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Veltroni: cachet Bonolis? Preoccupano più i 300mila euro per vincitore del Gf
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’’Non mi preoccupa la retribuzione di Bonolis’’. Lo ha detto il leader del Pd Walter Veltroni incontrando i giovani cagliaritani a Cagliari. ’’Sa fare il suo mestiere. Mi preoccupa che si diano 300mila euro ad uno del ’Grande Fratello’. Questa idea di societa’ -ha detto Veltroni- in cui conta solo esserci dobbiamo contrastarla. Ci vuole una societa’ che si rimodernizzi’’. Una presa di posizione che arriva a meno di una settimana dalla sua apertura ufficiale, mentre sembrano non essere le canzoni le protagoniste del prossimo Festival di Sanremo, quanto piuttosto i cachet percepiti da Paolo Bonolis, Benigni e gli altri ospiti. Dopo che ieri i senatori Villari, Pistorio e Perduca hanno annunciato un’interrogazione al Ministro dell’Economia sulla questione oggi è intervenuto il leader del Pd Walter Veltroni chiedendo che "questo paese torni ad essere più sobrio". "Stiamo parlando di un paese in cui si danno 300mila euro ad uno del ’Grandefratello’ mentre gli operai che ho visto stamattina (dipendento dell’Euroallumina di Porto Vesme), forse avranno una cassa integrazione da 880 euro, se le cose vanno bene. Stiamo parlando -prosegue Veltroni- di tanti ricercatori che si ammazzano studiando e che prendono poco più di mille euro al mese. E’ un Paese che deve smetterla di pensare a interminabili show business e deve tornare ad avere lavoro e produzione, deve sostenere i giovani precari e gli imprenditori coraggiosi". "Un paese -ha concluso Veltroni- un po’ diverso da questo disgustoso ’trumanshow’ berlusconiano, nel quale stiamo da 15 anni e che sta producendo i danni che vediamo". Per Riccardo Villari, senatore del Gruppo Misto, ’’per rispondere alle osservazioni del collega Vita sul compenso di Bonolis basterebbe fare una semplice divisione: un milione di euro diviso duecento. Un milione è lo ’stipendio’ per il solo conduttore di Sanremo e duecento i precari, cassaintegrati di Alitalia che ieri hanno bloccatol’autostrada per protesta e su cui nessuno ha ritenuto di spendere una parola’’ L’ex presidente Pd della Vigilanza aggiunge che ’’prima di parlare di ’moralismo farisaico’ sarebbe forse il caso di riflettere sul risultato della nostra divisione: cinquemila euro a testa per ognuno dei duecento precari. Non si puo’ certo fare finta che quello di Bonolis non sia un ’signor compenso’, e di fronte ad una crisi economica così pesante anche per la Rai , bisognerebbe pensarci due volte prima di autorizzare una simile spesa. Non capisco infine cosa c’entri il ’calciomercato’: le squadre di calcio sono aziende private, i soldi della Rai provengono dal canone che i contribuenti pagano ogni anno, quindi - conclude - denaro pubblico’’.Adnkronos
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