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GELOSIA, NEL 98% DEI CASI CHI NE E’ COLPITO HA RAGIONE |
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di Francesco Gallo
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Si fa presto a dire che la gelosia e’ un sentimento eccessivo: non ci sono pazzi o visionari, nel 98% dei casi il geloso ha ragione, parola di un investigatore privato come Elio Petroni. Che spiega con professionalita’ in una strapiena sala della casa del Cinema di Roma: ’’la gelosia dei miei clienti termina non appena c’e’ la prova del tradimento, una prova che quasi nessuno vuole poi vedere’’. L’occasione e’ il Jealousy Day che si e’ tenuto stamani in occasione dell’anteprima stampa di venti minuti del film di Roberto Faenza Il caso dell’infedele Klara, che sara’ nelle sale italiane il 27 marzo distribuito da Medusa. Al singolare evento, cui hanno partecipato, con moderatore Raffaele Morelli, il criminologo Donato Carrisi, il manager Pier Luigi Celli, gli attori Alessandro Bergonzoni e Piera Degli Esposti, il criminologo Donato Carrisi, gli scrittori Chiara Gamberale e Giorgio Montefoschi, e’ stata presentata anche una ricerca condotta da JeanVigo Italia Srl. Un’inchiesta su giovani dai 16 ai 21 anni da cui risulta che ben il 65% degli intervistati e’ geloso, un dato che sale all’80% se si tiene conto solo dell’universo femminile. Comunque per i giovani la gelosia resta un valore del quale non vergognarsi troppo. Anzi. Il 63,5% dichiara di averne fatto esperienza e il 48% ha poi dichiarato che i loro sospetti erano fonda che al 39% e’ il cellulare ad essere controllato, ma vanno forti anche i social network come Myspace e Facebook (22%). Dice Faenza di questo film, prodotto da Jean Vigo e Medusa e dedicato appunto alla gelosia (protagonisti Claudio Santamaria e Laura Chiatti): ’’ho voluto parlare di gelosia in modo leggero ispirandomi a El, un film di Bunuel poco conosciuto e di cui a un certo punto ho pensato anche di fare un remake’’. Tra gli interventi di stamani, quello di Celli che ha dipinto un parallelo tra gelosia e potere. ’’Il geloso vuole essere unico - dice - e la forma piu’ completa di gelosia e’appunto la dittatura’’. Con una pillola di cinismo da parte dell’ex direttore generale della Rai: ’’essere fedeli in azienda non e’ affatto un valore’’. L’ultimo dato nel segno dell’ottimismo viene dall’investigatore privato, esperto sul campo di gelosia: ’’se il 98% di chi sospetta ha ragione, e’ anche vero che nel 90% dei casi per il colpevole arriva anche il perdono’’. Ansa
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