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Gentile interviene su questione ospedale San Severo - L’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha diffuso la seguente nota: "La "Gazzetta del Mezzogiorno" del 28 aprile riporta nella cronaca locale della citta’ di San Severo un gravissimo atto di accusa nei confronti della organizzazione del locale presidio ospedaliero: gravissimo perche’ sottende pratiche inaccettabili per un sistema di garanzia dei diritti quale e’ la sanita’ pubblica pugliese". "Se l’episodio - prosegue - narrato dalla signora LYA BUONO per il tramite dell’associazione ALTRA CITTA’ di San Severo trovasse riscontro nella indagine che l’assessorato regionale attivera’, non manchero’ di chiedere al direttore generale dell’azienda di assumere ogni utile decisione per identificare e sottoporre a misure disciplinari gli eventuali professionisti colpevoli dell’accaduto. Trasparenza e rigore per rendere piu’ efficace l’attivita’ di ogni presidio ospedaliero accompagnati dallosforzo di potenziare gli organici : questo l’impegno che assumiamo per migliorare la qualita’ dei servizi. Chiedo dunque, alla signora Buono di informare la magistratura fornendo ogni utile dettaglio per far luce sull’accaduto. Non possiamo pero’ nascondere quanto elevato sia il livello di inapropriatezza di un numero rilevante di ricoveri in quel presidio come in molti altri della nostra regione. Ricoveri inappropriati e quindi superflui intasano le corsie degli ospedali rendendole talvolta inaccessibili alle emergenze". "Mi auguro - continua la Gentile - che la discussione sugli ospedali, sulla loro efficienza organizzativa ,non diventi argomento da dare in pasto alle polemiche locali che animano la discussione soprattutto nell’approssimarsi delle scadenze elettorali. Chiederemo alla amministrazione comunale di SAN SEVERO di risolvere, nei limiti delle sue possibilita’ il problema del traffico e della sosta nei pressi dell’ospedale". "Forse fu commesso un errore quando non si decisedi delocalizzare il presidio ospedaliero in zone della citta’ piu’ accessibili ma, conclude la Gentile non si puo’ oggi recriminare anche sugli interventi tesi al miglioramento della struttura". Giunta approva Dief Sanità 2012 - La Giunta regionale ha approvato il DIEF (Documento di indirizzo economico funzionale) della Sanità per il 2012. “L’anno scorso – ha precisato l’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, è stato un anno di transizione, durante il quale i conti delle aziende sanitarie sono stati traghettati dal piano di rientro alla normale amministrazione del bilancio. Si è trattato di un anno difficile, ma adesso grazie ai sacrifici possiamo guardare al futuro con maggiore tranquillità e programmare al meglio le attività”. Il Dief approvato sconta il ridimensionamento complessivo del fondo sanitario nazionale che passa a circa 108 miliardi di euro e che è stato definito solo nei primi mesi del 2013 e garantisce il pareggio di bilancio delleaziende pubbliche del SSR e – nei limiti delle disponibilità finanziarie - riconosce l’opportuna rimodulazione delle funzioni assegnate agli enti ecclesiastici (“Casa Sollievo” - S. Giovanni R, “Miulli” - Acquaviva e “Panico” -Tricase), anche al fine di sostenere le aziende che pur non appartenendo al sistema pubblico, sono comprese tra i primi dieci ospedali regionali e assicurano servizi di elevata qualità. Le linee strategiche del Dief portano anche al finanziamento di progetti specifici e innovativi in ambito ambientale, dell’assistenza, della riabilitazione e della ricerca, diffusi su tutto il territorio regionale. Gentile, Asl Brindisi: stop a riscossione ticket non pagati tramite Equitalia - L’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha chiesto al direttore generale della Asl Brindisi di sospendere il provvedimento con il quale si delega l’agenzia Equitalia alla riscossione dei crediti per i ticket non pagati. “Sulla questione del recupero deicrediti riguardanti i ticket non pagati – ha spiegato l’assessore – sarà effettuata a brevissimo termine una ricognizione su tutta la Regione, per comprendere e interpretare le ragioni dei mancati pagamenti ed eventualmente costruire interventi che non siano un’ulteriore vessazione a carico di chi magari, pur avendo seri problemi di salute, attraversa un momento di particolare difficoltà economica”. Respingiamo dunque la logica del recupero crediti coatto in un settore che deve comunque garantire il diritto alla salute. Incontrerò nei prossimi giorni i DG di tutte le Asl per raccogliere dati e impostare - tra l’altro – una campagna di informazione che convinca i cittadini a farsi protagonisti di comportamenti rispettosi della organizzazione dei servizi di diagnosi specialistica in tutta la Regione. Per esempio, prenotare un esame o una visita e non comunicare la propria indisponibilità in tempo utile, oltre a un possibile danno economico, allunga a dismisura le liste di attesa,danneggiando gli altri pazienti in attesa.
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