La base di confronto sugli esuberi in Alitalia, previsti dal Piano Fenice, potrebbe essere di 4.500 tagli, meno delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. Lo confermano fonti sindacali, dopo le indiscrezioni pubblicate oggi da Repubblica, che riferiscono di contatti informali con il governo. In ambienti sindacali viene fatto notare che c’é molta preoccupazione in particolare per gli assistenti di volo, che pagherebbero il prezzo più alto con circa 1.500 esuberi. Per i piloti, circa 500, ed il personale di terra, circa 2.500, gli esuberi sarebbero più in linea con l’offerta di Air France-Klm che fu bocciata dai sindacati. Tra i sindacati c’é chi ha fiducia sulla possibilità che al tavolo con il governo si possa arrivare a ridurne il numero. Ad incidere sul numero degli esuberi per il personale navigante sarebbero le nuove regole previste, sia da norme generali che dal Piano Fenice, per la composizione degli equipaggi. Nuove norme generaliimpedirebbero di ridurre sotto una certa soglia l’assunzione di piloti nella newco che, secondo il piano, dovrà rilevare gli asset della compagnia per dar vita alla "nuova Alitalia" con l’integrazione di Air One. Non sarebbero previsti esuberi, se non in una misura non significativa, per i dipendenti della compagnia di Carlo Toto. Sul trasferimento alla nuova società degli assistenti di volo peserebbe la scelta di adottare criteri più stringenti per la composizione degli equipaggi: in particolare, la decisione di tornare alla figura del responsabile unico di cabina eliminando la presenza di due/tre responsabili (del volo, e di area a bordo) prevista oggi. Per il personale di terra è di nuovo allarme a Napoli, dove tra gli stabilimenti per la manutenzione pesante di Atitech e altri dipendenti dei servizi c’é un forte presidio con 750 dipendenti e 150 lavoratori dell’indotto. Ieri le segreterie regionali campane e le rappresentanze aziendali di FiltCgil, FitCisl, UilTrasporti, UglTrasporti e Sdl intercategoriale hanno scritto al Governo. Gli esuberi dovrebbero pesare su tutti i servizi per un forte ricorso della nuova Alitalia all’outsourcing: manutenzione pesante, informatica, amministrazione e call center, i cui dipendenti potrebbero in gran parte ricadere sotto la bad company da liquidare. Il decreto varato la scorsa settimana dal governo consente ammortizzatori sociali per sette anni e per tutti i dipendenti in esubero. Il quotidiano Repubblica ha scritto oggi di un incontro riservato che si sarebbe tenuto lo scorso giovedì a casa del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, con altri esponenti del governo ed esponenti di Cgil, Cisl e Uil.2008-09-02 Ansa
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