Eterologa, Rossi: "Il ministro non ci fermerà, accoglieremo anche chi viene dal resto d’Italia"
 











Nessun timore di essere bloccati, nessuna volontà di fare marcia indietro. Dopo lo stop del decreto sull’eterologa deciso dal governo, la Regione Toscana è rimasta la sola ad aver adottato un atto che dà il via libera a questo trattamento nelle sue strutture. Il governatore Enrico Rossi dice di essere sereno e di non avere paura di ricorsi o ispezioni dei Nas, ipotizzati ieri dal ministro della salute Lorenzin. "Abbiamo seguito la Corte costituzionale, lo facciano anche gli altri".
Presidente Rossi, il ministro Lorenzin ha detto che l’eterologa in Italia non si può ancora fare. Fermerete la vostra delibera?
"No, noi andiamo avanti. Non voglio polemizzare con il ministro, la nostra delibera è certamente appellabile e contestabile ma io mi sono riletto la Corte Costituzionale sull’eterologa e dentro sono scritte cose molto importanti. La prima è che dichiarare illegittima la legge 40 non porta a un vuoto legislativo. Del restoquesto trattamento veniva fatto prima di quella norma. I giudici sottolineano come il divieto per le coppie sterili di ricorrere all’eterologa è privo di un fondamento costituzionale, come la scelta di diventare genitori è frutto della libertà di autodeterminarsi. Anche il presidente Tesauro ha ricordato come non fare l’eterologa produca un’ingiustizia perché tra le coppie affette dalla stessa patologia solo chi ha disponibilità economica può andare a farla all’estero".
Teme che la vostra delibera venga impugnata?
"Ripeto, ci basiamo su una sentenza della Suprema Corte, che sta un po’ sopra il nostro chiacchiericcio, dal punto di vista normativo. Leggi, decreti e delibere sono entità inferiori, tutti dobbiamo obbedire alla Corte. Se la nostra delibera sarà impugnata, ci difenderemo. Se non sarà appellata andremo avanti. Comunque il nostro è un atto ponte, "cedevole" rispetto ad una eventuale legislazione nazionale. Parla di tecniche mediche che esulano dallalegge, allo scopo di dare sicurezza a cittadini e medici. Non ci dobbiamo mai dimenticare proprio di questo: stiamo parlando di terapie per una patologia sociale in forte espansione, l’infertilità. Si stima che in Italia siano 9 mila le coppie infertili che vorrebbero un figlio dall’eterologa e 4 mila di queste vanno all’estero, pagando molti soldi. Ci sono speculazioni che precludono l’accesso alla povera gente".
E se nei vostri centri arriveranno i Nas, come ipotizzato dal ministro Lorenzin?
"Gli diremo buongiorno e gli spiegheremo cosa abbiamo fatto seguendo una linea che tra l’altro fino a pochi giorni fa, fino allo stop decreto, era anche quella del Governo. Vorrei rammentare al ministro che i Nas non sono una minaccia ma un organo dello Stato, e quindi anche nostro. A loro interessa sapere come si fa questa questo tipo di fecondazione? Noi gli diremo che il nostro consiglio sanitario regionale, l’organo tecnico dell’assessorato, ha stabilito le pratichemediche dopo la sentenza".
Cosa dovrebbe fare adesso il Governo?
"Consiglierei di definire un quadro minimo con delle linee guida nazionali per attuare la sentenza subito, una legge porterebbe la questione alle calende greche mentre l’eterologa si può già fare. Tra l’altro stando fermi si rischia un’altra botta dalla Corte Europea. Se si deve discutere di questioni etiche, lo facciano le Camere. Io non sono per il federalismo ma per un sano regionalismo, e chiedo allo Stato di fare".
Anche in passato la Toscana si è trovata su posizioni diverse dal Governo. Ma c’era Berlusconi.
"Ho già spiegato che non voglio fare polemica con il Governo. Questa legge 40 è stata demolita da sentenze della Corte Costituzionale e dell’Europa che ci fanno vergognare. Bisogna essere accorti in certe materie, tenere conto dei principi di tutti e trovare il giusto punto di equilibrio, come mi pare abbia fatto la Corte. Noi non abbiamo mai fatto un uso strumentaledi queste battaglie. Dietro ci sono persone che provano ad avere dei figli, un’aspirazione legittima che va regolata, ricordando che non esistono diritti senza limiti. È giusto dire che ci sono anche le adozioni, che magari dovrebbero essere rese più facili. Non si possono fare leggi ideologiche tra fazioni, perché non reggono alla prova dell’evoluzione della società. In certi casi si rischia l’oscurantismo".
La Toscana diventerà la Spagna, dove andavano molti di coloro che volevano l’eterologa?
"Più che vicino alla Spagna ci collochiamo dalla parte di tutta l’Europa, dove l’eterologa è quasi ovunque praticata. Vedremo se arriveranno cittadini da altre Regioni, e comunque le nostre strutture li accoglieranno. Però mi auguro anche il resto del Paese segua quanto ha detto la Corte". Michele Bocci,repubblica









   
 



 
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