Berlusconi in declino?
 







Rosario Amico Roxas




Antropologicamente diversi 
E’  una  litania che si  ripete  periodicamente   quella  della  differenziazione  antropologica   che  "er più" , dall’alto della sua perfezione, ammannisce a piene mani al popolo belante.
Il superuomo opera distinzioni rigorose e senza appello, decide il giusto dal non giusto, indica il vero dal falso; è lui, il superuomo, (almeno così crede) la vera Stella Polare ormeggiata nel suo angolo di cielo, lontana e irraggiungibile, ma guida sicura per i disorientati essere umani.
Antropologicamente minorati furono indicati i popoli arabo-islamici, perché portatori di una cultura inferiore, perché il superuomo qualifica anche le culture, perché lui sa quale cultura possa identificarsi superiore e quale rimane confinata nel giudizio di inferiorità.
Antropologicamente tarati furono bollati i magistrati, ma limitatamente a quelli che si permettevano diindagare su di lui, mentre quei magistrati obbligati a prendere atto delle modifiche apportate alle leggi per renderle compatibili con i suoi reati, avrebbero formato un universo giuridico compatibile alle sue personali esigenze.
Antropologicamente diversi, adesso, vengono indicati  tutti coloro che mostrano indignazione alle stravaganze del superuomo; quei comportamenti, che lo hanno fatto transitare dal ridicolo nel quale si era orgogliosamente tuffato, nella melma dello squallore che squalifica la sua persona e, purtroppo, l’intero popolo che gli ha confermato una immeritata fiducia.
E’ così che essere identificati dal superuomo "antropologicamente diversi" diventa un certificato di sana e robusta costituzione in assenza di patologie psico somatiche

Avvertimento al PD  
La posizione di Sarkosy all’appoggio al candidato polacco alla presidente UE, è la sola posizione corretta per evitare un disastroso e insperatosalvataggio del cavaliere. Il candidato Mauro non è il candidato dell’Italia, è il candidato  del cavalier cucù; la sua elezione sarebbe esibita come un successo personale e come prova vincente di forza del cavaliere "er più", per imporre la sua disastrosa presenza anche nella politica estera  europea..
Già i governanti dei paese aderenti alla NATO manifestano le loro perplessità sulla tenuta mentale del cavaliere, confermando la preoccupazione circa la sua integrità, trattandosi  di un personaggio chiaramente ricattabile e quindi pericoloso. In caso di fallimento della sua aspirazione ad eleggere Mauro, accuserà il PD di mancanza di patriottismo, quando deve risultare chiaro, anzi chiarissimo, che la bocciatura di Mauro significa solo il rifiuto di affidare al cavaliere un prosieguo di credibilità.
Occorre dimostrare che la politica del cicù, delle pacche sulle spalle e dei festini orgiastici, non conduce alla conferma di credibilità, ma inesorabilmente allosquallore della emarginazione.
Oggi appoggiare il cavaliere significherebbe  tuffarsi insieme a lui nella melma che lo circonda  e che finirà con l’affogarlo.
Occhio ai lanzichenecchi all’interno del PD, che si appelleranno alla solidarietà nazionale; per identificarli basta offrire loro "pane e cicoria", se lo rifiutano sono i cavalli di Troia del cavaliere.

Ma non è un purosangue, è solo un brocco in disarmo. 
Anche il Vaticano dovrà prendere atto che il loro agente Mauro non potrà mai inserirsi ai vertici della UE e questo proprio a causa dell’incondizionato appoggio del cavalier cucù.
Un ciellino, esaltatore dei valori della famiglia, convinto assertore dei valori etici in tutte le espressioni dell’uomo, non può essere appoggiato da un leader che incarna tutte le contraddizioni ai principi esaltati.
Già il ministro Mariastella Gelmini (più nota per le sue scomode parentele che per le capacità ministeriali),miracolata dal suo santo protettore san cucù da Arcore,  ha provveduto a restituire al Vaticano  il favore del silenzio (o meglio dell’omertoso silenzio) sulle vicende boccaccesche di mr. cucù, annunziando benefit alle scuole private gestite dai rappresentanti conservatori di questo ultra-conservatore Vaticano.
Per ottenere maggiore protezione dal Vaticano e, magari, una ciambella di salvataggio nelle sabbie mobili nelle quali si è prepotentemente cacciato, il presidente del consiglio si è fatto mallevadore della candidatura del ciellino Mauro, per ingraziarsi le non disinteressate attenzioni della curia papale. Ma il gioco non ha funzionato; proprio la mallevadoria del cucù internazionale, è stata la causa prima del respingimento della candidatura da parte della maggiori nazioni della UE, che non permetterebbero mai un successo personale  a er più di palazzo Grazioli, perché come successo personale verrebbe esaltata la disgraziata ipotesi della elezione diMauro.
Ora mr. cucù si appella alla solidarietà nazionale per stimolare le altre forze italiane  presenti nel parlamento europeo a sostenere il suo candidato (è chiaro che si tratta del candidato del presidente del consiglio e non di un candidato italiano, concordato con le altre forze nazionali).
L’equazione è sempre la stessa: se l’operazione gli riesce diventa la prova della sua forza internazionale e del peso della sua credibilità e autorevolezza; se perde diventa colpa dei sinistri che non manifestano uno spirito patriottico !  E il Vaticano si presta a questi trucchetti.
Il Vaticano si è illuso di cavalcare un purosangue vincente, si accorgerà a sue spese che si tratta di un vecchio brocco ormai in disuso.
L’incapacità nazionale a disfarsi di questo squalificato presidente del consiglio, sarà surrogata dalla acquisita consapevolezza internazionale della totale e pericolosa inconcludenza di questo mister cucù: ne avremo la conferma al G8. se il cucù ciarriva !

