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Esternalizzazione sì, esternalizzazione no. Un’Asl pugliese, quella di Foggia, ha rimesso in discussione la concessione di parte dei servizi ad imprese private ed ha costituito una società cui affidare l’esercizio “in house” di attività prima convenzionate all’esterno. Sul ritorno all’internalizzazione, la commissione sanità del Consiglio regionale ha ascoltato oggi il direttore generale Ruggero Castrignanò, l’amministratore delegato di Sanitaservice Antonio Di Biase e rappresentanti delle cooperative che operano nel settore sanitario. L’opposizione di centrodestra (Roberto Ruocco e Sergio Silvestris per An, Rocco Palese per Fi) resta fortemente scettica sull’utilità dell’operazione e sulla regolarità, al punto che ora «vuol vederci chiaro per verificare se siano reali i benefici di cui la sinistra parla». Ruocco (An-Pdl) e Palese (Fi-Pdl): «Vogliamo vedere tutti i documenti» «Siamo sbigottiti dalle guerre interne al centrosinistra sullaSanitaservice di Foggia – hanno riferito Ruocco e Palese alla fine dell’incontro - . Riservandoci di esprimere un parere di merito dopo aver esaminato la documentazione che ci sarà consegnata in Terza Commissione, non possiamo non stigmatizzare ciò che oggi è avvenuto durante le audizioni alla presenza del Direttore generale della Asl di Foggia e dell’Amministratore delegato di Sanitaservice, già sub commissario della Asl foggiana. Abbiamo assistito increduli agli interventi dei colleghi consiglieri di centrosinistra che hanno denunciato con veemenza presunte irregolarità nell’intero sistema che ha portato alla nascita di Sanitaservice a Foggia. Hanno espresso pesanti riserve rispetto al procedimento, al rapporto costi – benefici, alle procedure di acquisizione del personale eseguite senza alcuna evidenza pubblica, alle modalità con cui il personale è transitato dalle cooperative a Sanitaservice, l’assenza di notifica del procedimento all’autorità garante della concorrenza nazionale.Dopo l’indecoroso spettacolo che il centrosinistra ha dato in Commissione, abbiamo chiesto che la prossima seduta avvenga alla presenza del Governo regionale e che nel frattempo il Presidente della Commissione trasmetta a tutti i consiglieri relazioni analitiche sull’andamento della società e gli elenchi del personale. Alla luce delle guerre dilanianti interne alla maggioranza a cui abbiamo assistito, al momento non possiamo fare altro che approfondire leggendo gli atti che ci verranno inviati». Scetticismo dalle cooperative del settore e dal centrodestra «Si tratta di un percorso inedito che inverte una dinamica», ha osservato l’assessore Alberto Tedesco. «Se dovesse emergere la duplice coincidenza delle convenienza economica e dell’utilità sociale – ha continuato tedesco - è evidente che il governo regionale valuterà con attenzione». Dal mondo della cooperazione si guarda all’iniziativa con preoccupazione. «Tutto da dimostrare il vantaggio economico», secondo Confcooperative,che ha difeso «un patrimonio produttivo sviluppato in Puglia nel settore». Legacooperative «si opporrà in ogni sede» ed ha chiesto alla Regione di valutare con attenzione tutti gli aspetti. Nel corso della seduta, Rocco Palese (Forza Italia verso il Pdl), Roberto Ruocco e Sergio Silvestris (Alleanza Nazionale verso il Pdl) hanno chiesto d’essere informati «su tutto»: dalle ragioni che hanno indotto l’asl all’internalizzazione alle procedure, anche per il reclutamento del personale, al rapporto costi-benefici e all’andamento rispetto alle previsioni. In particolare, il capogruppo di An, Roberto Ruocco ha chiesto se il procedimento di costituzione della società Sanitàservice sia stato notificato all’autorità garante della concorrenza nazionale oppure no. Cosa è Sanitaservice Sanitaservice è una srl con capitale sociale (100mila euro) interamente costituito dall’asl di Foggia. Assicura da cinque mesi servizi “reinternalizzati” dall’azienda sanitaria, rispetto ai quali l’analisi didati e fenomeni ha mostrato una “convenienza economica e organizzativa”, a cominciare da quelli meno complessi. Questi i dati forniti dal dott. Di Biase: per il 118, 1 milione 34mila euro a Sanitaservice, contro un massimo di 1 milione 190mila euro all’esterno. Il 90% degli addetti opera in postazioni nel comune di residenza o in quelli immediatamente limitrofi. Per l’ausiliariato, a Cerignola, Manfredonia, San Severo e ospedali collegati, 3 milioni 435mila euro (contro 4 milioni 534mila) il costo complessivo annuo Sanitaservice, a parità di personale, prestazioni e tempi. Le cifre sono contestate dalle società esterne, che dubitano siano stati considerati elementi come il credito d’imposta e sollecitano un’analisi consuntiva, la “sola valida”, a loro avviso. de AnCerignola.it.
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