luogo e dei materiali”. Il presidente della Provincia ha, in seguito, posto l’accento “sugli impegni in materia di politica ambientale sottoscritti con il patto federativo delle Quattro Province”. “Pertanto faremo quanto è in nostro potere per rispettare l’impegno preso in Consiglio Provinciale il 5 ottobre scorso e per trovare una soluzione equa. La discarica di Savignano Irpino non si deve fare”. L’assessore provinciale all’Ambiente, Pasquale Pellegrino, ha infine annunciato che la Provincia di Foggia si è costituitaparte civile “nella vicenda che ha visto il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, Corrado Catenacci, denunciato per disastro ambientale, abuso d’ufficio e attentato alla salute pubblica”.
La Provincia di Foggia parteciperà alla riunione di Panni sulla discarica di Savignano Irpino
Ci saranno anche il Presidente della Provincia di Foggia Carmine Stallone e l’Assessore Provinciale all’Ambiente Pasquale Pellegrino all’incontro che avrà per oggetto la discarica di Ischia e che si svolgerà domani, 30 dicembre, a Panni. La riunione vedrà la partecipazione dei Comuni e degli altri soggetti contrari al progetto presentato dalla Provincia di Avellino. Il progetto prevede l’ubicazione di una nuova discarica in una zona a confine tra l’avellinese e il foggiano: la zona di Ischia, stazione di Montaguto, nei pressi di Savignano Irpino, a ridosso di Panni e Monteleone di Puglia. “Siamo nettamente contrari a questa discarica. Faremo quanto in nostro potere per impedire che la struttura venga ubicata nell’area di Ischia. Manterremo gli impegni presi in Consiglio Provinciale e tuteleremo gli interessi dei nostri comuni” ha dichiarato il Presidente Stallone.
Il Ministro Matteoli blocca la costruzione della discarica di Ischia: soddisfazione del Presidente Stallone
"Siamo estremamente soddisfatti della decisione assunta dal Ministro Matteoli": così il Presidente della Provincia di Foggia Carmine Stallone commenta il risultato dell'incontro svoltosi ieri, 12 gennaio, tra la delegazione di amministratori e cittadini contrari alla costruzione della discarica ed il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli. "La Provincia di Foggia - continua Stallone - ha già ampiamente espresso la propria contrarietà alla costruzione di questa discarica che, se portata a compimento, avrebbe degli effetti assai negativi per il territorio di Capitanata. In più occasioni ci siamo schierati al fianco dei nostri comuni (Panni e Monteleone), portando avanti con coerenza l'impegno assunto in sede di Consiglio Provinciale il 5 novembre scorso; ciò grazie soprattutto all'impegno dell'Assessore all'Ambiente Pasquale Pellegrino, che ha rappresentato egregiamente l'Amministrazione in questa delicata circostanza. Abbiamo cercato anche di promuovere un confronto con laProvincia di Avellino, per difendere il territorio da un'azione miope e scellerata, giungendo anche alla determinazione di costituirci parte civile contro la costruzione di questa discarica. Ciò non toglie, tuttavia - conclude Stallone - che intendiamo perseguire il nostro obiettivo di un proficuo rapporto di collaborazione con la Provincia di Avellino, riprendendo e approfondendo il percorso tracciato dal patto delle Quattro Province. La Provincia di Foggia è stata infatti tra i promotori di una riflessione sul senso e sull'importanza di quel patto che avrà un suo momento pubblico nell'incontro fissato a Benevento per domani."
Stallone ringrazia i primi cittadini dell'avellinese per il gesto di solidarietà sulla vicenda discarica di Savignano
Nel corso della manifestazione di ieri, i sindaci della dell'avellinese, hanno deciso di non partecipare alla riunione con il presidente della Provincia, Alberta De Simone, per discutere la vicenda discarica di Savignano Irpino. Un decisione concepita come gesto di solidarietà nei confronti dei colleghi della Capitanata presenti ma non invitati al vertice. Il presidente della Provincia di Foggia, Carmine Stallone, pur ribadendo la volontà di trovare una soluzione condivisa e consensuale, ha inviato una lettera di ringraziamento ai sindaci della dell'avellinese per la solidarietà dimostrata in occasione della manifestazione. Di seguito il testo della lettera
Caro Sindaco, il gesto di solidarietà nei confronti della provincia di Foggia che ti ha visto oggi protagonista rappresenta una nuova importante pagina della cooperazione interistituzionale. E' proprio su valori come la solidarietà, la partecipazione e la condivisione di obiettivi di sviluppo che è possibile rafforzare quel vincolo storico di amicizia e di cooperazione che ci vede uniti nel patto delle Quattro Province. Questo patto, che dovrebbe vedere unite le Province di Avellino, Benevento, Foggia e Campobasso, ha trovato espressione nel corso del convegno svoltosi proprio questa mattina a Benevento. In quella sede, da più parti è stata sottolineata l'importanza della sinergia tra istituzioni per un governo condiviso delle emergenze del territorio. Profondamente convinti di questa necessità, noi ribadiamo quindi la nostra intenzione a continuare nella ricerca di un dialogo per giungere al più presto ad unasoluzione concertata della vicenda della discarica di Savignano Irpino. Lo sviluppo si costruisce sulla solidarietà e con la solidarietà, e spesso implica scelte coraggiose. Se avremo il coraggio di essere solidali, domani come oggi, forse riusciremo davvero a scrivere una pagina nuova della vita delle nostre comunità provinciali.
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