De Lorenzo ai vertici di fondazione Insieme contro il cancro. Ed è subito polemica
 











Francesco De Lorenzo fa carriera. Ed è subito polemica. L’ex ministro della Sanità travolto da tangentopoli e condannato in via definitiva per danno d’immagine allo Stato negli anni di assenza dalla scena politica si era “rifatto una verginità”. Occupandosi a tempo pieno di volontariato in tema di tumori, dando vita ad una un’associazione di cui è presidente; divenendo, lo scorso giugno, presidente della European Cancer Patient Coalition (ECPC), che riunisce circa 300 associazioni di malati di cancro in tutta Europa; e promuovendo la costituzione, ufficializzata negli scorsi giorni al ministero della Salute, di una fondazione.
Insieme contro il cancro, questo il nome della fondazione di cui lo stesso ex ministro ha assunto la vicepresidenza, ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del ministero della Salute del Coni. Ed annovera nel “comitato d’onore”, tra gli altri, l’attuale ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, l’exsottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente della Figc Giancarlo Abete, giornalisti del calibro di Giulio Anselmi, Sarah Varetto e Mario Orfeo, il costruttore-editore Francesco Gaetano Caltagirone, il viceministro Antonio Catricalà, il regista Giuseppe Tornatore, Francesco Totti, Antonello Venditti, Carlo Verdone, la deputata di Scelta Civica Valentina Vezzali.
La notizia della nascita della fondazione, salutata con grande entusiasmo dal comitato promotore, ha però suscitato, in chi non ha dimenticato il passato di De Lorenzo e si occupa, nel terzo settore e in ambito medico-scientifico di lotta ai tumori, vivo sconcerto. Di cui si è resa interprete Grazia De Michele, ricercatrice universitaria da anni residente in Gran Bretagna. Volontaria e animatrice di un blog di informazione sui temi della prevenzione del cancro, la De Michele ha scritto, a nome di “un gruppo di pazienti, medici, ricercatori, cittadini” una dura lettera di protesta al QuotidianoSanità. Che poi è stata trasformata in una vera propria petizione on line, a cui in pochi giorni hanno aderito quasi 500 persone, espressione in particolare del mondo del volontariato.
“Siamo perfettamente consapevoli – si legge nella petizione – della necessità di mantenere alta l’attenzione su una problematica che riguarda un numero sempre più elevato di individui, troppo spesso anche in giovane età, e nei confronti della quale le carenze sul fronte della diagnosi e della cura, oltre che dei servizi e dell’assistenza sono purtroppo ancora di grande entità”. “Data la nostra viva partecipazione a tutto ciò che riguarda questa grave malattia – prosegue la lettera-petizione – , saremmo stati dunque ben lieti di accogliere con favore la notizia se solo se ne fossero verificate le condizioni. In particolare, ha destato allarme e preoccupazione tra noi che la vicepresidenza della Fondazione sia stata assegnata a Francesco De Lorenzo, tristemente noto per gli scandali in cui è statocoinvolto nell’esercizio delle sue funzioni di ministro della Sanità e per la condanna al pagamento di cinque milioni di euro per il danno di immagine arrecato allo Stato”.
“In mano a chi stanno – si chiedono gli estensori della petizione – i nostri diritti e la nostra stessa salute? A fantasmi riemersi da pagine oscure della storia d’Italia? Come pazienti, medici, ricercatori, cittadini vogliamo essere curati e vogliamo che le nostre strutture siano in grado di poterlo fare al meglio. Ma chiediamo anche di essere rispettati. La salute dei cittadini, e in special modo una malattia come il cancro, non può e non deve essere ridotta a strumento per rifarsi una reputazione né essere oggetto di speculazioni”.
Insomma l’ex vicerè di Napoli, che assieme a Cirino Pomicino ed a Giulio Di Donato è stato negli anni ‘90 il dominus incontrastato a Napoli e la cui riabilitazione è avvenuta anche con la chiamata a far parte dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, fa ancora paura e pertanti è indigeribile. Al punto che Eugenio Senesio, noto ematologo, firmatario della petizione e che per primo denunciò nei primi anni ‘90 le storture nella catena di controllo – organizzata da Poggiolini, sodale di De Lorenzo – sull’immissione in commercio di emoderivati infetti, ha così commentato in calce alla lettera: “è […] urgente ed importante scandalizzarmi con tutti voi per l’inaspettata ”rinascita” (già notata tempo fa) di un protagonista non di secondo piano […] di un passato opacissimo che non vorrei ci facesse ri-abituare al ritorno di tante figure opache. Abbiamo già dato (e ricevuto), grazie, ora basta”. Alberto Crepaldi -ilfatto

 









   
 



 
04-05-2016 - Svelati alcuni documenti del Trattato di libero scambio commerciale. Pressioni Usa sulla Ue
09-03-2016 - Referendum Costituzionale, Zagrebelsky: i 15 motivi per dire NO alla ’riforma’ Renzi
28-02-2016 - Trattato Usa-Ue sul commercio, le trattative si fanno al buio e la democrazia è ridotta a zerbino
14-01-2016 - La riforma costituzionale è la madre di tutte le battaglie
04-12-2015 - Bollette elettriche 2016, nella riforma delle tariffe più ombre che luci
21-11-2015 - Il Vaticano manda a processo i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi e tre presunte fonti interne
21-10-2015 - Lo stupro della Costituzione
08-10-2015 - La deriva postcostituzionale
05-09-2015 - Renzi, Corte dei conti accusa: a Firenze 4 anni di “gravi irregolarità” in bilancio
09-08-2015 - Quei birilli in movimento sul tavolo della nostra democrazia Napolitano: "Perché la riforma del Senato non minaccia la democrazia" Scalfari: troppi poteri in mano al premier, ecco perché la riforma va cambiata
21-06-2015 - Sognando gli Stati Uniti d’Europa nel paese dei ciechi
10-06-2015 - Crac della clinica vaticana: "Arrestate il senatore Azzollini"
24-05-2015 - Rimborsi, la grande abbuffata dei partiti Un tesoro incassato coi contributi pubblici
09-03-2015 - I benefici che Draghi procurerà all’Italia e a Renzi
27-02-2015 - Scontro di potere in Vaticano

Privacy e Cookies