I Girotondi tornano in piazza contro la legge "salva-Previti"
 











Nel pomeriggio una manifestazione in piazza Montecitorio
Moretti: "La condanna del premier è aver vinto le elezioni"
I Girotondi tornano in piazza
contro la legge "salva-Previti"
Al grido di "vergogna", "basta" e "mafiosi" si è sciolto il sit-in in piazza Montecitorio, organizzato dal movimento dei Girotondi per la Democrazia.
Una protesta contro la legge "salva-Previti" che ha puntato l'attenzione anche su temi come "la dittatura mediatica", come sottolineato in più di un intervento, il problema della giustizia in Italia e lo "strapotere del presidente del Consiglio".

Per circa due ore i manifestanti hanno ascoltato le parole di politici e rappresentanti dei vari gruppi e movimenti vicini ai Girotondi mentre all'interno del Parlamento si discuteva della legge definita dai manifestanti "anticostituzionale". Un sit-in pacifico per manifestare e chiedere anche la raccolta delle firme per andare al referendum
abrogativo una volta approvata la legge.

 "La vera condanna di Berlusconi è aver vinto le elezioni e non essere capace di governare". E' con
queste parole che Nanni Moretti ha fatto il suo ingresso, applaudito, alla manifestazione dei Girotondi davanti al Parlamento. "Vorrei sfuggire - ha detto ancora il regista - alla caricatura che a volte certi giornali e certe televisioni fanno dei movimenti: siamo semplicemente delle persone attente a certe questioni. Parlare di Stato morale nel nostro Paese - ha concluso - non è giustizialismo: nessuno ha mai pensato a dare una spallata giudiziaria al premier. La vera condanna di Berlusconi è aver vinto le elezioni e non essere capace di governare".

"Mi fa un certo effetto la caricatura che è stata fatta di noi: la sinistra radicale, massimalista, che non va d'accordo con quella riformista. Ma io ho un sogno che è quello di una sinistra moderata che si fa intransigente" ha detto ancora Nanni
Moretti parlando dal palco.

In mezzo agli applausi il regista ha sottolineato che "solo in Italia i termini intransigente e moderata non vanno d'accordo". E Moretti ha aggiunto che "forse ci stiamo abituando a certi orrori della politica". "Forse - ha concluso - tra un anno e mezzo potremo vincere, più per demeriti degli altri che per meriti nostri, ma sarà una magra vittoria vincere in un paese piegato psicologicamente e moralmente, un'Italia devastata dal punto di vista costituzionale, economico e ambientale".

"La democrazia non è tutto il potere nelle mani di una persona sola" ha sottolineato Pancho Pardi. "Stiamo vivendo nel nostro Paese una situazione grottesca, anche per quanto riguarda la televisione pubblica". "Oggi questa manifestazione è il risultato - ha insistito Sandra Bonsanti di Libertà e giustizia - della grande unità per il no contro la riforma della Costituzione e contro delle leggi anticostituzionali. Diciamo basta a questasistematica rapina dei nostri diritti e della nostra democrazia".

Tra i presenti al sit-in di piazza Montecitorio anche alcuni politici, tra cui Fabio Mussi, portavoce del correntone Ds, Franco Giordano, capogruppo del Prc alla Camera, Paolo Cento dei Verdi. Tra gli altri anche Giovanni Bachelet di Libertà e giustizia e il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi.da Repubblica16/12/2004

 









   
 



 
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