I soldi fanno la felicità? Solo per gli uomini ma le donne vivono meglio in tempi di crisi
 











Il denaro non fa la felicità, ma gli uomini si permettono di non essere d’accordo. I risultati di un’indagine globale sulla felicità condotta da The Nielsen Company rivelano che gli uomini sono più felici se dispongono di denaro, mentre le donne se possono contare su amicizie e buone relazioni con figli, colleghi e superiori. La ricerca sulla felicità di Nielsen, che ha coinvolto 51 Paesi e oltre 28.000 consumatori online, ha rilevato che globalmente le donne sono più felici degli uomini in 48 dei 51 Paesi esaminati e che solo in Brasile, Sudafrica e Vietnam gli uomini sono risultati più felici delle donne.
Le donne, inoltre, sono risultate più ottimiste verso il futuro, avendo raggiunto un punteggio più alto sulle aspettative di felicità nei prossimi sei mesi. Rispetto alle donne, gli uomini sono in generale più felici della loro salute fisica, specialmente in Sudafrica. L’Egitto inverte questa tendenza, con una percentuale di donne soddisfattedella propria salute decisamente più alta di quella maschile. Globalmente, gli uomini hanno valutato la loro felicità in termini di salute mentale in misura superiore alle donne. Di questo si è avuto riscontro in Belgio, Corea del Sud, Messico, Norvegia, Spagna, Svezia, Egitto, Israele e Italia.
Secondo la ricerca Nielsen, i fattori principali della felicità sono globalmente tre: situazione finanziaria personale, salute mentale e lavoro/carriera. In molti mercati risulta importante per la felicità anche la soddisfazione con il proprio partner. Che cosa rende felici le persone nel mondo? Oltre a misurare il livello di felicità, la ricerca Nielsen si è proposta di esaminare anche i fattori specifici che contribuiscono alla felicità nel mondo. La felicità è una questione che si gioca a livello personale e locale e Nielsen ha cercato di scoprire quali siano i fattori specifici che costruiscono la felicità delle persone in parti diverse del mondo. In Italia ad esempio, un Paese ancoramolto legato alle tradizioni e alla famiglia, i drivers della felicità sembrano essere le relazioni, siano esse con i figli, con gli amici, con i genitori, o con i propri compagni. Queste motivazioni infatti si trovano in testa alla classifica per quanto ci riguarda.
La felicità di lituani e indonesiani dipende invece principalmente dalla loro personale situazione finanziaria e lavorativa, mentre per sudafricani e venezuelani il denaro ha un’importanza marginale. I venezuelani sono anche risultati i meno dipendenti dalla salute mentale (insieme ai cechi), messicani e colombiani sono oggi i più felici della loro salute mentale, mentre sudcoreani e giapponesi sono i meno felici. Le tigri asiatiche, Vietnam e Indonesia, sono in cima alle classifiche globali dichiarando come elementi importantissimi per la felicità l’accesso alle informazioni e una soddisfacente vita sessuale. I consumatori in questi due mercati aggiungono inoltre scelta e varietà di luoghi in cui fare acquisti come unaltro fattore importante per la felicità. Per il raggiungimento della felicità i consumatori in Svizzera e Finlandia hanno invece messo al primo posto la salute fisica.
I vietnamiti hanno dichiarato che una buona relazione con il proprio superiore contribuisce notevolmente al raggiungimento della felicità. Negli Stati Uniti e in Polonia gli intervistati hanno definito il rapporto con i colleghi ancora più importante di quello con i propri familiari. Altri risultati sono stati meno sorprendenti. Asia, Vietnam e Giappone, dove sussiste una forte cultura familiare tradizionale, si sono collocati in cima alle classifiche definendo la relazione con i genitori uno dei principali fattori di felicità, mentre per danesi e cechi questa è molto meno significativa. I consumatori della Cina emergente, come quelli della Cecoslovacchia, hanno assegnato alla situazione economica del paese uno dei posti più importanti nella graduatoria per la felicità.
In nazioni asiatiche come Singapore,Vietnam, Hong Kong e Cina, i consumatori hanno indicato l’attività del governo locale e nazionale e la giustizia sociale (diritti legali ed economici) come fattore importante per la propria felicità personale. I cittadini di Cina e Singapore si sono dichiarati i più soddisfatti delle rispettive autorità nazionali, mentre Singapore (insieme alla Norvegia) è risultato il più felice al mondo per la giustizia sociale nel proprio paese. Svezia, Taiwan e Giappone sono i paesi meno propensi a identificare la felicità personale con la situazione economica, posizione positiva dato lo stato globale dell’economia oggi.Adnkronos

 









   
 



 
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