Il segreto di Pulcinella.  
"Vendo la villa Certosa.me l’hanno dissacrata.!!!"
Niente di più falso, ipocrita e strumentale.!
E’ il consueto abito del vittimismo che indossa quando le accuse contro di lui si fanno troppo evidenti e documentate.
La donnetta di  "Campo dei Fiori"  magari commenterà: "po..oro fijo, l’hanno costretto a venne la casetta a mare, mmagari fatta co’ tanti sacrifici!"  e il gioco è fatto.
Tutta ipocrisia utile a resistere al governo ancora il tempo necessario per completare il progetto di diversificazione che si profila chiaramente all’orizzonte.
C’è una manovra di diversificazione patrimoniale che diventa ogni giorno più chiara, e prevede l’alienazione di mediaset, pilotando, tramite Mediolanum, l’andamento delle quotazioni, in atto mantenute intorno ai 4 ?, ma che al momento giusto crolleranno, insieme a quelle Mediolanum, per sollecitare l’OPA che Murdockminaccia.  I piccoli risparmiatori che saranno caduti nella trappola faranno la stessa fine dei tantissimi piccoli azionisti dell’Alitalia.
Il patrimonio è in corso di essere investito nel turismo selettivo, quello che sfrutta il turista danaroso, e non lascia nulla nell’indotto locale.
Villa Certosa da tempo è al centro del progetto di diversificazione; lo era già ai tempi delle regionali in Sardegna, quando, dal cilindro del cavaliere, venne fuori il suo commercialista come candidato Governatore;  il cavaliere si spese a tutto tondo per promuovere quella elezione, diventata fulcro centrale delle manovre economiche.
Villa Certosa è una villa per modo di dire, è una immensa proprietà, con 90 ettari di parco, vulcani artificiali, laghetti, dependances, ormai nota in tutto il mondo, più del Colosseo,  grazie al fotografo sardo  che   "casualmente" è riuscito ad evitare il sequestro di un buon numero di foto, da divulgare come gratuito depliantturistico.  Non mi meraviglierei se dovesse venir fuori che il medesimo fotografo altri non è che un fedele esecutore degli ordini del cavaliere medesimo.
La villa è dotata anche di un porto privato, regolarmente realizzato, alla faccia delle leggi, in area demaniale. la magistratura si interessò di quel plateale abusivismo, ma il governo, ovviamente del cavaliere,  prontamente, protesse i lavori coprendo quell’abusivismo con . il segreto di Stato; come se si fosse trattato di un porto strategico, di importanza militare sia nazionale che della Nato, mentre altro non è che un porto turistico idoneo all’attracco di yacht, con il pieno carico di  fanciulle a pagamento.
Villa  Certosa sarà venduta ad una società impegnata nella promozione turistica e diventerà un riservatissimo centro vacanze per soli ricchissimi; la medesima società che sta acquistando tre alberghi a Taormina e altri beni in giro per l’Itala e oltre, che vede come maggiori azionisti i figliPiersilvio e Marina (della prima moglie) e Luigi (della seconda).
E il porto garantito e coperto  da segreto di Stato su terreno demaniale, non dovrebbe ritornare alla fruizione dello Stato o della Regione..???
Ma c’è il governatore che provvederà, indicando Villa Certosa che elemento strategico per il rilancio mondiale della Sardegna turistica. la pubblicità è stata fatta e gratuitamente.
Licenze edilizie, permessi, servizi attinenti e pertinenti, eliporto, strada di collegamento con l’aeroporto di Olbia (anch’esso fotografato e pubblicizzato) non destano problemi quando si dispone del governo centrale, di quello regionale, quindi di quello provinciale e comunale.
Resteranno illusi e delusi i sardi, perché una unità del genere non promuove l’indotto, avendo come precipua caratteristica l’autosufficienza  (avete mai visto Sharn El Scheik ? Fuori da quella selettiva oasi la miseria si taglia a fette!)









   
 



 
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