Reggio Calabria, scorta a giornalista minacciato dalla ’ndrangheta
 











Da ieri sera è costretto a muoversi su un’auto blindata e con due uomini di scorta. Michele Albanese, giornalista del "Quotidiano del Sud", è finito nel mirino della criminalità organizzata. E’ suo lo scoop sull’inchino della statua della Madonna delle Grazie alla casa del boss Giuseppe Mazzagatti a Oppido Mamertina, poi diventato un caso nazionale.
Non è la prima volta, già in passato Albanese ha subito minacce, intimidazioni e segnali inquietanti, lettere, furti in casa, telefonate anonime, messaggio più o meno diretti. Questa volta però c’è di più. Ieri è stato convocato in Questura a Reggio Calabria, mentre nelle stesse ore in Prefettura si è svolto d’urgenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine e il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. Al termine della riunione è stato deciso di assegnargli una tutela di terzo livello, Albanese è inpericolo. Ovviamente gli investigatori mantengono il massimo riservo sull’indagine che stanno svolgendo, ma gli elementi in possesso dei magistrati fanno pensare in modo univoco ad un rischio imminente. Ieri mattina è stato raggiunto da una telefonata della squadra mobile mentre si trovava a lavoro a Sinopoli luogo di un omicidio di stampo mafioso.
Michele Albanese è uno dei cronisti di punta del Quotidiano. Vive e lavora nella Piana di Gioia Tauro dove si occupa da anni di cronaca nera e giudiziaria. Un giornalista di razza, con lunga esperienza, che ha sempre lavorato sul campo seguendo i grandi fatti dell’area tirrenica della provincia di Reggio. E’ uno dei maggiori esperti di ’ndrangheta con riferimento alle grandi famiglie pianigiane. Ha scritto e scrive dei Piromalli, dei Molè, dei Bellocco, dei Pesce, dei Crea, degli Alvaro, dinastie mafiose potentissime di cui è profondo conoscitore. Dalle faide ai carichi di droga, dalle estorsioni ai maxi processi che si svolgono altribunale di Palmi, dal porto di Gioia Tauro al traffico di rifiuti velenosi. Michele Albanese è uno di quei cronisti di strada che sa leggere il territorio e le dinamiche del potere mafioso che lo governano. Giuseppe Baldessarro,repubblica

 


 









   
 



 
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