|
LA LEGGE 112 Il governo è andato in vacanza dove aver fatto porre la terza fiducia in senato per approvare la manovra finanziaria di Giulio Tremonti e con essa la legge 112, che taglia drasticamente i fondi per l’editoria coooperativa, non profit e di partito e di fatto cancella la natura di diritto soggettivo della legge. Risultato _ meno 200 milioni di euro per la piccola editoria, stessi soldi - la quota maggioritaria - per i grandi gruppi editoriali, sovvenzionati attraverso agevolazioni postali. Al primo posto resta il gruppo Mondadori, con quasi 19 milioni di euro di aiuti di stato. CHE FARE Il prossimo 23 settembre Mediacoop, l’associazione che riunisce tutti i giornali cooperativi, riunirà i suoi stati generali per fare il punto sulla situazione, pressione sul governo affinché in sede di discussione della finanziaria in parlamento vengano ristabiliti criteri e fondi precedenti, e per discutere una vere alegge diriforma delle comunicazioni. In un paese in cui questo sistema è ampiamente deregolato. Basti pensare ai flussi pubblicitari o a Rete 4 che trasmette in chiaro nonostante sia fuorilegge e debba cedere da dieci anni la sua frequenza. IL PD Il partito d’opposizione insieme alla Federazione della stampa hanno già dichiarato guerra alla legge del governo. Il Pd ha poi promesso che la libertà di stampa sarà al centro della manifestazione contro il governo fissata per il prossimo 25 ottobre.
|
|