Addio, Bruna
 







Rosario Ruggiero




Poliedrica figura di intellettuale, per quanto strettamente autodidatta, E.A.Mario, al secolo Giovanni Gaeta, fu organizzatore di eventi, autore di versi, saggi, pagine teatrali e, soprattutto, canzoni, in italiano ed in napoletano, di cui firmò parole, musiche, o entrambe le cose insieme. Dalla sua penna fiorirono “Dduje Paravise”, “Tammurriata nera”, “Funtana all’ombra”, “Santa Lucia luntana”, “Canzona appassionata”, “Balocchi e profumi”, “Vipera, “Presentimento”, tante, tante altre ancora, e soprattutto “La leggenda del Piave”. Un cuore generoso, una creatività inesauribile.
A perpetuarne l’esempio, la figlia primogenita Bruna. Interrotti gli studi pianistici a diciassette anni, indomita si diplomava quarant’anni dopo, nel prestigioso conservatorio “San Pietro a Majella”. Fu docente di Educazione Musicale e collaboratrice pianistica dell’illustre genitore. A lei dobbiamo una “Fantasia patriottica”, su musiche che vanno dal Risorgimento alla Iguerra mondiale, non trascurando melodie paterne, la quale, trascritta per orchestra di fiati dal maestro Paolino Addesso, viene regolarmente eseguita, particolari “fantasie scenico-musicali” ispirate dalla storia e dal costume di Napoli, come “Ce steva ’na vota, ’na vota ce steva…”, una “Trilogia Mariana” dedicata alle Madonne di Positano, di Piedigrotta e del Carmine, un “Oratorio di Natale” ed altri lavori ancora, per i quali scrisse sia le parole che le musiche. Concertista in Italia ed all’estero, fu autrice di una biografia del padre, un libro di storia della musica ad uso dei conservatori, che non tralasciava un’appendice dedicata la canzone classica napoletana, un “Trattato d’Armonia” ed un “Trattato di Teoria musicale con nozioni di Acustica”.
Dotata di un’incredibile vitalità e di un entusiasmo contagioso, aveva aperto per la prima volta gli occhi al mondo il 10 settembre 1920.
Pochi giorni fa, il 6 marzo scorso il suo cuore ha dato il suo ultimo palpito.
Halasciato questa terra per sempre.
Con il suo allontanamento è andata via anche una parte di una certa Napoli, una Napoli d’altri tempi, che inorgoglisce e, più delicatamente, emoziona.

 









   
 



 
01-10-2019 - La collezione Bonelli
01-09-2019 - Strumenti musicali ovvero calcolatori elettronici ante litteram
01-08-2019 - Festival della Musica Popolare del Sud II Edizione
01-07-2019 - La Canzonetta
01-06-2019 - I musicisti hanno fantasia?
01-05-2019 - Musica d’arte e musica di consumo
01-04-2019 - Il rilancio di una regione sulle note di una canzone
01-03-2019 - Al Museo di Capodimonte la musica ai bambini
01-02-2019 - La canzone napoletana irriducibile documento sociale
01-01-2019 - Orchestre sul lungomare di Castellammare di Stabia?
01-12-2018 - L’arte di essere artisti
01-11-2018 - L’esperienza all’estero di un musicista italiano. Chiacchierata con Lello Petrarca
01-10-2018 - Cento anni fa nasceva Henryk Szeryng
01-09-2018 - Eduardo di Capua in un libro
01-08-2018 - A Napoli nuovi cimeli musicali in mostra

Privacy e Cookies