Stabilità: ’Nessuno vuole tagliare la sanità’.
 











Il Governo apre a nuove possibili soluzioni in tema di spending review sulla legge di Stabilità ribadendo il suo intento di non volere "nessun taglio alla sanità o ad altri servizi essenziali". Al contempo, viene però sottolineato che non ci si sposterà di un millimetro dal "rispetto dei saldi previsti dalla manovra". Resta, dunque, il taglio previsto di 4 mld. Da parte loro le Regioni si sono impegnate a presentare un ’lodo Chiamparino’ entro 7-10 giorni per rendere sostenibile la manovra, raggiungendo l’obiettivo di risparmio attraverso misure alternative. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio e il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, hanno commentato in conferenza stampa l’esito dell’incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Chigi.
"Da parte del Governo c’è la piena disponibilità a lavorare insieme in questi giorni, nel rispetto dei saldi previsti dalla legge di Stabilità, per trovaresoluzioni che consentano di rafforzare il processo di revisione complessiva dell’organizzazione della Repubblica - ha detto Delrio -. Insieme alle Regioni, abbiamo ribadito che non vogliamo tagli alla sanità e ai servizi essenziali, sarà dunque necessario trovare soluzioni per portare a termine alcune revisioni radicali della spesa, non temporanee, riuscendo a mantenere inalterata l’erogazione dei servizi in termini di qualità".
"In questo senso - ha proseguito il sottosegretario - siamo aperti a prendere in considerazione tutte le proposte diverse da quelle da noi già ipotizzate. Ribadiamo in questo modo il nostro sostegno al principio dell’autonomia e della responsabilità. Noi, come Stato, forniamo obiettivi, ma poi saranno i vari Enti a definire autonomamente le modalità a loro più congeniali per raggiungerli. Tra questi, come Governo, riteniamo importantissima la riforma dei costi standard".
"Il punto di convergenza per ora trovato è quello che lo stesso Renzi ha definito il’lodo Chiamparino’, ossia una proposta che punti, entro e non oltre 7-10 giorni, a rendere sostenibile la manovra per il Governo e le Regioni in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, ma anche in termini di fiscalità. C’è stato un impegno comune - ha sottolineato Chiamparino - attraverso l’applicazione dei costi standard, nel razionalizzare la spesa a tutti i livelli: non solo quella delle Regioni dunque, ma anche quella degli stessi Ministeri".
Il ’lodo Chiamparino’, come spiegato dallo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, dovrebbe muoversi su tre assi principali: un’accelerazione sull’introduzione dei costi standard, una revisione dei fondi inutilizzati da reinvestire in edilizia sanitaria, e, infine, l’utilizzo di fondi accontonati al ministero dell’Economia.Giovanni Rodriquez-q.s.-









   
 



 
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