Tumori in Capitanata
 











Il dirigente dell’Ospedale “Tatarella” replica alle polemiche rivoltegli contro, dal 2003 al 2011, i ricoveri per cancro in provincia di Foggia sono stati 35.625, 14.850 (il 41,68%) i morti. Sorpresa: ci si ammala maggiormente nel Subappennino che nelle grosse città: Motta Montecorvino e Rocchetta S. Antonio i paesi più colpiti, Carapelle quello meno esposto.
«I dati sono attendibilissimi, se non altro per l’autorevolezza della fonte da cui provengono. Ribadisco che i dati finora diffusi, per quanto parziali e non ancora validati dal Ministero della Sanità, sono dati scientificamente rilevanti. Tutte le informazioni finora diffuse sono state condivise con la Direzione Generale dell’ASL e con i massimi vertici amministrativi e politici, e sono state inviate a tutti gli organi di stampa». Rocco Dalessandro, direttore sanitario dell’ospedale di Cerignola, rompe il silenzio dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi sulladiffusione dei dati riguardanti  i ricorveri e le morti per tumori in Capitanata. Lo fa nelle vesti di consigliere comunale del PD di Cerignola per rispondere agli attacchi che ha subito in questi giorni dai suoi avversari politici, soprattutto dai suoi ex compagni di partito Pezzano e Paparella che, usciti dal Pd, hanno dato vita a “Cerignola Democratica”
Dalla Direzione sanitaria dell’Ospedale “Tatarella” di Cerignola giungono i primi dati, ancora in corso di validazione e riferiti a passate annualità, sul Registro Tumori. Cerignola (2447 casi diagnosticati dal 2003 al 2011 e 885 decessi dal 2000 al 2009) non rappresenta un’eccezione in negativo, almeno per ora. San Severo, ad esempio, risulta avere numeri superiori alla città ofantina a fronte di una popolazione inferiore. Idem dicasi per Manfredonia, laddove grava però una pesantissima eredità cancerogena lasciata in dote dall’industria che fino a pochi anni fa dominava il golfo.
A Cerignola, come in ogni dove, ilproblema tumori è una realtà ma, a leggere i dati, non pare essere il buco nero dipinto da qualche improvvisato epidemiologo. Chi conosce un minimo la statistica sa che i dati vanno rilevati, elaborati, studiati e analizzati, non semplicemente commentati. Una visione più completa potrà ottenersi dopo la pubblicazione dei dati completi e quelli delle annualità più recenti. Con l’augurio che si spinga un po’ sull’acceleratore, data la portata del problema.









   
 



 
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