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Tutto è pronto per il giro di valzer nelle aziende sanitarie. Gli aspiranti direttori generali sono 65. Fra loro, dirigenti in carica, ma anche vecchie conoscenze. Come Vito Verrecchia, già direttore generale dell’allora Asl Bari 1, in quota An, poi defenestrato. O come Leonardo Volpicella, reduce dall’esperienza poco felice di direttore generale della Fiera del Levante. Tutti in fila, più o meno appassionatamente, nella speranza di vincere la lotteria delle nomine. I nomi dei nuovi manager della sanità pugliese potrebbero essere resi noti già domani, quando è in programma un vertice fra il presidente Nichi Vendola e l’assessore alla sanità Donato Pentassuglia. In caso contrario, se ne riparlerà la settimana prossima. In ogni caso, i tempi non saranno lunghi, considerato che tutte le aziende sono gestite attualmente in regime di prorogatio. Proprio Pentassuglia ammette che più della metà dei papabili, inseriti nella lista degli idonei inquanto in possesso dei requisiti previsti dalla legge, è già fuorigioco. "Giovedì incontrerò il presidente Vendola per discutere delle nomine - fa sapere - I nomi su cui lavorare sono una trentina". Da via Capruzzi fanno notare che non saranno presi in considerazione i pensionati (lo prevede la legge) o coloro che sono comunque vicini alla pensione e gli indagati. In pratica, significa che Vito Verrecchia, classe 1950, e Leonardo Volpicella, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla Fiera del Levante, sono già fuori gioco. Nella lista degli idonei, poi, figurano 11 aspiranti direttori per le due aziende ospedaliere universitarie della regione, il Policlinico di Bari e gli Ospedali Riuniti di Foggia. In questo caso, i giochi sembrerebbero già fatti. Data per scontata la riconferma di Vitangelo Dattoli al Policlinico, per Foggia in pole position c’è Michele Ametta, attuale direttore amministrativo dell’azienda. Dovrebbe essere lui, salvo sorprese, a sostituire Tommaso Moretti. Perle Asl, il numero dei pretendenti è più alto e potrebbe esserci più di una sorpresa. A Bari il nome più accreditato per sostituire Domenico Colasanto è quello di Vito Montanaro, direttore amministrativo del Policlinico. Giovanni Gorgoni potrebbe lasciare la Asl della Bat con destinazione Brindisi o Lecce. Per il capoluogo salentino c’è però in lizza anche Ottavio Narracci, attuale direttore amministrativo della stessa azienda. Nella Bat, se partisse Gorgoni, potrebbe arrivare Stefano Rossi. Per la Asl di Taranto, il nome di Pietro Quinto, circolato nei giorni scorsi, sembra adesso in ribasso. Pur essendo nella lista degli idonei, pare che difficilmente lascerebbe la Asl di Matera, dove ricopre l’incarico di direttore amministrativo.Raffaele Lorusso,repubblica
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