"Non frughiamo nelle mail ordinarie di cittadini tedeschi, statunitensi o britannici". E probabile che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama avrebbe evitato volentieri questa imbarazzante precisazione nel corso del suo "storico" (come e stato ripetutamente definito dalla stampa) discorso davanti alla Porta di Brandeburgo di Berlino. Tuttavia, insieme ad altre frasi ben piu altisonanti (come: "dobbiamo fare in modo di far sparire altri muri che ci sono nel mondo") e dalla portata potenzialmente notevole ("possiamo ridurre i nostri armamenti atomici strategici fino a un terzo"), Obama ha dovuto precisare anche che il governo degli Stati Uniti non e un guardone. Il riferimento e al cosiddetto scandalo del "Datagate", nel quale e emerso che l’intelligence Usa - in particolare la National Security Agency (Nsa) - spia milioni di persone in tutto il mondo raccogliendo dati sul traffico telefonico e in rete attraverso il programma di sorveglianza"Prism". E proprio la Germania sembra interessare molto agli 007 statunitensi. Nei giorni scorsi il Guardian ha riportato i dati sull’attivita dell’intelligence Usa nei vari Paesi del mondo. Come era prevedibile l’Iran guida la classifica, seguito da Pakistan e Giordania (entrambi formalmente "amici" di Washington). Particolarmente seguita anche l’India (storico alleato Usa) e tutta la zona del vicino oriente. Meno controllata l’Europa, dove pero spicca proprio la Germania. Per capirci, nella cartina che assegna un colore ad ogni Paese in base all’intensita del lavoro di raccolta dati dell’Nsa (rosso se e molto intensa, verde meno), la Germania e l’unica nazione europea a non essere di un rassicurante verde. "Cosa dira a noi tedeschi Obama oggi?", ironizzava ieri il quotidiano tedesco Bild, ricordando il celebre "ich bin ein berliner" ("io sono un berlinese") pronunciato da Kennedy 50 anni fa. "Io so cosa hai fatto ieri su Facebook", e una delle ipotesi deltabloid. "Controlliamo il numero non il contenuto delle conversazioni", si e invece difeso Obama, sostenendo che il sistema di monitoraggio in questione rappresenta un "equilibrio appropriato" tra la sicurezza nazionale (statunitense) e i diritti civili. "Uno dei programmi che abbiamo utilizzato ci permettere di prendere un numero di telefono che non riusciamo ad avere in altri modi e incrociare i dati", ha spiegato il presidente, citando a titolo di esempio gli sforzi per rintracciare Bin Laden. Ma soprattutto, ha dichiarato Obama, "e un sistema circoscritto e ristretto" solo a "a indizi su terrorismo e categorie limitate". Secondo i dati riportati dal Guardian, solo a marzo scorso il programma ha raccolto 97 miliardi di dati sui cittadini di tutto il mondo. Uno sforzo imponente che, assicura Obama, ha contribuito in maniera determinante a salvaguardare la sicurezza degli Stati Uniti e dei loro alleati: "Sappiamo che ci sono state almeno 50 minacce evitate e sventate grazie aquesto programma, non solo in Usa ma anche in Germania". Martedi scorso era stato il capo della Nsa in persona, il generale Keith Alexander, a diffondere queste informazioni, citando in particolare un complotto sventato contro Wall Street. "Monitorando un noto estremista yemenita - ha raccontato il generale - gli agenti dell’intelligence sono stati in grado di decifrare un piano per far esplodere il New York Stock Exchange". Ad ogni modo anche Alexander ha sottolineato che "si tratta di programmi limitati, mirati e soggetti a rigorosa vigilanza". Di conseguenza "privacy e liberta civili dei cittadini sono garantiti". "Sono sicuro che ora abbiamo trovato l’equilibrio giusto" tra esigenze di intelligence e diritto alla privacy, ha sostenuto Obama, ricordando lui stesso le volte che "ho criticato il governo precedente nei casi in cui credo abbiano violato il diritto alla privacy". Ora pero, assicura il presidente democratico, tutta l’attivita di spionaggio statunitense eattuata nel rispetto delle leggi (statunitensi): "Per ascoltare le conversazioni, qualora necessario, c’e bisogno dell’autorizzazione di un giudice, sotto la supervisione dei tribunali". Affermazione di fatto esatta. Le controverse operazioni della Nsa che sono emerse grazie alla soffiata della "talpa" Edward Snowden (ex informatico dell’Agenzia), sono autorizzate dall’Usa Patriot Act - legge che ha modificato il Foreign Intelligence Surveillance Act del 1978 - approvato sulla scia emotiva degli attentati dell’11 settembre 2001 per contrastare la minaccia terroristica. A scapito del diritto alla privacy. "Siamo convinti che gli statunitensi sarebbero sbalorditi se venissero a sapere i dettagli di come alcune corti abbiano interpretato alcuni articoli del Patriot Act", denunciarono in passato i senatori democratici Ron Wyden e Mark Udall in una lettera al ministro della Giustizia Eric Holder. Ferdinando Calda
|