| |
| |
Sel, Vendola vince: "Dialogo e sfida con il Pd"
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
"Non saremo mai uno scorpione sulle spalle del Pd e neppure un grillo parlante o un camaleonte. Semmai saremo un’anguilla che sguscia dalle mani di Renzi". Con una metafora animalista, Nichi Vendola ha spiegato all’assemblea nazionale di Sel come saranno i rapporti con il Pd: ancora dialogo, ma in piena autonomia di giudizio.
Si è così chiuso il capitolo delle polemiche all’interno di Sel su come convivere con un Pd il cui governo è sostenuto dal Nuovo Centro Destra. E le scelte non sono sempre condivise, al punto che una parte del partito ha polemicamente chiesto la fusione con il "cugino maggiore". Tutto questo non accadrà. Il governatore della Puglia ha infatti ottenuto il sì di tutti i 280 componenti dell’assemblea nazionale, con 10 astensioni simboliche: quelle della componente vicina a Gennaro Migliore. Il capogruppo alla Camera non ha accettato comunque di chiudere la partita. Il problema del rapporto con il Pd verrà riproposto,probabilmente, in un’assemblea programmatica nel prossimo autunno. Ma ancora c’è tempo.
"Dobbiamo proseguire - ha sottolineato Vendola - nella strada che abbiamo già incominciato a percorrere, dialogando con Matteo Renzi e sfidandolo nello stesso tempo, in primo luogo sui vincoli dell’Unione europea, un ’cappio’ che è una minaccia per lo stesso suo governo. In autunno i nodi verranno al pettine al di là degli spot televisivi e noi dovremo svolgere il nostro ruolo se non vogliamo essere destinati a ridurci la mummia di una speranza. Stiamo dando una cattiva notizia a chi si aspetta oggi il de profundis di Sel".
|
|
