|
|
Grillo-show al Senato, la condanna di Schifani: ’’Stupore per la sua volgarità’’
|
|
|
|
|
|
|
|
|
http://www.youtube.com/watch?v=Y0aYdmjLSYg
"Oggi viene approvata una legge sulle intercettazioni che limita la libertà di informazione. Sicuramente io sarò il primo condannato perché farò disobbedienza civile. Dopo l’approvazione del lodo Alfano ora questa legge sulle intercettazioni. Il primo pensiero di Berlusconi è non farsi beccare". Lo ha detto Beppe Grillo nel corso della sua audizione in commissione Affari Costituzionali al Senato. Un’audizione-show che ha avuto per oggetto la proposta di legge di iniziativa popolare per il ’Parlamento pulito’, ossia senza condannati, con il limite massimo di due legislature ed elezione ’nominale’ del candidato, anziché ’nominata’, com’è con l’attuale legge elettorale. Beppe Grillo si presenta puntuale davanti ai senatori e premette: "Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sonoabituato a voi" e per questo decide di leggere un testo dai toni comunque accesi. Grillo ricorda che ci sono voluti due anni prima che una commissione ricevesse i promotori di un’iniziativa popolare che ha raccolto 350.000 firme. L’attore prende di mira un "Parlamento di nominati, in cui sono stati scelti amici, avvocati e qualche zocc...". Senza contare "lo scandalo che siano presenti in Parlamento 20 condannati in via definitiva". E senza giri di parole invita i senatori a un gesto di coerenza: "Siete illegali, anticostituzionali e antidemocratici. Per rispetto di voi stessi dovreste dimettervi" in una situazione in cui "i partiti hanno preso il posto della democrazia". Ma, aggiunge, "siamo a una svolta, i cittadini si stanno svegliando" se è vero che in centinaia di migliaia hanno votato persone come Luigi de Magistris e Sonia Alfano prive di "televisioni o altri mezzi". Infine, un monito: "Da troppo tempo l’unico referente dei cittadini nelle istituzioni è il poliziotto intenuta anti-sommossa. O si fa qualcosa per cambiare la situazione, o il Paese ne trarrà le conseguenze". "Stupore e rammarico per le dichiarazioni volgari espresse da Beppe Grillo nel corso dell’audizione di oggi" è stato espresso dal presidente del Senato, Renato Schifani, in aula a palazzo Madama, in un intervento più volte applaudito dai senatori. "La presidenza - ha detto Schifani - respinge con forza le espressioni volgari e gli insulti rivolti ai rappresentanti eletti dal popolo". "Non ci si può rivolgere al Parlamento e contemporaneamente offenderne i componenti" ha proseguito la seconda carica dello Stato, avvertendo che "nel corso della nostra storia offese volgari e qualunquistiche verso le istituzioni hanno avuto esiti drammatici". Schifani ha concluso sottolineando che se è giusto rivolgere critiche anche forti, non è accettabile "la preconcetta delegittimazione delle istituzioni rappresentative", né si possono "assecondare spinte che nulla hanno a che fare con lanecessaria riforma e la tutela delle istituzioni e della nostra Repubblica". Adnkronos
|
|