Ancora nessun accordo tra Russia ed Ucraina sul prezzo del gas acquistato da Kiev e sul rimborso del debito sul gas, ma le discussioni proseguiranno stasera e mercoledì mattina a Bruxelles. Lo ha annunciato il commissario europeo per l’Energia, Gunther Oettinger. "Sono state discusse tutte le questioni, sono state proposte soluzioni e le discussioni riprenderanno stasera o mercoledì mattina", ha detto dopo sette ore di difficili negoziati iniziati ieri sera con i rappresentanti delle due parti. Il prezzo del gas russo per l’Ucraina e South Stream sono stati i temi principali dell’incontro tra il commissario Ue Oettinger, il ministro dell’ Energia russo Aleksandr Novak e la sua controparte ucraina Yuriy Prodan. Al vertice hanno partecipato anche gli amministratori delegati di Gazprom Aleksei Miller e di Naftogaz Andriy Kobolev. "Non abbiamo raggiunto un accordo né fatto passi avanti, ma c’è una buona notizia: i negoziati continueranno", hadetto da parte sua il ministro dell’Energia ucraino, Yuriy Prodan. Il suo omologo russo, Alexander Novak, ha detto di aver chiesto il pagamento il 10 giugno di 1,47 miliardi dollari, corrispondenti a fatture dovute per i mesi di novembre e dicembre 2013, e che richiederà anche il pagamento di 500 milioni di dollari per le consegne di aprile e maggio 2014. Fonti Gazprom, inoltre, hanno precisato che l’erogazione verso l’Ucraina procederà anche oggi con le quantità previste e che non ci sono ordini per ridurla South Stream. Vladimir Cizhov, rappresentante di Mosca presso l’Unione europea, ha definito una decisione "puramente politica" quella presa dal governo bulgaro di bloccare la costruzione del gasdotto che attraversa il sud dell’Europa. Secondo i russi "le azioni della Commissione europea sul South Stream sono direttamente legate alla crisi in Ucraina". In particolare alla costruzione del tratto bulgaro partecipa la società russa Stroitransgaz, sanzionata dagli Stati Unitima non dall’Unione europea, e la decisione è giunta dopo l’incontro tra il governo bulgaro e un gruppo di senatori americani. Secondo Cizhov, per Bruxelles far ricominciare i lavori sarebbe una dimostrazione di indipendenza politica dagli americani. Gli Usa inviano i bombardieri "stealth". Ad ulteriore rafforzamento dello schieramento Usa in Europa, dopo l’inizio della crisi Ucraina con l’annessione russa della Crimea, il Pentagono ha inviato in Gran Bretagna due bombardieri invisibili B-2 Spirit, il fiore all’occhiello della tecnologia aeronautica americana. Il Pentagono ufficialmente ha dichiarato che i due velivoli d’attacco ’stealth’ parteciperanno ad un’esercitazione Nato pianificata da tempo. Il portavoce della Difesa Usa, colonnello Steve Warren, ha comunque sottolineato come la loro presenza in Inghilterra, nell’aeroporto di Fairford vicino Oxford, "dimostra la ferrea determinazione dell’America nell’alleanza Nato". Ogni B2 è costato 2 miliardi di dollari e ne esistonosolo 20 esemplari (uno si schiantò al suolo nel 1995). Abitualmente, anche quando sono stati impegnati in missione intercontinentali di bombardamento in Afghanistan, sono di base esclusivamente negli Usa a Whiteman nel Missouri. Ancora sangue in Ucraina orientale. Per il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov "i contatti in Normandia con il presidente eletto Poroshenko cambieranno la situazione, e il nuovo leader a Kiev onorerà i suoi impegni a mettere fine alle violenze". Tuttavia Lavrov resta critico sull’espansione della Nato a est: "è controproducente" e "contraddice gli impegni che i Paesi membri della Nato si sono assunti". In Ucraina orientale però i separatisti hanno denunciato nuove vittime a Sloviansk in seguito a un bombardamento nella notte tra domenica e lunedì. A Mariupol i media hanno riportato spari tra separatisti e truppe di Kiev nella città, una delle principali della regione di Donetsk, e incendi in una struttura dell’aeroporto e di un edificio dell’esercitodi Kiev. A Lugansk l’autorità della ’Repubblica popolare’ ha annunciato la sospensione dei voli da e per la città. La risoluzione della crisi è resa ancora più difficile dal caos che regna nell’est e dalle violenze che prendono di mira anche i mediatori. La missione di monitoraggio Osce ha ribadito di non avere alcun contatto con gli otto osservatori internazionali, di cui si sono perse le tracce a fine maggio. Il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, ha disposto oggi la creazione di corridoi umanitari nell’est russofono del Paese per i civili intenzionati a sfuggire al conflitto fra le forze di Kiev e gli insorti secessionisti. Finora Kiev aveva negato la necessità di questi corridoi, invocata invece dalla Russia. "Al fine di evitare nuove vittime nella zona dell’operazione antiterrorismo (come il governo di Kiev chiama l’azione militare in corso a Est, ndr), il presidente - si legge in un comunicato - ha incaricato i dirigenti delle forze dell’ordine di creare tutte lecondizioni necessarie per i civili che desiderano partire". Poroshenko ha inoltre dato ordine al governo di organizzare l’evacuazione, di prendere misure per l’assistenza medica e di creare punti mobili per distribuire acqua potabile, medicine e prodotti alimentari.
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