La mia lotta, in direzione ostinata e contraria
 











Diventato vecchio - 84 anni e mezzo - devo vederla vergognosamente morire?
Ho riflettuto a lungo sulla crisi economica finanziaria che stiamo attraversando. Non è scandalosa la "teoria" di chi si ostina a vedere nel profitto l’unica molla creativa, innovativa del progresso, quale sia la destinazione degli investimenti? Perché si è permesso la concentrazione del potere economico nelle mani bramose di pochi grandi colossi mondiali? Lasciamo le storielle dei complotti. Semplicemente siamo giunti al momento più vittorioso di un’economia vecchia di ottanta anni. Siamo al passaggio dal capitalismo di un tipo ad un capitalismo d’altro tipo. Altro che parlare di crisi! Abbiamo dimenticato nel ’47 Von Hayek, Friedman e la Scuola di Chicago? Dopo la Seconda guerra mondiale si adottò la ricetta keynesiana e il mondo veniva ricostruito.
La crisi attuale è la vittoria degli ultraliberisti con l’assenza di un’alternativa ritenuta valida. La debolezza dellapolitica occidentale e la scomparsa dei valori di civiltà hanno fatto il resto. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, disse Paolo VI in un mirabile discorso all’Onu. C’è una evoluzione in atto, non una generica crisi. Irrompe un cambiamento della stessa portata della nascita delle banche nel XVII secolo. Gli economisti e gli statisti attuali ne sono imbevuti e, rivestendo posti di responsabilità, la applicano senza scrupoli. Un mercato, un potere economico. Lo dice Stiglitz, Nobel per l’economia, «il mercato e il potere finanziario creano armi di distruzione di massa». Questa logica liberista è propugnata dalle banche. Tra le più potenti, la Goldman Sachs americana.
Gli economisti italiani (Draghi, Monti e soci) sono composti chierichetti di questo neoliberalismo, in una blindata cattedrale del Dio Denaro. Goldman Sachs è una delle più importanti banche internazionali che agisce sui mercati adottando questa perversa logica capitalista. Non ha un «voltoumano».
Una persona onesta non può più accettare un sistema di apartheid mondiale, dove il 20 per cento della popolazione mondiale consuma l’80 per cento delle risorse; e dove si spendono tre milioni di dollari in armamenti, ma in un minuto muoiono di fame dieci bambini.
Si vuole costruire un’alternativa? Sono sempre più numerosi i giovani europei che hanno perso la fiducia nel futuro. Scoraggiati, inattivi. Sia chiaro: è un processo molto impegnativo, lungo e complesso. La colpa di questa colossale truffa delle banche è stata addossata al debito pubblico per imporre austerità e conseguente perdita del patrimonio pubblico.
Il 2 marzo 2012, 25 dei 27 capi di stato della Ue hanno firmato il fiscal compact. Diventano permanenti i piani di austerità, una serie di tagli a stipendi, pensioni, il diritto e la dignità del lavoro e la privatizzazione dei beni comuni. Il potere economico ha imposto Draghi, governatore della Bce, già vicepresidente della Goldman Sachs. E un sorprendentesenatore a vita, Monti, capo di un governo"tecnico". Il presidente del consiglio, sostenuto da Pdl, Terzo Polo e Pd, è stato consulente della stessa banca americana e ora consulente anche della Coca Cola e nei cda delle Generali e della Fiat. E i ministri dove sono stati precettati? Passera, Ad di Intesa San Paolo; Fornero: vicepresidente di Intesa San Paolo; Gnudi, amministratore di Unicredit Group; Giarda, vicedirettore della Banca Popolare e amministratore Pirelli. È forse un governo tecnico per il bene dell’Italia o una dittature delle banche, salvate da parecchi miliardi in America e in Europa? In una crisi nata nelle banche e mascherata dal debito pubblico.
In nome della Costituzione, non possiamo accettare la macchina infernale del patto fiscale, né la ratifica di un parlamento servile, né la modifica costituzionale dell’articolo 81, perché a pagare tutte le spese è chiamato solo il mondo del lavoro e le piccole imprese. Constato dolorosamente l’appoggio e l’elogio solennedel Vaticano e della Cei all’Agenda Monti.
E allora dico: alziamo la testa. Abbiamo di nuovo l’Uomo della Provvidenza? Il paese a pezzi va alle urne in una confusione generale. L’Agenda Monti è al centro e si è messa al comando delle operazioni col sostegno della Confindustria e del Vaticano e delle forti cancellerie occidentali. Come agiscono le altre forze politiche, l’Agenda Grillo, Ingroia, Berlusconi e Bersani? Chi saprà tracciare piste di riflessione e conseguenti azioni? Il debito pubblico è un dogma? I nostri padri costituenti erano stati capaci di unità delle varie matrici ideali per mettere fine al fascismo ed edificare una Italia democratica.
A mio avviso oggi nessuno ci riesce. È scomparsa la cultura del bene comune come priorità assoluta. Il singolo si agita, si organizza, per diventare "protagonista" e si sforza di condividere un gesto collettivo. «Osare la speranza nella democrazia» era il motto della mia Brigata Partigiana. Non voglio arrendermi. Con la sinistrasociale politica, i sindacati, la Fiom, sono ancora impegnato per traghettare il popolo italiano dalla solidarietà assistenziale ad una solidarietà liberatrice, strutturale, nei diritti di tutti. Continuo a lottare in direzione ostinata e contraria.
Il Pd e Sel, con il grande evento delle primarie, hanno lanciato un segnale positivo: non dettare agende ma dare spazio ai "protagonisti", partendo dal basso e mettendoci in rete a livello italiano ed europeo, per vedere fiorire il nuovo. È indispensabile rischiare. Il programma sia trasparente, anticipatore, progettuale. Solo così potremo ancora una volta, con tanta sofferenza, con i nostri dubbi, tentare di sradicare nelle nuove e nuovissime generazioni, l’assenza di futuro.  don Andrea Gallo-manifesto del 2 gennaio 2013










   
 



 
04-05-2016 - Svelati alcuni documenti del Trattato di libero scambio commerciale. Pressioni Usa sulla Ue
09-03-2016 - Referendum Costituzionale, Zagrebelsky: i 15 motivi per dire NO alla ’riforma’ Renzi
28-02-2016 - Trattato Usa-Ue sul commercio, le trattative si fanno al buio e la democrazia è ridotta a zerbino
14-01-2016 - La riforma costituzionale è la madre di tutte le battaglie
04-12-2015 - Bollette elettriche 2016, nella riforma delle tariffe più ombre che luci
21-11-2015 - Il Vaticano manda a processo i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi e tre presunte fonti interne
21-10-2015 - Lo stupro della Costituzione
08-10-2015 - La deriva postcostituzionale
05-09-2015 - Renzi, Corte dei conti accusa: a Firenze 4 anni di “gravi irregolarità” in bilancio
09-08-2015 - Quei birilli in movimento sul tavolo della nostra democrazia Napolitano: "Perché la riforma del Senato non minaccia la democrazia" Scalfari: troppi poteri in mano al premier, ecco perché la riforma va cambiata
21-06-2015 - Sognando gli Stati Uniti d’Europa nel paese dei ciechi
10-06-2015 - Crac della clinica vaticana: "Arrestate il senatore Azzollini"
24-05-2015 - Rimborsi, la grande abbuffata dei partiti Un tesoro incassato coi contributi pubblici
09-03-2015 - I benefici che Draghi procurerà all’Italia e a Renzi
27-02-2015 - Scontro di potere in Vaticano

Privacy e Cookies