Epifani diserta, in piazza con la Fiom più di 100mila
 











Piazza San Giovanni gremita di operai, studenti, cittadini che chiedono una svolta politica e sociale nel Paese. Decine di migliaia di persone già presenti nel corteo mentre tante altre stanno affluendo: insieme ai lavoratori metalmeccanici, esodati e molti, molti giovani. Ci sono le operaie di Bologna dietro uno striscione che porta scritto: "Basta, non possiamo più aspettare. Fiom-Cgil", ad aprire il corteo della Fiom. La partecipazione è davvero molto alta, solo dall’Emilia sono arrivati 40 pullman, 14 solo da Bologna. Fortemente mobilitato il Prc. Presente tutto il gruppo dirigente di Rifondazione guidato da Paolo Ferrero. Per Sel il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e Titti di Salvo. C’é anche l’ex tuta bianca Luca Casarini. Incerte notizie circa il possibile arrivo di Epifani. Cofferati, che invece è presente commenta: "Sbaglia il Pd se si tiene lontano da questa manifestazione". Da piazza della Repubblica il corteo arriverà, attraversole vie del centro, al palco di Piazza San Giovanni, dove è previsto il comizio finale del segretario dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini. Già tante le bandiere rosse e gli striscioni.
L’intervento conclusivo di Landini sarà preceduto, fra gli altri, da quelli di Stefano Rodotà, Gino Strada e Fiorella Mannoia. Questi sono solo alcuni dei nomi  che hanno dato la parola al palco di piazza San Giovanni, dove non è mancato la musica, che per l’occasione ha targata dai metalmeccanici. Infatti proprio gli operai della Fiom hanno cantare e suonare.
"Ieri ho ricevuto una telefonata da parte del capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, che mi ha spiegato come non potrà venire alla manifestazione, assicurando una presenza di una delegazione del partito". Così ha risposto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a chi gli chiedeva della presenza o meno del segretario del Pd Guglielmo Epifani, e ha aggiunto: "Ringrazio coloro che ci sonoe chi non c’e parla da solo". Cerca di metterci una pezza Matteo Orfini, in piazza con Pippo Civati e Marco Miccoli: "Non si può non stare insieme ai lavoratori in un momento così difficile per loro, e poi la piattaforma della Fiom è fatta di ’capitoli’ che non possono non essere alla base del programma del Pd". Ma la parte peggiore la fa proprio il neo-segretario Democrat, ed ex leader della Cgil che usa il più bolso stratagemma retorico: "Il problema non è stare in piazza, ma ascoltare la piazza e dare alla piazza le risposte". Pronta replica di Landini: "Abbiamo invitato tutti a questa manifestazione e voglio dire senza polemiche, che essere qui oggi non è solo essere rispettosi della Fiom. Non capisco come si può essere al governo con Berlusconi e aver paura di essere qui".
Da piazza S.Giovanni si è levato  il grido "sciopero generale" mentre si succedevano gli interventi dal palco, mentre sono piovuti fischi quando ha preso la parola il segretario confederale della Cgil,Nicola Nicolosi. "A voi tutti e alla Fiom, grazie di esistere. E’ da tanti anni che penso che siate un baluardo per l’Italia e la penso ancora così", ha detto dal palco dal palco  Gino Strada di Emegency - uno degli ex candidati di M5S al Quirinale - parlando dal palco della manifestazione della Fiom.
I manifestanti della Fiom di Piazza S.Giovanni hanno accolto con un’ovazione il giurista Stefano Rodotà - candidato per i Cinque Stelle al Quirinale. A lui la Fiom ha dato la tessera onoraria. Rodotà si è rivolto ai lavoratori che gremivano la piazza con queste parole: "La Fiom in questi anni si è battuta per i diritti di tutti, e ha tenuto alta questa bandiera, soprattutto nella vicenda di Pomigliano. La Fiom e voi tutti vi state battendo per i diritti dei più deboli, dei minacciati e di tutti coloro che adesso non hanno la forza di essere insieme per rivendicare il vivere civile e i diritti delle persone e dei lavoratori".
Il segretario generale della Fiom, MaurizioLandini, è tornato a ribadire come interventi sull’Imu "non rappresentino una priorità" e che la tassa non va cancellata per tutti, ma solo per chi ha patrimoni inferiori". Per Landini "sono altre le priorità": dall’impedire un nuovo aumento dell’Iva a ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, passando per la lotta all’evasione fiscale. Tutti "temi di cui non si sente tanto discutere ancora" aggiunge. Insomma per la Fiom l’emergenza resta il lavoro, "la difesa e la creazione di nuovi posti".









   
 



 
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