Il club Bilderberg apre a sette italiani per la riunione del gruppo dei segreti
 











La 61esima riunione del gruppo Bilderberg segna una prima, piccola, svolta nel club più segreto del mondo. Per la prima volta, infatti, ci sarà un ufficio stampa che fornirà "informazioni a giornalisti, cameraman, fotografi, blogger, ricercatori presenti" e "dettagli" sui delegati invitati, come per qualsiasi altro grande evento ufficiale. Il sito del club Bilderberg ha anche diffuso l’elenco dei temi che saranno affrontati: dal problema occupazionale in europa e stati uniti alle sfide dell’africa, dalla ricerca medica all’educazione online, dagli sviluppi in medio oriente alla politica estera americana.
Gli italiani presenti nella lista ufficiale dei 138 partecipanti - provenienti da 21 paesi - alla riunione annuale sono sette: Franco Bernabé (Telecom Italia) membro anche del Consiglio direttivo, Lilli Gruber (giornalista),
Mario Monti (ex presidente del consiglio, ministro e commissario europeo), Enrico Tommaso Cucchiani (Intesa Sanpaolo),Gianfelice Rocca (Techint), Alberto Nagel (Mediobanca) ed Emanuele Ottolenghi (scrittore e accademico).
La conferenza, che si terrà dal 6 al 9 giugno al The Grove, un hotel di lusso a Watford, alle porte di londra, quest’anno sarà ricordata per una grande novità rispetto al passato, proprio a proposito della segretezza delle discussioni: per la prima volta, la conferenza avrà un ufficio stampa, che dovrebbe almeno in parte far cadere il velo di mistero che ha sempre avvolto questi incontri. La lista dei partecipanti, di cui parla oggi infowars, un sito d’informazione molto critico nei confronti della conferenza, era stata già diffusa dal sito ufficiale dell’evento, proprio in nome della trasparenza, predicata dal premier britannico David Cameron.
L’apertura nei confronti degli organi d’informazione non basta però a far cambiare idea ai critici. Secondo molti a Watford si riuniranno "i più diabolici potenti, miliardari, politici, teste coronate, banchieri, capi di stato ecolletti bianchi provenienti da tutti gli angoli del pianeta, l’élite che mira al supergoverno mondiale". Tra i partecipanti più rilevanti, gli amministratori delegati di Siemens, Alcoa, Amazon, Michelin, Shell, Heineken, Ab, e personalità di spicco di Deutsche Bank, Barclays, Goldman Sachs, Novartis e Google, oltre a Christine Lagarde, che dirige il fondo monetario internazionale, l’ex numero uno della Cia, David Petraeus, e ministri di Turchia, Svezia, Danimarca, Belgio, Norvegia, Spagna, Polonia, Olanda e Finlandia. Giuliano Balestrieri,repubblica









   
 



 
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