Edilizia pubblica, dagli Iacp alle Arca Ed è stop ai commissari
 











Per ora c’è solo l’approvazione dello schema di disegno di legge in materia di edilizia residenziale pubblica e riforma degli enti regionali del settore ma la strada è segnata. Dalla Giunta regionale chiudono i quasi quindici anni di commissariamento degli Iacp e tengono la barra dritta sulla nuova linea. Gli Istituti Autonomi case popolari diventano Arca – agenzie regionali per la casa e l’abitare -  in ugual numero rispetto ai predecessori e con uguale copertura territoriale: Arca Puglia centrale (ex Iacp Bari), Arca Nord Salento (ex Iacp Brindisi), Arca Jonica (ex Iacp Ta), Arca Capitanata (ex Iacp Fg) e Arca Sud Salento (ex Iacp Le), le denominazioni delle nuove strutture, nelle cui funzioni rientreranno non solo ruoli di gestione dell’edilizia popolare, ma anche di progettazione e realizzazione. Obbligatoria anche l’adozione della carta dei servizi e il bilancio sociale.
Al timone, invece, un amministratore unico, nominato con decretodel Presidente della Giunta regionale ed in carica per 5 anni, salvo rinnovo per un secondo mandato. Allo stesso starà nominare il direttore sanitario e adottare i regolamenti per normare la vita delle Agenzie, insieme ad un collegio dei Sindaci, i cui componenti verranno scelti a sorteggio. Del ddl, inoltre, fa parte anche la costituzione di un  centro regionale di servizio (il CresA), necessario a coordinare le diverse agenzie sul territorio e uniformare le diversità delle procedure e, allo stesso fine, contribuiranno apposite agenzie per l’affitto, di dimensione intercomunale, volte all’incrocio di domanda ed offerta sulla locazione di abitazioni private. E le novità non sono finite.
Riguarderanno, infatti, anche l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Su questo fronte la Giunta guarda alla possibilità di maggiori poteri ai Comuni in materia di assegnazione degli alloggi, al rafforzamento del principio dellapartecipazione dell’utenza nelle decisioni, ma si parla anche di aggiornamento dei punteggi per la formazione delle graduatorie, di separazione tra potestà politica e amministrativa nei comuni, di criteri per determinazione del canone locazione,  penalità per gli assegnatari che non aderiscano alla mobilità ed introduzione della morosità incolpevole.

 









   
 



 
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